Il ministro della Difesa britannico: "Deludente opposizione Netanyahu a soluzione due Stati"

Prosegue il conflitto a Gaza a tre mesi e mezzo dall’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre. Sabato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito di aver aperto alla cosiddetta “soluzione dei due Stati” nella sua telefonata di venerdì con il presidente americano Joe Biden, ma in migliaia hanno protestato a Tel Aviv chiedendone le dimissioni. Intanto, in un raid su una palazzina a Damasco, è stato ucciso il capo dell’intelligence delle Guardie Rivoluzionarie Iraniane in Siria. Ecco tutti gli aggiornamenti dalla guerra in Medioriente di oggi, 21 gennaio. ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO

18:17 Netanyahu: “Finché sarò premier nessuno Stato palestinese”

In una dichiarazione il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha rivendicato di aver impedito la nascita di uno Stato palestinese. “Finché sarò primo ministro, continuerò a sostenere fermamente questo obiettivo“, le sue parole riportate dal Times of Israel. “Se qualcuno ha una posizione diversa, che mostri leadership e lo dichiari onestamente ai cittadini di Israele”, ha aggiunto.

17:55 Netanyahu: “Gaza deve essere sotto controllo israeliano”

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha detto di aver comunicato al presidente americano Joe Biden nel corso della loro telefonata avvenuta venerdì che “Gaza deve essere smilitarizzata, sotto il pieno controllo di sicurezza israeliano. Non scenderò a compromessi sul pieno controllo di sicurezza israeliano dall’ovest del fiume Giordano”. Netanyahu ha detto di “apprezzare molto il sostegno americano” ma di essere “fermo” nel salvaguardare gli interessi “vitali” di Israele. Il premier ha concluso dichiarando che nonostante le pressioni internazionali e interne, “la mia tenacia ha impedito la creazione di uno Stato palestinese che avrebbe rappresentato una minaccia esistenziale per Israele”.

17:55 Netanyahu: “Respingo richieste Hamas per rilascio ostaggi”

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha respinto le richieste di Hamas per un accordo sugli ostaggi affermando che la pressione militare è necessaria per il loro rilascio. La liberazione degli ostaggi “è uno degli obiettivi della guerra, e la pressione militare è una condizione necessaria per il suo completamento“, ha dichiarato. Netanyahu ha anche affermato che “Hamas chiede, in cambio del rilascio dei nostri ostaggi, la fine della guerra, il ritiro delle nostre forze da Gaza e il rilascio di tutti gli assassini e stupratori. Se fossimo d’accordo su questo il sacrificio dei nostri soldati sarebbe vano.”

16:11 Esercito Israele: trovato tunnel dove erano detenuti 20 ostaggi

Le truppe delle forze di difesa israeliane che operano nel sud della Striscia di Gaza hanno recentemente scoperto un tunnel dove circa 20 ostaggi israeliani erano tenuti prigionieri da Hamas “in condizioni dure e disumane”. Lo ha affermato il portavoce dell’Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari. L’ingresso si trovava sotto la casa di un comandante di Hamas, a Khan Younis. “Il tunnel era attrezzato con esplosivi e porte blindate progettate per proteggere i terroristi e impedire che si procedesse alla ricerca dei nostri ostaggi”, ha detto Hagari. “Dopo aver camminato per circa un chilometro nel tunnel, a una profondità di circa 20 metri sotto terra, i soldati hanno trovato una camera centrale dove, secondo le testimonianze degli ostaggi tornati da Gaza, sappiamo che trascorrevano la maggior parte del loro tempo”, ha spiegato ancora. All’arrivo delle truppe non sono stati trovati ostaggi nel tunnel. I soldati hanno trovato anche alcuni disegni realizzati da Emilia Aloni, una bambina di cinque anni, liberata a novembre.

16:07 Hamas: “Attacco del 7 ottobre un passo necessario”

Hamas ha pubblicato in un documento di 16 pagine il suo primo resoconto sugli attacchi del 7 ottobre. Secondo l’organizzazione palestinese si è trattato di “un passo necessario e una risposta normale per affrontare tutte le cospirazioni israeliane contro il popolo palestinese”.

Forse si sono verificati alcuni errori durante l’attuazione dell’operazione ‘Alluvione Al-Aqsa’ a causa del rapido collasso del sistema militare e di sicurezza israeliano e del caos causato lungo le aree di confine con Gaza“, si legge ancora.

16:04 Wsj: Usa hanno piano per liberazione ostaggi e fine guerra

Ci sono sforzi diplomatici in atto da parte di Stati Uniti, Egitto e Qatar per spingere Israele e Hamas ad accettare una nuova proposta di tregua. Probabilmente i negoziati inizieranno al Cairo nei prossimi giorni. È quanto riporta il Wall Street Journal secondo cui i mediatori hanno proposto un piano di 90 giorni, che inizierebbe con un cessate il fuoco, il rilascio di tutti gli ostaggi civili israeliani in cambio del rilascio di centinaia di prigionieri palestinesi e un lento ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza. La prima fase vedrebbe anche la fine della sorveglianza dei droni e un aumento significativo degli aiuti umanitari. La seconda fase, invece, prevede che Hamas liberi le soldatesse mentre Israele libera altri prigionieri palestinesi. Una terza fase vedrebbe Hamas rilasciare soldati maschi e israeliani in età di combattimento in cambio della ridistribuzione delle forze israeliane al di fuori dei confini della Striscia di Gaza. I funzionari informati sui negoziati hanno affermato che entrambe le parti hanno mostrato interesse a impegnarsi nelle discussioni.

14:20 Onu: “Uccisioni di civili strazianti e senza precedenti”

“Le operazioni militari di Israele hanno diffuso distruzioni di massa e ucciso civili su una scala senza precedenti durante il mio mandato come segretario generale”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, António Guterres, all’apertura del vertice del G77+Cina nella capitale ugandese Kampala, come riportato dal Guardian. “Questo è straziante e assolutamente inaccettabile. Il Medio Oriente è una polveriera, dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che il conflitto divampi in tutta la regione”, ha aggiunto Guterres.

12:19 Hamas: oltre 25mila morti da inizio guerra

Il ministero della Sanità nella Striscia di Gaza, gestito da Hamas, afferma che 25.105 persone sono state uccise all’interno dell’enclave dall’inizio della guerra con Israele. Lo riporta Times of Israel, precisando che “i numeri forniti dal ministero gestito da Hamas non possono essere verificati in modo indipendente e si ritiene che includano sia civili che membri di Hamas uccisi a Gaza, anche in conseguenza di incendi di razzi da parte dei gruppi terroristici”. L’IDF afferma di aver ucciso oltre 9.000 agenti a Gaza, oltre a circa 1.000 terroristi in Israele il 7 ottobre.

10:56 Uk: “Deludente opposizione Netanyahu a due Stati”

L’opposizione di Netanyahu alla soluzione dei due Stati è “deludente”. Lo afferma il ministro della Difesa del Regno Unito, Grant Shapps, riportato dal Guardian. “Penso che sia deludente sentire Benjamin Netanyahu dire che non crede nella soluzione dei due Stati. In tutta onestà, per quanto ne so, l’ha detto per tutta la sua carriera politica. Non penso che arriveremo a una soluzione se non avremo una soluzione a due Stati”, ha aggiunto Shapps rispondendo alle domande di Sky News, e aggiungendo che per il Regno Unito “non esiste un’altra opzione”.

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