Si inizierebbe dalla sospensione dei combattimenti per due settimane
L’Egitto ha messo sul tavolo una nuova proposta per una tregua a Gaza e un ulteriore rilascio degli ostaggi israeliani tenuti da Hamas. Secondo alcuni media Israele non respinge l’iniziativa categoricamente e ciò potrebbe portare ai negoziati. Lo riporta il Times of Israel.
Secondo il sito di notizie saudita Asharq, che cita una fonte che ha partecipato ai colloqui tra Egitto e Hamas al Cairo la scorsa settimana, l’iniziativa egiziana è un piano per porre fine alle ostilità e rilasciare tutti gli ostaggi rimasti in tre fasi.
La prima fase prevede la sospensione dei combattimenti per due settimane, estendibile a tre o quattro, in cambio della liberazione di 40 ostaggi: donne, minori e uomini anziani, soprattutto malati. In cambio, Israele rilascerebbe 120 prigionieri di sicurezza palestinesi delle stesse categorie. Durante questo periodo, le ostilità si fermerebbero, i carri armati israeliani si ritirerebbero e gli aiuti umanitari entrerebbero a Gaza.
La seconda fase vedrebbe un ‘dialogo nazionale palestinese’ sponsorizzato dall’Egitto volto a porre fine alla divisione tra le fazioni palestinesi – principalmente l’Autorità palestinese e Hamas – e portare alla formazione di un governo tecnico in Cisgiordania e Gaza che supervisionerà la ricostruzione di Gaza e aprirà la strada alle elezioni generali e presidenziali palestinesi.
La terza fase includerebbe un cessate il fuoco globale, il rilascio dei restanti ostaggi israeliani, compresi i soldati, in cambio di un numero da determinare di prigionieri di sicurezza palestinesi nelle carceri israeliane affiliate ad Hamas e alla Jihad islamica, compresi quelli arrestati dopo il 7 ottobre e alcuni condannati per gravi reati terroristici. In questa fase, Israele ritirerebbe le sue forze dalle città della Striscia di Gaza e consentirebbe agli sfollati di Gaza dal nord dell’enclave di tornare alle loro case.
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