Un morto a Dnipropetrovsk, Berlino invia lanciamissili Iris-T a Kiev. Torna la brigata Azov

La posizione della Nato sull’Ucraina è invariata ed è che se si vuole la pace la soluzione è il sostegno militare a Kiev e che sono gli ucraini stessi che devono decidere quando vorranno sedersi al tavolo dei negoziati. È quanto ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante un incontro pubblico ad Arendal, in Norvegia, di cui riferisce l’emittente Nrk. Le parole di Stoltenberg giungono dopo che martedì uno dei suoi più vicini consiglieri, Stian Jenssen, aveva suggerito che all’Ucraina potrebbe essere concessa l’adesione alla Nato in cambio della cessione di parte del suo territorio alla Russia. Kiev aveva bollato le parole di Jenssen come ridicole, il giorno stesso la Nato per bocca di un portavoce aveva ribadito che la posizione dell’Alleanza non era cambiata e ieri lo stesso Jenssen aveva rettificato le sue dichiarazioni: “Non avrei dovuto dirlo in quel modo. È stato un errore”, ha detto Jenssen, sottolineando che il suo commento “faceva parte di una discussione più ampia sui possibili scenari futuri in Ucraina”. 

Battaglione Azov torna al fronte

La brigata Azov è tornata al fronte e sta già combattendo nella regione del Luhansk. Lo riporta Rbc Ucraina, citando una conferenza stampa del vicedirettore del dipartimento di pianificazione della direzione principale della guardia nazionale, Nikolai Urshalovich. “La leggendaria brigata speciale Azov ha ripreso a combattere e ha iniziato a svolgere missioni di combattimento nell’area della foresta di Serebryansky”, ha detto. Urshalovich ha aggiunto che i soldati dell’Azov mantengono saldamente le loro posizioni e infliggono perdite ai russi. 

Un morto a Dnipropetrovsk

Attacchi della Russia nella notte a Dnipropetrovsk, con un bilancio di un morto e 7 feriti. Lo riporta ‘The Kyiv independent’ citando quanto riferito dal governatore dell’oblast Serhii Lysak. Gli attacchi russi hanno colpito Mezhivskyi e Nikopol. A Mezhivskyi, nel distretto di Synelnykivskyi, ci sono anche “gravi danni alle infrastrutture civili”. Secondo Lysak le esplosioni hanno causato tre incendi e 50 abitazioni private sono state danneggiate. L’attacco ha preso di mira anche strutture agricole e una scuola. A Nikopol il bombardamento ha danneggiato un caffè locale, 14 edifici residenziali, otto aziende agricole, cinque linee di trasmissione di energia e veicoli. Nikopol – viene spiegato – si trova direttamente dall’altra parte del fiume Dnipro rispetto alle posizioni russe nella centrale nucleare occupata di Zaporizhzhia; ed è l’obiettivo di regolari bombardamenti da parte della Russia. 

Da Berlino lanciatori per missili in Ucraina

Il governo tedesco ha aggiornato la lista della prossima tranche di assistenza militare all’Ucraina. Al suo interno figurano anche 2 nuovi lanciatori per missili Iris-T. Nel pacchetto sono inseriti anche 4.500 proiettili da 155 mm, 10 radar di sorveglianza a terra GO12 e altri mezzi. Durante una visita a Kiev lo scorso 14 agosto il ministro delle finanze tedesco Christian Lindner aveva assicurato ulteriore sostegno all’Ucraina. “I nostri cieli saranno più protetti”. Lo ha scritto su Twitter il capo dell’ufficio della presidenza Ucraina, Andriy Yermak, commentando la fornitura.

Morto generale Zhidko a Mosca

E’ morto a Mosca il generale russo Gennady Zhidko che per poco tempo fu a capo delle truppe della Federazione nella guerra in Ucraina. Lo scrive il Moscow Times citando il governatore della regione russa di Khabarovsk, Mikhail Degtyarev, che conosceva Zhidko. Il decesso è avvenuto a “dopo una lunga malattia”, anche se non viene specificato di quale patologia soffrisse l’alto ufficiale. Ma secondo il giornalista indipendente Dmitry Kolezev, Zhidko aveva un cancro e quindi la sua morte non appare sospetta. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea avevano imposto sanzioni a Zhidko all’inizio di quest’anno in quanto membro chiave delle forze armate russe. 

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