Il re di Giordania: "Violazioni Israele spingono regione verso esplosione"

Nuova giornata di operazioni militari israeliane a Gaza. Ieri la presa del Parlamento locale da parte delle Israel Defence Forces, che intanto hanno dato il via libera al trasferimento di incubatori da un ospedale di Israeliano allo Shifa di Gaza. Intanto il Re di Giordania tuona, affermando che “le violazioni commesse da Tel Aviv spingono l’intera regione verso l’esplosione”. IN AGGIORNAMENTO

20:25 Casa Bianca: Hamas si nasconde in ospedali ma no raid aerei

La Casa Bianca conferma che “Hamas e la Jihad islamica usano gli ospedali, compreso quello di Al-Shifa e i tunnel sottostanti per mascherare operazioni militari e tenere gli ostaggi”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, citando “varie informazioni di intelligence”. Kirby ha ribadito che gli Stati Uniti “non sono a favore” di bombardamenti dall’aria contro gli ospedali e che i civili e i pazienti “devono essere protetti”.

18:59 Media: capo Shin Bet in Egitto per accordo su ostaggi

Il capo del servizio di sicurezza israeliano dello Shin Bet, Ronen Bar, si trova in Egitto con altri alti funzionari per promuovere un accordo per il rilascio degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz.

18:36 Autorità Gaza: 11.255 morti, 4.630 bambini

Cresce ancora il numero delle vittime nella Striscia di Gaza a seguito dei raid e degli attacchi israeliani. Secondo l’ultimo aggiornamento del ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, i morti sono ora 11.255. Tra questi ci sono 4.630 sono bambini e 3.130 sono donne. Lo riporta Sky News. Israele ha recentemente rivisto al ribasso il bilancio delle vittime negli attacchi del 7 ottobre, da 1.400 a 1.200 morti.

17:55 Raisi a leader mondiali: “Fermare Israele”

In una lettera inviata ai leader mondiali, il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, ha esortato “a condannare i crimini commessi dal regime israeliano a Gaza e a costringere il regime a fermare la sua aggressione all’enclave“. Lo riporta l’agenzia iraniana Irna. Raisi ha affermato che la comunità internazionale “ha il dovere di costringere il regime israeliano a revocare il blocco su Gaza per consentire agli aiuti umanitari, inclusi cibo, medicine e carburante, di raggiungere le popolazioni del territorio”.

16:50 Israele: “Anche con tregua per ostaggi guerra non si ferma”

Un eventuale cessate il fuoco per consentire il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas “non fermerebbe” comunque “la guerra” tra Israele e il gruppo militante palestinese. Lo ha detto l’ex capo dell’esercito e attuale membro del gabinetto di guerra di Tel Aviv, Benny Gantz. Lo riporta Haaretz.”Anche se fosse necessario un cessate il fuoco per la restituzione dei nostri ostaggi, la guerra non si fermerebbe”, ha avvertito Gantz. 

16:40 Hamas: “Battaglia è ancora all’inizio”

Siamo ancora all’inizio della battaglia. La fase successiva sarà più grande e più intensa”. Lo ha detto il portavoce di Hamas in Libano, Osama Hamdan. Lo riporta Al Jazeera. Quanto ai fatti dell’ospedale Al-Shifa “la sepoltura di 170 corpi nelle fosse comuni è una vergogna per la comunità internazionale”. “Ribadiamo l’appello alle Nazioni Unite e alle organizzazioni internazionali affinché intervengano nella Striscia di Gaza per proteggere ospedali e centri medici”, ha concluso. 

16:31 Israele: “Guterres non merita di guidare l’Onu”

Antonio Guterres “non merita di essere il Segretario generale delle Nazioni Unite“. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra, dove ha incontrato la presidente della Croce Rossa internazionale, Mirjana Spoljaric. Secondo Cohen “Guterres non ha promosso alcun processo di pace nella regione” mentre “come tutte le nazioni libere, dovrebbe dire chiaramente e ad alta voce: ‘Liberare Gaza da Hamas‘”.

15:51 Autorità Gaza: 40 pazienti morti oggi all’ospedale Al-Shifa

Ashraf al-Qudra, portavoce del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha affermato che oggi sono morti 40 pazienti all’ospedale al-Shifa. Parlando ad Al Jazeera, al-Qudra ha detto che c’è ancora un certo numero di cadaveri all’interno del complesso che devono essere sepolti, ma ha aggiunto che le forze israeliane stanno impedendo i movimenti all’interno dei vari edifici del complesso ospedaliero.

15:35 Houthi: continueremo ad attaccare Israele nel Mar Rosso

Il leader degli Houthi, i ribelli dello Yemen, Abdel-Malik al-Houthi, ha affermato che il gruppo continuerà ad attaccare Israele, aggiungendo che “cercheremo navi israeliane nel Mar Rosso“. Lo riporta il quotidiano israeliano Ynet. Al-Houthi ha poi attaccato i Paesi arabi, sostenendo che “la posizione arabo-islamica nei confronti della sofferenza del popolo palestinese è debole. Alcuni Paesi sostengono Israele e vogliono che Gaza non sia sotto il controllo dei palestinesi”. 

14:51 Nyt: lettera di 400 dirigenti Usa contro sostegno a Israele

Più di 400 tra dirigenti politici e membri dello staff di circa 40 agenzie governative statunitensi hanno inviato una lettera al presidente americano, Joe Biden, nella quale protestano contro il suo sostegno a Israele nella campagna militare a Gaza. Lo scrive il New York Times, secondo cui la missiva esorta Biden a lavorare per un cessate il fuoco immediato nell’enclave palestinese e a operare pressioni su Tel Aviv perché consenta l’arrivo di aiuti umanitari nel territorio. Si tratta dell’ultima di una serie di lettere di protesta inviate da dirigenti di vari settori dell’amministrazione americana.

12:38 Idf: “Preso controllo di edifici istituzioni Hamas a Gaza”

Oltre al palazzo del parlamento e al quartier generale della polizia, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver preso il controllo di diversi edifici governativi di Hamas nei quartieri di Sheikh Ijlin e Rimal di Gaza City. Lo riporta The Times of Israel. Le truppe della 7a brigata corazzata e della brigata di fanteria Golani sono entrati nella casa del governatore a Gaza, che ospitava gli uffici dell’ala militare di Hamas e della polizia, gli uffici della divisione di intelligence di Hamas e altri siti utilizzati per preparare l’attacco del 7 ottobre. L’Idf afferma di avere il controllo anche sull’edificio della facoltà di ingegneria dell’università di Gaza, che “serviva come istituto per la produzione e lo sviluppo di armi”, e su un altro complesso di Hamas con una base di addestramento, un centro di comando, stanze per gli interrogatori e celle di detenzione.

12:09 Israele: “Incubatrici ad al-Shifa quando situazione lo consentirà”

Il Coordinamento delle attività governative israeliane nei territori palestinesi (Cogat) ha fatto sapere che finora solo tre incubatrici sono state ritirate dagli ospedali in Israele e saranno trasferite all’ospedale Al-Shifa “quando la situazione sul campo lo consentirà”. Secondo il Cogat la conversazine telefonica tra il direttore dell’ospedale a Gaza e un ufficiale israeliano, pubblicata oggi dall’esercito, risale ad alcuni giorni fa. Lo riporta Haaretz. 

11:38 Tajani: “Aiuti italiani a Gaza in queste ore”

“Abbiamo convinto Israele a fare delle pause per permettere i corridoi umanitari e ci auguriamo che si possa fare ancora di più. Noi abbiamo detto che possiamo curare i civili palestinesi in Italia e abbiamo inviato aiuti che credo stiano entrando a Gaza in queste ore dopo giorni di attesa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un evento alla Farnesina. “Siamo anche pronto a costruire un ospedale da campo ma servono le autorizzazioni. La nostra disponibilità c’è”, ha aggiunto.

10:45 Idf: “Soldatessa Israele ostaggio di Hamas è stata uccisa”

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato la morte della soldatessa Noa Marciano, ostaggio di Hamas. Marciano, 19 anni, stava prestando servizio nel kibbutz di Nahal Oz quando la base è stata attaccata dai miliziani di Hamas il 7 ottobre scorso. Con lei sono state rapite 240 persone. Lo riporta The Times of Israel. Ieri sera Hamas aveva pubblicato un video di lei che la mostrava mentre parlava davanti alla telecamera quattro giorni dopo essere stata presa in ostaggio.

10:21 Cina si unisce a condanna Israele per minaccia nucleare su Gaza

La Cina si è unita all’Iran e a numerosi Paesi arabi nel condannare la dichiarazione del ministro israeliano del Patrimonio Amichai Eliyahu, secondo cui una bomba nucleare sulla Striscia di Gaza sarebbe un’opzione nella guerra tra Israele e Hamas. Il vice ambasciatore cinese alle Nazioni Unite, Geng Shuang, ha dichiarato che Pechino è “scioccata”, definendo le dichiarazioni “estremamente irresponsabili e inquietanti” e che dovrebbero essere universalmente condannate. Geng ha esortato i funzionari israeliani a ritrattare la dichiarazione e a diventare parte del Trattato di non proliferazione nucleare, considerato la pietra miliare del disarmo nucleare, come Stato non dotato di armi nucleari, “il prima possibile”. Geng ha dichiarato che la Cina è pronta a unirsi ad altri Paesi “per dare nuovo impulso” alla creazione di una zona libera da armi nucleari nel Medioriente, affermando che l’urgenza è maggiore a causa della situazione attuale della regione.

09:53 102 membri staff Unrwa uccisi a Gaza da inizio guerra

“Nelle ultime 24 ore, un membro dello staff dell’Unrwa è stato ucciso con la sua famiglia nei bombardamenti nel nord della Striscia di Gaza”, portando a 102 i morti tra i membri dello staff dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi. Lo afferma la stessa agenzia in un comunicato. “Questo è il numero più alto di operatori umanitari delle Nazioni Unite uccisi in un conflitto nella storia delle Nazioni Unite”, si legge nel comunicato, come riporta la Cnn.

09:47 Onu: “Solo un ospedale in nord Gaza può ricevere pazienti”

L’ufficio umanitario delle Nazioni Unite, noto come Ocha, afferma che solo un ospedale nel nord della Striscia di Gaza è in grado di ricevere i pazienti. Tutti gli altri non sono più in grado di funzionare e servono per lo più come rifugi dai combattimenti, compreso il più grande di Gaza, al-Shifa, che è circondato dalle truppe israeliane.

09:26 Media, 10 morti in raid Israele su Khan Younis

Sono almeno 10 i morti in un bombardamento israeliano che questa mattina all’alba ha colpito Khan Younis, città nel sud della Striscia di Gaza. Tra loro ci sono bambini. Lo riferisce l’agenzia Wafa. Il raid ha colpito le case delle famiglie Al-Agha e Abu Gemayzeh, nella parte est della città palestinese. Nell’ultimo mese Khan Younis è stata più volte indicata da Tel Aviv come città sicura in cui gli evacuati dal nord della Striscia potevano trovare rifugio.

08:52 Uccisi altri 2 soldati israeliani, 46 da inizio guerra 

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno reso noto che altri due soldati sono stati uccisi combattendo contro i miliziani di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Sale così a 46 il bilancio delle vittime dell’operazione di terra israeliana. I due soldati morti sono stati identificati come il sergente Roee Marom, 21 anni, di Ra’anana, comandante di squadra del battaglione 906; e il sergente maggiore. Raz Abulafia, 27 anni, di Rishpon, combattente del battaglione 6863. Lo riporta The Times of Israel.

08:50 WP: “Verso accordo Israele-Hamas per rilasciare ostaggi”

Un funzionario israeliano ha dichiarato al Washington Post che un accordo tra Israele e Hamas, che prevede il rilascio di parte degli ostaggi, si sta avvicinando alla conclusione e potrebbe essere annunciato entro pochi giorni. “Le linee generali dell’accordo sono chiare”, avrebbe detto il funzionario. Gli ostaggi verrebbero rilasciati in gruppi, in cambio di donne e giovani palestinesi incarcerati in Israele, afferma il rapporto. Israele avrebbe chiesto il rilascio di 100 donne e bambini ostaggio, ma Hamas si sarebbe detto disponibile a liberarne solo 70. Il quotidiano americano aggiunge che Israele sarebbe anche disponibile a un cessate il fuoco temporaneo della durata massima di cinque giorni al fine di consentire il passaggio sicuro degli ostaggi fuori dalla Striscia di Gaza e un afflusso di aiuti ai civili nell’enlcave

08:49 Soldati Israele in quartier generale polizia Hamas

Le truppe della Brigata Golani dell’esercito israeliano sono entrate all’interno del quartier generale della polizia militare di Hamas nella Striscia di Gaza. Le truppe hanno scattato una foto all’interno del sito catturato in cui mostrano una bandiera israeliana e una bandiera del 13° battaglione di Golani. L’immagine sta circolando sui social. Lo riferisce The Times of Israel. Ieri una foto simile mostrava la Brigata Golani all’interno del parlamento di Gaza City.

08:17 Sei palestinesi uccisi in raid Israele in Cisgiordania 

Sei palestinesi sono stati uccisi in un raid dell’esercito israeliano nella città e nel campo profughi di Tulkarem, nel nord della Cisgiordania. Lo riporta l’agenzia Wafa. I 6 morti sono Walid Naseem Masei, 26 anni, Saeed Suleiman Youssef Abu Tahoun, 24 anni, Jihad Khaled Muqbil Ghanem, 27 anni e Musab Omar Ahmed Al-Ghoul, 21 anni, Mahmoud Ali Hadayda, 25 anni, e Hazem al-Hosary, 28 anni. Secondo il corrispondente della Wafa, un’unità speciale israeliana ha fatto irruzione in città, scatenando scontri con gli abitanti. Almeno 12 giovani sono stati feriti dai proiettili sparati dai cecchini israeliani schierati sui tetti delle case e degli edifici. Si tratta della seconda incursione nel campo nel giro di una settimana. Con l’uccisione dei sei giovani, sale a 31 il bilancio delle vittime a Tulkarem dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas.

06:29 Idf: “Trasferire incubatori da ospedale Israele a Gaza”

“A seguito dell’offerta di assistenza umanitaria da parte dell’IDF al direttore generale dell’ospedale Shifa, l’IDF ha avviato uno sforzo umanitario per coordinare il trasferimento degli incubatori da un ospedale in Israele all’ospedale Shifa nella Striscia di Gaza”. Lo comunicano le Forze di Difesa Israeliane sui loro canali social. “L’IDF resta impegnata a sostenere le proprie responsabilità morali e professionali nel distinguere tra civili e terroristi di Hamas – prosegue -. L’IDF è disposta a collaborare con qualsiasi mediatore affidabile per garantire il trasferimento degli incubatori”. 

01:39 Re Giordania: “Violazioni Israele spingono regione verso esplosione”

Qualsiasi scenario che includa la rioccupazione di parti di Gaza da parte di Israele peggiorerà la crisi e le continue “violazioni” israeliane in Cisgiordania e Gerusalemme “spingeranno la regione verso un’esplosione”. E’ l’avvertimento del re di Giordania Abdallah, come riportato dall’agenzia Petra, citata dal ‘Guardian’. Il re ha affermato che “una soluzione militare o di sicurezza” non avrà successo, aggiungendo che il conflitto ha origine nell’occupazione e nella privazione dei diritti del popolo palestinese. In un incontro con importanti politici giordani, tra cui gli ex primi ministri e il presidente del Senato, Abdallah ha dichiarato che Gaza non deve essere separata dal resto dei territori palestinesi e ha chiesto la fine della guerra e la ripresa di un processo politico sulla soluzione dei due stati. “Qualsiasi altro percorso finirà con un fallimento e porterà a ulteriori cicli di violenza e distruzione”, ha affermato.

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