Il presidente tedesco in visita in Italia per tre giorni: "Roma ha mostrato negli anni responsabilità. I rapporti tesi? La nostra amicizia deve reggere anche nei contrasti"
Il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, in un’intervista al Corriere della Sera rilasciata alla vigilia della sua visita in Italia, confermando quanto da lui detto in passato cioè che l’Italia non deve essere lasciata da sola dall’Europa sulla questione migranti. “Voglio ringraziare l’Italia per avere mostrato negli ultimi anni tanta responsabilità umanitaria verso i rifugiati venuti dal Mediterraneo. Non è la prima volta che dico che noi nel resto d’Europa non abbiamo riconosciuto abbastanza questa assunzione di responsabilità da parte italiana” sottolinea Steinmeier.
“Quella frase è ancora valida”, dice. Secondo Steinmeier, che si dice “contento di tornare in Italia” e “molto contento di incontrare nuovamente una persona, che nel frattempo posso definire mio amico” cioè Sergio Mattarella, “nel negoziato sul diritto d’asilo comune, occorre creare anche un meccanismo solidale permanente, in modo che non ci sia solo quello volontario”. A suo parere, “tocca ai governi negoziare un accordo sul meccanismo permanente di solidarietà, l’applicazione degli accordi di Dublino da parte dell’Italia e l’accoglienza di ulteriori rifugiati in Germania”.
Alla domanda su come si esca dall’attuale crisi migratoria, Steinmeier risponde: “Ci sono a mio avviso due priorità. Italia e Germania hanno carichi pesanti da sostenere. Prendo quindi molto sul serio le richieste di aiuto che vengono dalle città italiane, ma anche da quelle tedesche. Occorre farsi carico di questi oneri! Per questo abbiamo bisogno di un’equa distribuzione in Europa e di più forti controlli e sorveglianza alle nostre frontiere esterne. Gli affari criminali dei trafficanti vanno contrastati con decisione. Dobbiamo lavorare insieme e concentrati a soluzioni europee umane e sostenibili nel tempo. Dobbiamo fare ogni sforzo perché i carichi siano sostenibili e i numeri degli arrivi si abbassino. La Germania, nel quadro del meccanismo volontario di solidarietà, ha accolto finora più di mille profughi dall’Italia, più di tutti gli altri Stati europei. Nel negoziato sul diritto d’asilo comune, occorre creare anche un meccanismo solidale permanente, in modo che non ci sia solo quello volontario. Noi stessi siamo in una situazione d’emergenza, per via della forte immigrazione dai confini orientali, da Siria, Afghanistan o altri Paesi. Nei primi sei mesi di quest’anno, abbiamo avuto 162 mila richieste d’asilo, un terzo di tutte quelle della Ue. In più, ci sono da noi al momento oltre un milione di rifugiati dall’Ucraina. Per questo la Germania, come l’Italia, è al limite delle capacità. Tocca ai governi negoziare un accordo sul meccanismo permanente di solidarietà, l’applicazione degli accordi di Dublino da parte dell’Italia e l’accoglienza di ulteriori rifugiati in Germania”. Quanto alla domanda se reputi troppo dure le parole del governo italiano e in particolare del ministro Salvini verso la Germania, Steinmeier risponde: “Come presidente della Repubblica federale non voglio dare voti sulle espressioni verbali di politici italiani. Abbiamo un problema oggettivo da risolvere e la Germania come l’Italia è fra i Paesi che devono far fronte ai flussi migratori più forti. Ci unisce l’aspettativa che ci sia finalmente una soluzione europea condivisa. Spero che riusciremo, convincendo insieme quelli che ancora fanno resistenza, a far passare la soluzione comune, che la Commissione ha già preparato”.
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