Lunedì Meloni a colloquio con Biden, Macron, Scholz e Sunak. Oggi l'informativa di Tajani. Oltre 900 i morti israeliani

IN AGGIORNAMENTO. Terzo giorno di guerra in Medioriente dopo l’attaco che sabato scorso ha fatto esplodere il conflitto tra Hamas e Israele. Il bilancio dei morti si aggrava di ora in ora: oltre 1000 quelli israeliani di cui 687 nella solo Striscia di Gaza, sotto assedio con il blocco di energia, acqua e cibo. Nella notte nuovi raid israeliani, con scontri a fuoco al confine e violenti bombardamenti in territorio israeliano. Lunedì sera la premier Giorgia Meloni è stata impegnata in un colloquio con Biden, Macron, Scholz e Sunak: da loro è arrivata una forte condanna ad Hamas e un fermo sostegno ad Israele.  Attesa oggi per l’informativa in parlamento del ministro Antonio Tajani

Più di 1.200 i morti israeliani

Sarebbero oltre 1200 le persone morte in Israele da sabato mattina quando Hamas ha lanciato il suo attacco al Paese. È la nuova stima fornita dal sito israeliano Ynet. Inoltre si ritiene che gli ostaggi portati all’interno della Striscia di Gaza possano essere più di 200

Anp: “Israele ha usato munizioni al fosforo a Gaza”

L’esercito israeliano avrebbe utilizzato munizioni contenenti fosforo bianco nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito il ministero degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese sul social network ‘X’. “Le forze di occupazione israeliane hanno utilizzato il fosforo bianco proibito a livello internazionale, contro i palestinesi nell’area di al-Karama, nella Striscia di Gaza”, l’accusa lanciata.

Ministro Difesa Israele: “Verso offensiva totale”

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha affermato che Israele “si sta muovendo verso un’offensiva totale” dopo aver ripreso il controllo di tutte le aree al confine con la Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. “Hamas voleva un cambiamento a Gaza e lo avrà – aggiunge – si pentiranno di quanto fatto. Gaza non sarà mai più quella di prima. Chiunque venga a decapitare, uccidere donne e sopravvissuti all’Olocausto sarà eliminato senza compromessi”. 

Erdogan: “Usa potrebbero massacrare Gaza”

Dura critica del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan agli Stati Uniti per l’invio annunciato di navi nel Mediterraneo orientale. “Perché hanno inviato una portaerei in Israele? Che ci fa qui?”, ha dichiarato spiegando che Washington potenzialmente potrebbe fare “gravi massacri colpendo Gaza”. Lo riporta Hurriyet. Erdogan, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il cancelliere austriaco Karl Nehammer in visita ad Ankara, parla poi del drone turco abbattuto in Siria da parte degli Stati Uniti nei giorni scorsi. “La Turchia non è un partner all’interno della Nato? Non siamo Alleati?”, si chiede ancora Erdogan. 

Viminale rafforza attenzione su possibili obiettivi

A seguito della grave crisi in Medio Oriente, il ministero dell’Interno ha disposto l’innalzamento del livello di attenzione verso ogni possibile obiettivo e un rafforzamento delle misure di prevenzione sul territorio italiano. La decisione è giunta oggi pomeriggio, nel corso della riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi al Viminale. Alla riunione, presieduta dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, hanno partecipato il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, i vertici delle Forze di polizia e quelli delle agenzie di sicurezza. 

Erdogan: “Stasera sentirò Putin sulla crisi”

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato un colloquio in serata con il presidente russo Vladimir Putin sulla crisi in Medioriente. Lo riporta l’agenzia Anadolu. “È essenziale astenersi da qualsiasi passo che possa aumentare le tensioni nella Regione, causare ulteriori spargimenti di sangue e aggravare i problemi”, l’appello di Erdogan che ha annunciato colloqui anche con il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, e una linea aperta con i Paesi del Golfo.

Israele attacca porto di Gaza, pescherecci in fiamme

L’esercito di Israele ha lanciato un attacco aereo contro il porto di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. Alcune immagini del porto della Striscia mostrano un denso fumo che si alza dal mare e numerosi pescherecci e navi in fiamme.

Razzi lanciati dal sud del Libano: Israele risponde

Alcuni razzi sono stati lanciati dal sud del Libano in direzione di Israele. L’esercito di Tel Aviv ha fatto sapere di star rispondendo all’attacco con il fuoco dell’artiglieria. Lo riporta The Times of Israel. Non sono stati finora segnalati feriti negli attacchi missilistici sulla Galilea occidentale. 

Soldati Israele: trovati corpi bambini decapitati da Hamas

Nel kibbutz di Kfar Aza, assaltato da Hamas, l’esercito israeliano ha trovato fra le vittime anche una quarantina fra neonati e bambini, alcuni di loro avevano la testa mozzata. A riferirlo è l’emittente i24News. Oggi, a tre giorni dall’assalto, i militari israeliani hanno permesso alla stampa di poter visionare la zona dell’assalto. “Non è una guerra, non è un campo di battaglia, è un massacro“, ha detto alla stampa il generale di Divisione dell’esercito Itai Veruv.

Salgono oltre 800 i morti a Gaza

Il numero dei palestinesi morti a Gaza è salito a 830, mentre i feriti sono 4.250. È quanto fa sapere il ministero della Salute palestinese. Al momento i morti tra gli israeliani sono oltre 1000 mentre più di 3.418 persone sono rimaste ferite.

Sirene nel nord di Israele

Le sirene di un allarme aereo stanno suonando nel nord di Israele vicino al confine con il Libano. Lo fa sapere l’esercito israeliano in un post pubblicato sul social X. Le sirene stanno suonando nelle città di Betzet, Shlomi, Mitzpe Hila, la zona industriale di Akhziv, Liman e Hanita.

Scaduto ultimatum, razzi di Hamas su Ashkelon

Ad Ashkelon è scaduto l’ultimatum fissato da Hamas alle 17 ora locale, le 16 in Italia. Gli abitanti avevano tempo fino a quell’ora per lasciare la città costiera meridionale israeliana, prima che la milizia palestinese lanciasse un pesante attacco aereo. Poco dopo lo scadere dell’ultimatum si sono sentite forti esplosioni, come riferiscono i media israeliani. Le sirene stanno suonando e si sentono allarmi aerei provenire anche da altri paesi vicini. 

Valico Rafah chiuso fino a nuovo avviso

“Il valico è chiuso fino a nuovo avviso. A causa della chiusura non prenotare biglietti aerei per Il Cairo”. È quanto si legge in un avviso pubblicato sulla pagina Facebook del valico di frontiera tra Egitto e Gaza che al momento è l’unica via d’uscita dalla Striscia. In precedenza i media israeliani avevano riferito che il valico era aperto questa mattina, ma che l’Egitto faceva passare solo i palestinesi che avevano già ottenuto l’autorizzazione a lasciare la Striscia di Gaza.

Ambasciatore Israele all’Onu: fino a 150 ostaggi in mano Hamas

Gli ostaggi che Hamas avrebbe nelle sue mani nella Striscia di Gaza dopo essere stati rapiti dal territorio israeliano sono “fra i 100 e i 150”. Lo ha detto l’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Gilad Erdan, alla Bbc. Ieri il portavoce delle forze armate israeliane, Daniel Hagari, aveva detto che le famiglie di 50 ostaggi erano state informate dai militari in merito ai loro parenti.

Oltre mille morti israeliani

Sono saliti a 1.008 gli israeliani morti da sabato, da quando è stato lanciato un attacco di Hamas a Israele. Lo ha detto l’ambasciata israeliana negli Stati Uniti, come riporta la Bbc. In un post sui social media, l’ambasciata afferma che sono rimaste ferite anche più di 3.418 persone. Al momento i morti tra i palestinesi sono 770, mentre i feriti sono circa 4.100.

Hamas lancia attacco contro aeroporto Tel Aviv

Il braccio armato di Hamas, le Brigate al-Qassam, hanno fatto sapere di aver attaccato l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Lo riporta Al Jazeera. Un portavoce dell’aeroporto ha negato che lo scalo sia stato colpito. In un messaggio separato sul proprio canale ufficiale su Telegram, il gruppo armato ha affermato di aver preso di mira anche la città di Tel Aviv. La Israeli Broadcasting Corporation ha riferito che si sono sentite delle sirene nella zona di Gush Dan, alla periferia della capitale.

Hamas ad abitanti Ashkelon: lasciate città entro le 17

Il portavoce delle Brigate Izz ad-Din al-Qassam di Hamas, Abu Obeida, ha minacciato la città costiera meridionale israeliana di Ashkelon. “Diamo ai residenti la possibilità di andarsene entro le 17” ha scritto sul suo canale Telegram annunciando un attacco missilistico nelle prossime ore “in risposta al crimine del nemico di sfollare la nostra gente e costringerla ad abbandonare le proprie case in diverse aree della Striscia di Gaza”.

Allarme aereo a Tel Aviv

Le sirene di allarme aereo stanno suonando a Tel Aviv e in tutto Israele. Lo ha fatto sapere l’esercito israeliano in un post pubblicato sul social X

Putin: “Necessario creare Stato palestinese”

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che c’è la “necessità di attuare le decisioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla creazione di uno Stato palestinese sovrano e indipendente“. Lo ha detto incontrando a Mosca il primo ministro iracheno Mohammed al-Sudani, come riporta l’agenzia Tass.

Ue: lavoriamo sempre per negoziati e soluzione due Stati

“Non siamo noi la causa dei problemi tra israeliani e palestinesi. Non siamo parte di questo conflitto in generale da decenni, siamo un attore internazionale che agisce in modo responsabile per cercare di trovare una soluzione, per incoraggiare i partner a trovare una soluzione. La prova più recente di ciò è stata all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, dove l‘Ue ha presentato una proposta per rafforzare gli sforzi e le attività a sostegno del rinnovo dei negoziati. Quindi abbiamo una posizione molto chiara: è una soluzione a due Stati per due paesi che vogliamo convivano uno accanto all’altro in pace e sicurezza”. Lo ha detto il portavoce della Commissione europea per la politica estera, Peter Stano, nel briefing quotidiano con la stampa. “Faremo tutto il possibile per raggiungere tale obiettivo. Ma è dovere di entrambe le parti sedersi al tavolo dei negoziati e riprendere i negoziati e noi siamo lì per sostenerli in questo processo. Questo è ciò che facciamo ogni giorno, ogni mese, ogni anno”, ha aggiunto.

Meloni alla Sinagoga di Roma

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è da poco arrivata alla Sinagoga di Roma. Ieri, in occasione del 41esimo anniversario dell’attentato alla Sinagoga, la premier aveva rinnovato “l’impegno per non dimenticare ciò che è successo e per continuare a chiedere che sui fatti di quella terribile giornata sia fatta verità storica e processuale. Oggi più che mai, dopo i fatti orribili e barbari che stanno avvenendo in Israele, il Governo esprime la sua vicinanza e la sua solidarietà al popolo d’Israele e alle comunità ebraiche italiane. Il terrore non prevarrà mai”.

 

Oms chiede corridoio umanitario a Gaza

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha chiesto un corridoio umanitario nella Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. Secondo l’Oms 13 attacchi lanciati dalle forze di difesa israeliane (Idf) hanno colpito strutture sanitarie a Gaza dall’inizio dell’escalation e che le scorte mediche pre-posizionate sono già state esaurite. Secondo le informazioni raccolte dall’Onu, le bombe israeliane hanno colpito edifici residenziali e scuole.

Onu, a Gaza colpiti edifici residenziali e scuole

“Le informazioni raccolte dall’Ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani indicano che le operazioni aeree israeliane hanno colpito anche grandi torri residenziali a Gaza City e altri edifici residenziali in tutta Gaza, scuole e locali dell’agenzia di soccorso e lavoro delle Nazioni Unite, l’UNRWA, causando vittime civili”. È quanto afferma l’Alto Commissario delle Nazioni unite per i Diritti umani, Volker Türk, in una nota in cui sottolinea che l’assedio israeliano viola il diritto internazionale. Leggi qui l’articolo completo. 

Sirene suonano nel sud di Israele

Le sirene sono tornate a suonare nel sud di Israele. Lo riferisce l’esercito israeliano (Idf) sul suo account X. Il quotidiano Haaretz riporta che le sirene che segnalano l’arrivo di razzi sono risuonate in diverse città israeliane comprese Ashkelon e Ashdod intorno alle 10.24, le 9.24 in Italia.

Khamenei, fallimento di Israele è irreparabile

La Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha commentato la situazione Israele partecipando a una cerimonia di laurea degli studenti delle università per ufficiali delle Forze armate. “Il regime usurpatore sionista ha subito un fallimento irreparabile, sia militarmente che in termini di intelligence”, ha detto Khamenei secondo quanto riporta l’agenzia Irna. “Questo devastante terremoto è riuscito a distruggere alcune delle principali strutture di governo del regime usurpatore, che non potranno essere ricostruite così facilmente”, ha aggiunto.

Rientrati 43 italiani in pellegrinaggio a Gerusalemme

“I 43 nostri concittadini in pellegrinaggio a Gerusalemme sono rientrati stamane a Pratica di Mare con un volo dell’Aeronautica Militare”. Lo conferma Flavio Crivellin, sindaco di Albairate (Milano) che spiega che aveva mantenuto i contatti telefonici con il gruppo di pellegrini i quali prima di partire gli avevano “confermato di stare tutti bene e di non trovarsi in situazioni critiche”. Del gruppo facevano parte cittadini di Cassinetta, Albairate, Morimondo e Abbiategrasso.

Unicef, violati i diritti dei bambini

Allarme dell’Unicef che denuncia la violazione dei diritti dei bambini. A parlare è Catherine Russell, direttrice generale dell’Unicef, che ha dichiarato: “Nulla giustifica l’uccisione, il mutilamento o il rapimento di bambini, gravi violazioni dei diritti che l’Unicef condanna incondizionatamente”, sottolinea Russell.

Atterrato a Pratica di Mare 1° volo militare con italiani

È atterrato a Pratica di Mare il primo dei due aerei militari attivati su richiesta della Farnesina, con il coordinamento del ministero della Difesa, che stanno riportano in Italia i connazionali che hanno voluto lasciare Israele. “Circa 200 italiani stanno rientrando da Israele su due aerei militari. I voli attivati su richiesta della Farnesina e coordinati con la Difesa arriveranno a Pratica di Mare”, aveva annunciato stamattina il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. Il servizio è stato predisposto e coordinato dal Covi, il Comando operativo di vertice interforze della Difesa del Ministero della Difesa, guidato dal ministro Guido Crosetto.

Blinken sente Cohen, sforzi Usa per rilascio ostaggi

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha parlato con il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen per discutere del sostegno degli Stati Uniti a Israele. Lo riferisce il dipartimento di Stato Usa, aggiungendo che Blinken “ha ribadito le condoglianze degli Stati Uniti al popolo israeliano e a tutti coloro che sono stati colpiti dalla violenza di Hamas e ha riaffermato gli sforzi Usa per garantire l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi”.

Salgono a 704 i palestinesi morti, oltre 3.900 feriti

Sono saliti a 704 i palestinesi morti nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania nei combattimenti seguiti all’attacco lanciato sabato da Hamas su Israele. Lo riferiscono le autorità locali, aggiungendo che i feriti palestinesi sono saliti a oltre 3.900. Secondo Israele fra le vittime palestinesi ci sono centinaia di combattenti di Hamas. Al momento in Israele il bilancio è di oltre 900 morti.

Israele colpisce Gaza e mobilita 300mila riservisti

Aerei da guerra israeliani hanno bombardato il centro di Gaza City, sede dei centri governativi di Hamas, con implacabili bombardamenti fino all’inizio di martedì, dopo che il primo ministro israeliano aveva promesso una ritorsione contro il gruppo militante islamico che avrebbe “riecheggiato per generazioni”.

La guerra, arrivata al quarto giorno, ha già causato la morte di almeno 1.600 persone, poiché Israele ha visto scontri a fuoco nelle strade delle sue città per la prima volta dopo decenni e i quartieri di Gaza sono stati ridotti in macerie. Anche Hamas ha intensificato il conflitto, promettendo di uccidere gli israeliani catturati se gli attacchi avessero preso di mira i civili senza preavviso.

Israele ha affermato che Hamas e altri gruppi militanti a Gaza stanno trattenendo più di 150 soldati e civili rapiti dall’interno di Israele dopo che l’attacco ha colto completamente di sorpresa il suo decantato apparato militare e di intelligence.

L’esercito israeliano ha affermato di aver in gran parte acquisito il controllo del sud e di “ripristinato il pieno controllo” sul confine. Il portavoce Richard Hecht ha detto che nessun combattente di Hamas è entrato in Israele dalla notte scorsa, anche se le infiltrazioni potrebbero essere ancora possibili.  Mentre l’esercito israeliano attivava 300mila riservisti in una mobilitazione di massa, la domanda principale era se lancerà un assalto di terra nel minuscolo territorio costiero del Mediterraneo. L’ultimo assalto via terra risale al 2014.

Migliaia di israeliani sono stati evacuati da più di una dozzina di città vicino a Gaza, e carri armati e droni sono stati schierati per proteggere le brecce nella recinzione di confine di Gaza da nuove incursioni. A Gaza, decine di migliaia sono fuggiti dalle loro case mentre gli attacchi aerei hanno raso al suolo gli edifici.

Queste mosse, insieme alla dichiarazione formale di guerra di domenica, indicano che Israele si sta spostando sempre più verso l’offensiva contro Hamas, minacciando una maggiore distruzione nella Striscia di Gaza, densamente popolata e impoverita.

Tajani: “Orgoglioso gioco squadra per rientro italiani”

“Orgoglioso del gioco di squadra che ha coinvolto l’ambasciata d’Italia in Israele, il Consolato a Gerusalemme, l’UdC (Ufficio di diretta collaborazione del ministro della Difesa, ndr.) e i militari”. Lo scrive su X Antonio Tajani, ministro per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale, in merito al rientro in Italia di circa “200 italiani su due aerei militari”.

“I voli attivati su richiesta della Farnesina e coordinati con la Difesa arriveranno a Pratica di Mare”, aggiunge Tajani.

Israele: Nella notte colpiti oltre 200 obiettivi a Gaza

Le forze di difesa israeliane affermano di aver colpito durante la notte più di 200 obiettivi nella Striscia di Gaza. L’Idf ha riferito che tra gli obiettivi colpiti vi è un deposito di armi in una moschea, un appartamento utilizzato dalle forze missilistiche guidate anticarro di Hamas e un grattacielo utilizzato dal gruppo terroristico, tra le altre installazioni militari. Su X, Idf ha pubblicato un video con uno degli attacchi.

In arrivo a Pratica di Mare aerei con 200 italiani a bordo

Due aerei militari con circa 200 italiani a bordo stanno per atterrare a Pratica di Mare, di rientro da Israele. Gli atterraggi sono previsti tra le 7 e le 9. Il primo Boeing KC 767 dell’Aeronautica Militare era decollato nella serata di ieri alle 23 da Pratica di Mare verso Tel Aviv. Il secondo aereo si trovava in Kuwait e dopo uno scalo a Cipro ha raggiunto Ben Gurion. Il servizio è stato predisposto e coordinato dal Covi, il Comando operativo di vertice interforze della Difesa del Ministero della Difesa.

Thailandia: 18 nostri connazionali sono morti

Diciotto thailandesi sono morti, mentre il numero dei feriti e dei rapiti ammonta rispettivamente a 9 e 11. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri tailandese Kanchana Patarachoke.

Sono oltre 30mila i thailandesi che lavorano in Israele secondo i dati forniti da Bangkok. Di questi circa 3.000 hanno chiesto il rimpatrio. L’ambasciatore tailandese in Israele, Pannabha Chandraramya, ha dichiarato che l’ambasciata è in contatto con le autorità israeliane riguardo ai cittadini tailandesi che sono stati rapiti, ma non è stata informata delle loro condizioni o di dove si trovino.

Israele: “Ripreso pieno controllo confine Gaza”

Le forze di difesa israeliane, Idf, hanno comunicato di aver ripreso il pieno controllo dell confine di Gaza. Lo riferisce Haaretz. Il principale portavoce delle forze di difesa israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, afferma che l’esercito ha ripreso il controllo del confine di Gaza, dopo che i terroristi di Hamas, durante l’attacco di sabato mattina, hanno fatto breccia nelle recinzioni poste al confine con Israele.

“Nell’ultimo giorno nessun terrorista è entrato attraverso la recinzione”, ha dichiarato Hagari in una telefonata con i giornalisti. Le truppe del Combat Engineering stanno lavorando per minare le aree vicino ai buchi nella recinzione, ha poi sottolineato Hagari. L’Idf stima che ci sia un piccolo numero di terroristi ancora nascosti nel territorio israeliano.

Il portavoce Richard Hecht ha detto che 1.500 corpi di militanti di Hamas sono stati trovati in territorio israeliano e nessun combattente di Hamas è entrato in Israele da lunedì notte, anche se le infiltrazioni potrebbero essere ancora possibili. Hecht ha detto che l’esercito ha colpito centinaia di obiettivi di Hamas durante la notte nel quartiere di Rimal, a Gaza, che ospita molti ministeri ed edifici governativi di Hamas.

Hamas: “Pronti a combattere una lunga guerra”

Hamas è “pronto a combattere una lunga guerra con Israele”. Parlando con l’Associated Press nel suo ufficio di Beirut, Ali Barakeh, membro della leadership di Hamas in esilio, ha spiegato che sono in possesso di un “arsenale di razzi”. Barakeh ha spiegato che “alleati come l’Iran e gli Hezbollah libanesi” si uniranno alla battaglia “se Gaza sarà sottomessa ad una guerra di annientamento”.

Barakeh ha poi spiegato che “anche Hamas è rimasto scioccato dalla portata dell’operazione Operazione Al-Aqsa Storm“, affermando che si aspettava che Israele prevenisse o limitasse l’attacco. “Siamo rimasti sorpresi da questo grande crollo”, ha sottolineato Barakeh. “Stavamo progettando di ottenere dei guadagni e di prendere prigionieri per scambiarli. Questo esercito è una tigre di carta”.

Il leader di Hamas ha poi riconosciuto che l’Iran, così come gli Hezbollah, hanno aiutato Hamas in passato, ma che dal 2014 Hamas produce i propri razzi e addestra i propri combattenti. Barakeh, che è stato per anni rappresentante di Hamas in Libano e ora è incaricato di coordinarsi con le altre fazioni palestinesi, ha detto che il suo gruppo utilizzerà le decine di israeliani catturati nel raid per garantire il rilascio di tutti gli arabi detenuti nelle carceri israeliane e persino alcuni palestinesi imprigionati negli Stati Uniti con l’accusa di finanziare Hamas.

Hamas: “Attacco pianificato da un pugno di nostri comandanti”

L’attacco, lo scorso sabato, a Israele, “è stato pianificato da “un pugno di comandanti di Hamas, una mezza dozzina”, ha detto ad Ap, Ali Barakeh, secondo cui solo un piccolo numero di alti comandanti a Gaza era a conoscenza dell’incursione su vasta scala lanciata contro Israele.

Secondo Barakeh nemmeno gli alleati più stretti del gruppo sono stati informati in anticipo sui tempi. Ha negato le notizie secondo cui funzionari della sicurezza iraniani avrebbero contribuito a pianificare l’attacco o avrebbero dato il via libera ad un incontro la scorsa settimana a Beirut. “Solo pochi comandanti di Hamas sapevano dell’ora zero”, ha sottolineato Barakeh, aggiungendo che nessuno del comando centrale o dell’ufficio politico di Hamas era nella capitale libanese la settimana scorsa.

Trudeau: “Condanno manifestazioni sostegno Hamas in Canada”

“L’esaltazione della violenza non è mai accettabile in Canada, da parte di nessun gruppo o in nessuna situazione. Condanno fermamente le manifestazioni che hanno avuto luogo e si stanno svolgendo in tutto il Paese a sostegno degli attacchi di Hamas contro Israele. Restiamo uniti contro gli atti di terrorismo”. Lo dice il primo ministro canadese Justin Trudeau su ‘X’.

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