Conferenza stampa del premier dello Stato Ebraico: "Nostri soldati dentro la Striscia di Gaza"

“Siamo davanti a un bivio, ora c’è una prova da superare, sappiamo però che vinceremo, saremo quelli che usciranno vincenti da questa battaglia, abbiamo bombardato il nemico con raid aerei per aiutare le nostre forze di terra a entrare sul terreno. La battaglia o guerra all’interno di Gaza sarà difficile ma stiamo lottando per la sopravvivenza della patria, della nostra madre terra e continueremo a combattere via terra, per via aerea e via mare, sappiamo che ne usciremo vincitori e sarà la vittoria del bene sul male”. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando in conferenza stampa a Tel Aviv.

“Israele non sta lottando solo per la sua sopravvivenza, ma è guerra per tutta l’umanità. Gli alleati nel mondo occidentale e arabo sono convinti che se Israele non dovesse vincere questa guerra allora si diffonderà il male” ha continuato il premier che riferendosi a Hamas ha dichiarato che “i nostri soldati sono pronti a mettere fine a questo male del mondo e questo andrà a beneficio di tutta l’umanità”.

 

 

Netanyahu: “Non posso dire se Iran coinvolto in attacco Hamas”

“Non c’è Hamas senza Iran” e “l’Iran sostiene Hamas, ma non posso dire per questioni di sicurezza se c’è stato un coinvolgimento diretto dell’Iran nei fatti del 7 ottobre”. Lo ha detto il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, rispondendo a una domanda in merito nel corso della conferenza stampa di stasera a Tel Aviv.

Il premier: “Nostri soldati dentro Gaza”

“Stiamo lottando, stiamo combattendo, i nostri soldati fanno sul serio, adesso si trovano all’interno della Striscia di Gaza, si uniscono alla fila di eroi che hanno già servito Israele fin dalla Guerra dei 6 giorni, i nostri grandiosi soldati hanno sempre avuto un unico scopo, quello di distruggere il nemico che vuole ucciderci” ha sottolineato. “Avevamo sempre detto che non sarebbe più successo, continuiamo a dirlo ma eccoci che ci troviamo di fronte a una nuova guerra”, ha detto Netanyahu, aggiungendo che “i nostri soldati sono pronti a mettere fine a questo male del mondo e questo andrà a beneficio di tutta l’umanità”

Netanyahu: “Ostaggi non missione secondaria ma obiettivo integrante guerra”

La liberazione degli ostaggi sequestrati nell’attacco di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele e portati nella Striscia di Gaza “non è una missione secondaria, ma è parte integrante di questa guerra”. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando in conferenza stampa a Tel Aviv. Netanyahu ha definito chiari gli obiettivi della guerra, indicandoli come “la distruzione di Hamas e il ritorno a casa degli ostaggi”.

Famiglie ostaggi a Netanyahu: “Rilasciare tutti i detenuti palestinesi”

I rappresentanti delle famiglie degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza, che oggi hanno incontrato Netanyahu, chiedono di liberare tutti i prigionieri palestinesi in Israele in cambio del rilascio dei loro cari. Lo riferisce il Times of Israel. “Riportate tutti indietro adesso”, ha dichiarato durante un evento stampa a Tel Aviv Meirav Leshem-Gonen, la cui figlia Romi di 23 anni è stata rapita il 7 ottobre. Leshem-Gonen ha riferito che i familiari degli ostaggi hanno implorato Netanyahu di non lanciare operazioni militari che potrebbero mettere in pericolo i loro cari. “Siamo stati molto forti e chiari nelle nostre dichiarazioni sulla situazione”, ha detto un altro parente, Malki Shemtov, padre dell’ostaggio Omer Shemtov. “Abbiamo parlato di ciò che proviamo e dell’operazione militare in corso. Siamo molto preoccupati per i nostri cari che si trovano lì e non sappiamo se l’operazione militare prenderà in considerazione gli ostaggi, per assicurarsi che nessuno venga ferito”, ha aggiunto.

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