La norma, spiega il ministro della Giustizia, punta a vietare "il trattamento inappropriato" dei testi e dei simboli religiosi
Il governo della Danimarca ha presentato una proposta di legge per vietare i roghi del Corano e di altri testi o simboli religiosi. Lo riporta il quotidiano danese Berlingske che cita il ministro della Giustizia, Peter Hummelgaard, intervenuto in conferenza stampa. La legge, a spiegato, punta a vietare “il trattamento inappropriato” dei testi e dei simboli religiosi, e rappresenterà “un intervento limitato e preciso”.
Hummelgaard ha chiarito che non verrà in alcun modo limitata la libertà di espressione. Di conseguenza non sarà vietato esprimersi liberamente verbalmente e per iscritto, né si interverrà sulle vignette satiriche. Per chi da fuoco a un testo religioso potrebbe essere prevista una multa o il carcere fino a due anni.
Il governo di centro-destra intende estendere il divieto esistente in Danimarca di bruciare bandiere straniere, “vietando anche il trattamento improprio di oggetti di significativo significato religioso per una comunità religiosa”, ha dichiarato il ministro della Giustizia Peter Hummelgaard. Il disegno di legge verrà presentato in Parlamento il 1° settembre e sarà “trattato, se necessario, prima della fine dell’anno parlamentare”, cioè prima di Natale, ha dichiarato il ministero della Giustizia.
L’iniziativa giunge dopo che una serie di recenti profanazioni pubbliche del Corano in Danimarca ha scatenato manifestazioni di rabbia in Paesi musulmani. “Il disegno di legge renderà punibile, ad esempio, bruciare il Corano o la Bibbia in pubblico. Si tratterà solo di azioni compiute in un luogo pubblico o con l’intenzione di diffondersi a una cerchia più ampia”, ha spiegato Hummelgaard, affermando che le recenti proteste sono state “insensate provocazioni che non hanno altro scopo se non quello di creare discordia e odio”. Il governo danese ha ripetutamente preso le distanze dalle profanazioni, ma ha insistito sul fatto che la libertà di espressione è uno dei valori più importanti della società danese e ha sottolineato che la legge proposta non influirà su questa libertà.
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