Lo afferma la portavoce dell'Alto commissario per i diritti umani, Ravina Shamdasani

“Il diritto internazionale richiede che ogni legittima evacuazione temporanea di un’area sulla base della sicurezza della popolazione o di ragioni militari imperative da parte di Israele, in quanto potenza occupante, debba essere accompagnata dalla fornitura di una sistemazione adeguata per tutti gli sfollati, in condizioni soddisfacenti di igiene, salute, sicurezza e alimentazione. Sembra che Israele non abbia fatto alcun tentativo per garantire questo per gli 1,1 milioni di civili (della Striscia di Gaza, ndr) a cui è stato ordinato di spostarsi. Temiamo che questo ordine, combinato con l’imposizione di un ‘assedio totale‘ su Gaza, non possa essere considerato un’evacuazione temporanea legittima, in violazione del diritto internazionale”. È quanto afferma la portavoce dell’Alto commissario Onu per i diritti umani, Ravina Shamdasani.

 “Si deve indagare in modo indipendente e approfondito sulle terribili notizie secondo cui civili che cercavano di trasferirsi nel sud di Gaza sono stati colpiti e uccisi da un’arma esplosiva, così come su tutte le accuse di gravi violazioni del diritto internazionale umanitario”, ha proseguito la portavoce dell’Alto commissario Onu per i diritti umani.

Medioriente, Onu: “Appello per pausa umanitaria”

“Esortiamo le forze israeliane a evitare di prendere di mira civili e strutture civili o di condurre bombardamenti d’area, attacchi indiscriminati o sproporzionati, e a prendere precauzioni per evitare, e in ogni caso ridurre al minimo, la perdita di vite umane, le lesioni ai civili e i danni agli oggetti civili”, ha detto ancora Ravina Shamdasani, sottolineando che “coloro che sono riusciti a rispettare l’ordine di evacuazione impartito dalle autorità israeliane sono ora intrappolati nel sud della Striscia di Gaza, con scarsi ripari, scorte alimentari in rapido esaurimento, scarso o nullo accesso all’acqua potabile, ai servizi igienici, alle medicine e ad altre necessità di base”.

“Facciamo eco all’appello delle Nazioni Unite per una pausa umanitaria che consenta la consegna degli aiuti e prevenga ulteriori sofferenze e morti della popolazione civile di Gaza, già molto provata. È necessario garantire con urgenza un accesso umanitario immediato e senza ostacoli”, ha concluso. 

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