Ieri gli spari sulla folla in fila per gli aiuti. Hamas: "Una strage, oltre 100 vittime". L'Idf parla di "sfortunato incidente"
La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 147. L’esercito israeliano ha aperto il fuoco tra la folla che attendeva gli aiuti, provocando decine di morti. L’Idf fa sapere che si è trattato di un incidente perché la folla ha cominciato a “saccheggiare le attrezzature” mentre i viveri venivano distribuiti, mettendo le truppe in pericolo. Hamas avverte: “A questo punto negoziati a rischio”. Abu Mazen: “Spregevole massacro”. Borrell (Ue): “Nuova carneficina totalmente inaccettabile”. Casa Bianca: “Grave incidente”. Giorgia Meloni: “Profondo sgomento, lavorare a una tregua”.
Hamas: “Morti 7 ostaggi in raid Israele a Gaza”
Le Brigate Al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno annunciato che sette degli ostaggi israeliani sono stati uccisi in raid di Israele nella Striscia di Gaza. “Volevamo mantenerli in vita ma Netanyahu ha insistito nel volerli uccidere. Tutti e sette uccisi da armi dell’Idf”, recita il messaggio delle Brigate Al-Qassam. “Precedentemente avevamo annunciato di aver perso i contatti con i nostri combattenti che sorvegliavano alcuni prigionieri” e “avevamo ipotizzato che alcuni prigionieri fossero stati uccisi a causa dei bombardamenti sionisti”, si legge nel messaggio del braccio armato di Hamas, che aggiunge che “dopo aver esaminato e verificato nelle ultime settimane, abbiamo confermato il martirio di alcuni nostri combattenti e l’uccisione di sette prigionieri”.
Al momento sono state diffuse le identità solo di tre dei sette ostaggi che secondo Hamas sono stati uccisi: Chaim Gershon Peri, Yoram Itak Metzger e Amiram Israel Cooper. “Annunceremo i nomi degli altri quattro morti dopo averne confermato l’identità”, aggiungono le Brigate Al-Qassam, secondo cui “il numero dei prigionieri uccisi a seguito delle operazioni militari dell’esercito nemico nella Striscia di Gaza potrebbe superare 70”. Il braccio armato di Hamas accusa inoltre Israele di uccidere “deliberatamente i suoi ostaggi per liberarsi di questo problema”.
Tajani: “Condanniamo ogni violenza contro i civili”
“Siamo angosciati, preoccupati e condanniamo ogni atto di violenza contro i civili, sia israeliani che palestinesi. Con grande fermezza chiediamo la liberazione degli ostaggi e che cessi il massacro della popolazione civile palestinese”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in conferenza stampa alla Farnesina sul ‘Turismo delle radici’, a proposito della strage di civili in attesa degli aiuti a Gaza. “Per questo chiediamo un cessate il fuoco” che possa favorire “l’accesso di aiuti” senza pericoli per i civili, ha proseguito. “Abbiamo chiesto a Israele di fare un’inchiesta rigorosa su quanto avvenuto per accertare tutte le responsabilità”, ha concluso.
Berlino: “Israele indaghi a fondo su eventi Gaza”
“Persone che volevano ricevere aiuti per sé e per le loro famiglie sono morte. Sono scioccata dalle notizie provenienti da Gaza. L’esercito israeliano deve indagare a fondo su come sia potuto accadere il panico e la sparatoria di massa”. Lo ha affermato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, in un post su X, in cui ha espresso le proprie condoglianze alle famiglie delle persone rimaste uccise durante la consegna di aiuti a Gaza. “A Gaza la gente è più vicina a morire che a vivere. Devono arrivare più aiuti umanitari. Immediatamente”, ha dichiarato Baerbock, ribadendo che è “finalmente necessario un cessate il fuoco umanitario, in modo che gli ostaggi possano finalmente essere liberati dalle mani di Hamas e che non muoiano più persone a Gaza. E gli aiuti possano essere distribuiti in modo sicuro”.
Ue versa 50 mln a Unrwa e aumenta aiuti palestinesi
Oggi la Commissione europea ha deciso di stanziare ulteriori 68 milioni di euro a sostegno della popolazione palestinese in tutta la regione, da erogare attraverso partner internazionali come la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa. Ciò si aggiunge agli aiuti previsti per 82 milioni di euro da erogare tramite l’Unrwa nel 2024, portando il totale a 150 milioni di euro. La Commissione procederà al pagamento di 50 milioni di euro della dotazione dell’Unwra la prossima settimana. Inoltre, la Commissione ha stanziato 125 milioni di euro in aiuti umanitari a favore dei palestinesi per il 2024. Oggi la Commissione appalta i primi 16 milioni di euro. Come annunciato il 29 gennaio, la Commissione ha valutato la sua decisione di finanziamento per l’UNRWA alla luce delle gravissime accuse formulate il 24 gennaio che coinvolgono diversi membri del personale dell’UNRWA negli atroci attacchi del 7 ottobre. Ha tenuto conto dell’azione intrapresa dalle Nazioni Unite e degli impegni che la Commissione ha chiesto all’UNRWA.
Autorità Gaza, 30.228 palestinesi morti da inizio guerra
Continua a salire il numero delle vittime nella Striscia di Gaza a seguito degli attacchi israeliani. Secondo il locale ministero della Sanità, dall’inizio della guerra, sono morti 30.228, mentre altri 71.377 sono rimasti feriti. Nell’ultimo giorno di attacchi israeliani, spiega il dicastero, sono morte 193 persone e altre 920 sono rimaste ferite. Lo riporta Al Jazeera.
Von der Leyen: “Turbata da immagini Gaza, si indaghi”
“Profondamente turbata dalle immagini provenienti da Gaza. È necessario compiere ogni sforzo per indagare su quanto accaduto e garantire la trasparenza. Gli aiuti umanitari sono un’ancora di salvezza per chi ne ha bisogno e l’accesso ad essi deve essere garantito. Siamo al fianco dei civili, sollecitando la loro protezione in linea con il diritto internazionale”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, commentando la strage avvenuta ieri tra i palestinesi in coda per gli aiuti alimentari.
Deeply disturbed by images from Gaza. Every effort must be made to investigate what happened and ensure transparency
Humanitarian aid is a lifeline for those in need and access to it must be ensured.
We stand by civilians, urging their protection in line with international law
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) March 1, 2024
Unicef, inorriditi da oltre 100 morti a Gaza
L’Unicef condanna la strage di civili in attesa degli aiuti umanitari avvenuta ieri a Gaza City, nel nord della Striscia. “Sono inorridita dalle notizie di oltre 100 persone a Gaza che hanno cercato di prendere cibo per sopravvivere, ma hanno perso la vita”, ha scritto in un post sul proprio profilo X la direttrice generale di Unicef Catherine Russell. “È un altro triste promemoria della disperazione delle famiglie affamate e assetate che cercano di sopravvivere. Devono avere accesso sicuro agli aiuti umanitari”, ha aggiunto Russell.
Idf, 450 miliziani di Hamas uccisi in 10 giorni
Negli ultimi 10 giorni di combattimenti nella Striscia di Gaza i militari israeliani hanno ucciso più di 450 miliziani di Hamas. Lo ha detto il portavoce delle forze israeliane di difesa (il contrammiraglio Daniel Hagari), citato da The Times of Israel. “In totale, dall’inizio della guerra, abbiamo eliminato più di 13.000 terroristi”, ha ha aggiunto Hagari durante una conferenza stampa.
Lo Yemen condanna la strage di Gaza
Lo Yemen ha condannato la strage di civili in attesa di aiuti umanitari a Gaza, affermando che i “massacri” in corso, compreso il bombardamento di luoghi dove vengono distribuiti gli aiuti, equivalgono a “crimini di guerra e a una punizione collettiva di persone innocenti”. Lo riporta Al Jazeera, citando un comunicato del ministero degli Esteri dello Yemen. “I crimini e i massacri contro i palestinesi indifesi uccidono ogni giorno la pace e alimentano il terrorismo e l’estremismo nella regione”, afferma il dicastero che ha invitato la comunità internazionale e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ad adottare misure immediate per fermare la guerra e fornire aiuti umanitari urgenti.
Idf demolirà casa del palestinese accusato per attacco Eli
Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno annunciato che si stanno preparando a demolire la casa di un palestinese accusato di aver partecipato all’attacco di ieri contro l’insediamento di Eli, in Cisgiordania, che ha provocato la morte di due israeliani. Lo riporta Al Jazeera. Con un post su X, l’Idf ha riferito di aver fatto irruzione all’interno dell’abitazione nel campo di Qalandiya, in Cisgiordania, trovando una pistola. Le forze israeliane hanno arrestato l’uomo e il figlio durante l’operazione. Gli ingegneri militari hanno quindi mappato l’abitazione ed effettuato misurazioni in vista della demolizione.
Gantz: “Stiamo facendo di tutto per liberare gli ostaggi”
“Stiamo lavorando ad un accordo, dovrebbe essere fatto ogni sforzo per riportare a casa gli ostaggi”. Lo ha detto il membro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz, parlando alla radio militare nel terzo giorno della marcia verso Gerusalemme organizzata dall’Hostages and missing families Forum. Lo riporta The Times of Israel. “Questo è un compito per tutti ed è la massima priorità”, ha aggiunto Gantz.
Israele libera a sorpresa 50 detenuti palestinesi
Ieri sera 50 detenuti palestinesi sono stati inaspettatamente rilasciati dalla prigione di Ofer, in Cisgiordania. Secondo i media palestinesi si trattava di persone arrestate dopo l’attacco del 7 ottobre. Lo riporta I24news. Le forze israeliane di difesa (Idf) e il servizio di sicurezza dello Shin Bet, hanno fatto sapere che il rilascio è dettato dalla necessità di “fare spazio a detenuti di più alto livello”. Ma secondo il ministro israeliano della Sicurezza, Itamar Ben Gvir, i prigionieri “non sono stati rilasciati a causa della mancanza di spazio nelle carceri”. La decisione, prosegue, “deriva da una direttiva del capo dello Shin Bet, un ‘regalo’ per il Ramadan”. Secondo Ben Gvir “è allarmante che nel giorno (ieri ndr) in cui due ebrei sono stati assassinati” in Cisgiordania “il capo dello Shin Bet scelga di rendere omaggio agli assassini”. E’ seguita una dichiarazione dello Shin Bet, secondo cui “la settimana scorsa l’Idf e lo Shin Bet hanno dovuto annullare gli arresti previsti per il periodo del Ramadan a causa della carenza di posti in prigione provocata dalla guerra”.
Israele consegna lista prigionieri che non libererà
La delegazione israeliana che si trovava al Cairo per discutere i dettagli di un possibile accordo per la liberazione degli ostaggi avrebbe consegnato alla parte egiziana l’elenco dei prigionieri palestinesi che Tel Aviv non è disposta a scarcerare se verrà raggiunta un’intesa con Hamas. Lo riporta Canale 12, citato da Times of Israel. La delegazione dovrebbe tornare al Cairo la prossima settimana per ulteriori colloqui.
Cina: “Ferma condanna per la strage di civili a Gaza”
“La Cina è rimasta scioccata dall’incidente, condanniamo fermamente questo incidente ed esprimiamo le nostre condoglianze alle vittime e ai feriti”. Lo ha detto in conferenza stampa la portavoce del ministero cinese degli Esteri Mao Ning a proposito della strage di civili in attesa degli aiuti umanitari avvenuta ieri a Gaza City, nel nord della Striscia. Lo riportano i media asiatici. “La Cina esorta tutte le parti interessate a cessare immediatamente il fuoco e la guerra, a proteggere efficacemente la sicurezza dei civili e a garantire l’accesso agli aiuti umanitari ed evitare un disastro umanitario più grave”, ha proseguito Mao.
Macron: “Indignato per immagini Gaza, cessate il fuoco immediato”
“Profonda indignazione per le immagini che ci giungono da Gaza, dove i civili sono stati presi di mira dai soldati israeliani. Esprimo la mia più forte disapprovazione per questi scatti e chiedo verità, giustizia e rispetto del diritto internazionale. A Gaza la situazione è drammatica. Tutte le popolazioni civili devono essere protette. È necessario mettere in atto immediatamente un cessate il fuoco per consentire la distribuzione degli aiuti umanitari”. Così su X il presidente francese Emmanuel Macron.
Borrell: “Inorridito da carneficina civili a Gaza”
“Sono inorridito dalla notizia dell’ennesima carneficina tra i civili a Gaza alla disperata ricerca di aiuti umanitari. Queste morti sono assolutamente inaccettabili. Privare le persone degli aiuti alimentari costituisce una grave violazione del diritto internazionale umanitario. Deve essere garantito il libero accesso umanitario a Gaza”. Lo scrive su X l’Alto Rappresentante Ue per gli Affari esteri, Josep Borrell.
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