Riunione dei ministri dell'Interno dei quattro Paesi per discutere della situazione al confine

I ministri dell’Interno di Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia si sono incontrati a Varsavia per discutere della situazione al confine con la Bielorussia. “Abbiamo chiesto a Lukashenko che il gruppo Wagner lasci immediatamente la Bielorussia“, ha riferito il ministro dell’Interno polacco, Mariusz Kaminski, aggiungendo che la seconda cosa necessaria per stabilizzare la situazione al confine è a loro parere che “i migranti illegali raccolti lì dai servizi bielorussi lascino immediatamente la zona di confine” e “che le autorità bielorusse li rimandino indietro nei loro Paesi d’origine”.

“Chiuderemo confini in caso di incidenti militari”

La Polonia e gli Stati baltici, membri della Nato, hanno avvertito anche che chiuderanno i loro confini con la Bielorussia in caso di incidenti militari o di una massiccia spinta migratoria da parte di Minsk: qualsiasi “incidente critico” che coinvolga l’esercito o un afflusso di migranti in Polonia e negli Stati baltici dalla Bielorussia sarà affrontato con una risposta immediata e con la chiusura di tutti i valichi di frontiera ai viaggiatori e alle merci, ha detto il ministro dell’Interno polacco Mariusz Kaminski. La Lituania ha recentemente chiuso temporaneamente due dei suoi sei valichi di frontiera con la Bielorussia. I quattro Paesi, che sono anche membri dell’Unione Europea, sostengono l’Ucraina nella sua lotta contro l’invasione russa e appoggiano anche l’opposizione in Bielorussia. Polonia e Lituania confinano con la Bielorussia e l’enclave russa di Kaliningrad, la Lettonia confina con la Bielorussia e la Russia e l’Estonia con la Russia. Il ministro dell’Interno estone, Lauri Laanemets, ha dichiarato che Tallin sostiene le decisioni del gruppo, che potrebbero essere applicate anche al confine con la Russia. La morte improvvisa del leader dei mercenari Yevgeny Prigozhin in un incidente aereo in Russia la scorsa settimana ha sollevato interrogativi sul futuro del gruppo Wagner, che il ministro degli Interni polacco Mariusz Kaminski ha definito “estremamente pericoloso”, affermando che i mercenari costituiscono una minaccia per i cittadini bielorussi e per l’intera regione.

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