Gaza, almeno 6 morti per spari su persone in attesa aiuti

Gaza, almeno 6 morti per spari su persone in attesa aiuti
Aiuti umanitari della Usa Air Force arrivano nel cielo di Gaza

Una seconda nave attraccata al porto di Larnaca a Cipro è pronta a partire per portare supporto umanitario

IN AGGIORNAMENTO – Una seconda nave attraccata al porto di Larnaca a Cipro è stata caricata di aiuti per Gaza in preparazione di una nuova missione per fornire sostegno umanitario via mare alla popolazione palestinese. Lo ha detto ad Al Jazeera la World Central Kitchen (WCK), l’organizzazione benefica dietro l’operazione. La Wck ha fatto sapere in un comunicato che sta caricando la nave con circa 300 tonnellate di aiuti alimentari. “I nostri carichi dovrebbero essere controllati e caricati entro la fine della giornata”, ha detto WCK, senza poter però confermare quando la nave potrà lasciare Cipro.

Almeno sei persone intanto sarebbero rimaste uccise e dozzine ferite nella tarda serata di ieri a Gaza City dopo che le forze israeliane avrebbero aperto il fuoco sulla folla che si era radunata in attesa dell’arrivo degli aiuti umanitari. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa. I feriti sarebbero 83 e sarebbero stati portati presso l’ospedale Al-Shifa.

Abbas incarica Mustafa di formare nuovo governo Anp

Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas ha incaricato l’economista ed ex alto funzionario governativo Mohammad Mustafa di formare un nuovo governo palestinese in Cisgiordania. È quanto riporta l’agenzia Wafa. Mustafa, 69 anni, avrà alcune settimane per formare un nuovo esecutivo e prendere così il posto del premier dimissionario Mohammed Shtayyeh.

Mustafa ha conseguito un dottorato in economia presso la George Washington University negli Stati Uniti e ha lavorato per 15 anni presso la Banca Mondiale. È stato vice primo ministro, ministro dell’economia e consigliere economico di Abbas. Mustafa fa anche parte del Comitato esecutivo dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina dal 2022 e dal 2005 è presidente del Fondo per gli investimenti in Palestina.

Likud a Schumer: “Israele non è repubblica delle banane”

Israele è una democrazia indipendente e orgogliosa che ha eletto il primo ministro Netanyahu, non una repubblica delle banane“. È quanto afferma il partito Likud del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una nota, rispondendo alle parole del leader della maggioranza democratica al Senato Usa Chuck Schumer. Lo riporta il Times of Israel. “Il primo ministro Netanyahu conduce una politica determinata che è sostenuta dalla stragrande maggioranza della popolazione”, sottolinea il Likud, “contrariamente alle parole di Schumer, l’opinione pubblica israeliana sostiene una vittoria completa su Hamas, rifiuta qualsiasi dettame internazionale volto a creare uno stato terrorista palestinese e si oppone al ritorno dell’Autorità Palestinese a Gaza“. La nota conclude: “Ci si aspetta che il senatore Schumer rispetti il governo eletto di Israele e non lo indebolisca. Questo è sempre vero, ma lo è ancora di più in tempo di guerra”.

Schumer: “Netanyahu ha perso bussola, servono elezioni”

Il leader della maggioranza democratica al Senato americano, Chuck Schumer, ha chiesto a Israele di indire nuove elezioni, affermando di ritenere che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu abbia “perso la bussola” nell’operazione militare nella Striscia di Gaza. Schumer, il più alto funzionario ebreo degli Stati Uniti, ha criticato aspramente Netanyahu in un lungo discorso giovedì mattina al Senato. Nelle sue osservazioni, ottenute da Associated Press, Schumer afferma che il primo ministro israeliano si è messo in una coalizione di estremisti di destra e “come risultato, è stato troppo disposto a tollerare il tributo di civili a Gaza”, oltre ad aver portato “il sostegno per Israele in tutto il mondo ai minimi storici“. E aggiunge: “Israele non può sopravvivere se diventa un paria“.

Schumer ha affermato che “il popolo israeliano è soffocato in questo momento da una visione di governo che è bloccata nel passato“, sottolineando che Netanyahu, che da tempo si oppone alla creazione di uno Stato palestinese, è uno dei numerosi ostacoli che si frappongono alla soluzione dei due Stati promossa dagli Stati Uniti. Il deputato dem incolpa anche gli israeliani di destra, Hamas e il presidente dell’Autorità palestinese, Mahmoud Abbas. Finché non saranno tutti eliminati dall’equazione, ha detto, “non ci sarà mai pace in Israele, a Gaza e in Cisgiordania”. Schumer conclude precisando che gli Stati Uniti non possono imporre l’esito delle elezioni in Israele, ma “una nuova elezione è l’unico modo per consentire un processo decisionale sano e aperto sul futuro di Israele, in un momento in cui così tanti israeliani hanno perso la fiducia nella visione e nella direzione del loro governo“.

Raid Israele su magazzino aiuti a Nuseirat, 8 morti

Almeno otto persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano che ha colpito un magazzino nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Le riprese video autenticate dall’unità di verifica di Al Jazeera, Sanad, hanno catturato il momento in cui il raid israeliano colpisce il deposito di cibo e aiuti appartenente al ministero dello Sviluppo Sociale palestinese.

Netanyahu: “Entreremo a Rafah nonostante pressioni internazionali”

“Mentre voi e le Forze di difesa israeliane (Idf) vi preparate a continuare a combattere, c’è pressione internazionale per impedirci di entrare a Rafah e completare il lavoro. In qualità di primo ministro di Israele, respingerò queste pressioni: continuerò a respingere le pressioni ed entreremo a Rafah“. È quanto ha affermato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrando alcune soldatesse, come si vede in un video che ha pubblicato sui propri profili social. “Completeremo l’eliminazione dei rimanenti battaglioni di Hamas, ripristineremo la sicurezza e porteremo la vittoria completa al popolo di Israele e allo Stato di Israele”, ha aggiunto.

31.341 palestinesi uccisi

Almeno 31.341 palestinesi sono stati uccisi e 73.134 feriti a Gaza a partire dallo scorso 7 ottobre. Lo riporta il ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas. Nelle ultime 24 ore “gli attacchi israeliani hanno ucciso 69 palestinesi”, ha aggiunto il ministero. Lo riporta Al Jazeera.  

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