La notizia della morte di Alexey Navalny ha scosso anche l’Italia. Decine di persone si sono radunate davanti all’Ambasciata russa di Roma per testimonare la rabbia per quello che i manifestanti hanno definito un “assassinio di Stato“. Deposta una corona di fiori in ricordo dell’oppositore di Vladimir Putin deceduto in carcere in Siberia a 47 anni. “Siamo qui per rendere onore al suo sacrificio e per gridare con forza libertà e democrazia di fronte al regime russo e perché i tanti dissidenti russi sentano il nostro sostegno”, ha detto Luciano Nobili, ex deputato di Italia Viva. Tanti i cartelli con scritte come “Ucciso da un regime criminale” o “Assassinio di Stato”.