La presidentessa della Commissione: "Dobbiamo dimostrare cosa significa sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario"

“Il fallimento di Putin non si tradurrà automaticamente nella vittoria dell’Ucraina. Mentre la guerra si trascina, dobbiamo dimostrare cosa significa sostenere l’Ucraina ‘per tutto il tempo necessario’. L’Ucraina non combatte solo contro l’invasore, ma per l’Europa. Unirsi alla nostra famiglia sarà la vittoria finale dell’Ucraina. E per questo abbiamo un ruolo decisivo da svolgere”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento alla plenaria del Parlamento europeo al dibattito sulla preparazione al Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre.

“Ora si avvicina un nuovo inverno di lotta per l’Ucraina. Abbiamo il dovere di essere lucidi su ciò che abbiamo ottenuto finora e su ciò che ci aspetta”, ha aggiunto von der Leyen. “Quando la Russia invase l’Ucraina, molti temevano che Kiev sarebbe caduta nel giro di pochi giorni. Ciò non è accaduto. Invece, l’Ucraina ha cacciato la Russia dalla metà dei territori che aveva conquistato. In mare, l’Ucraina ha respinto la flotta russa e ha riaperto il corridoio marittimo per fornire grano al mondo”.

“Nell’aria, l’Ucraina è diventata incredibilmente efficace nell’abbattere missili e droni russi. E sul terreno, l’Ucraina sta imponendo enormi perdite alla Russia. Ogni settimana decine di migliaia di giovani soldati russi vengono uccisi o feriti. E più lontano dal campo di battaglia, la Finlandia è diventata membro della Nato. La Svezia presto lo sarà. L’Ucraina si avvia verso l’adesione all’Ue. Il Cremlino si è privato delle economie e dei sistemi di innovazione occidentali e si è reso dipendente dalla Cina. Putin non solo non realizza i suoi obiettivi strategici. Sta anche imponendo un costo drammatico al suo stesso Paese”, ha sottolineato la leader della Commissione Ue. 

Orban: “Non sosteniamo ingresso rapido di Kiev nell’Ue”

“La rapida adesione dell’Ucraina all’Unione europea avrebbe conseguenze devastanti per gli agricoltori europei, il bilancio dell’Unione europea e la sicurezza europea”. Lo scrive su X il primo ministro ungherese, Viktor Orban. Questo, ha aggiunto, “non serve gli interessi né dell’Ungheria, né dell’Unione Europea, quindi non possiamo sostenerlo”.

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