European Hydrogen Backbone (EHB) ha presentato una nuova versione del progetto di infrastruttura di trasporto dell'idrogeno
European Hydrogen Backbone (EHB) ha presentato questa settimana una nuova versione del progetto di infrastruttura di trasporto dell’idrogeno a livello europeo. Si tratta di un aggiornamento della mappa delle infrastrutture dove l’idrogeno è destinato a circolare in tutta l’Unione Europea, riporta il sito specializzato spagnolo El Periodico de la energia.
L’iniziativa EHB conferma l’intenzione di rafforzare la connettività con Marocco, Francia e Italia, mentre esclude ogni collegamento con l’Algeria attraverso il gasdotto Medgaz, contrariamente a quanto previsto nelle versioni precedenti.
Marocco, attore chiave nelle reti di trasporto dell’idrogeno
Favorendo la connessione GME, l’Europa rafforza le scelte strategiche del Marocco, che rafforza così la sua posizione di attore chiave nelle reti di trasporto dell’idrogeno nell’area del Mediterraneo. Lanciato nel luglio 2020, l’European Hydrogen Backbone EHB riunisce attualmente più di 30 operatori di infrastrutture energetiche, che coprono 29 paesi europei. L’iniziativa prevede la realizzazione di una rete di gasdotti di idrogeno di oltre 50.000 chilometri entro il 2040, e si baserà sia sulla riconversione delle reti gas esistenti sia sulla realizzazione di nuove infrastrutture.
La nuova mappa della rete europea dell’idrogeno verde per il 2040
Oltre al progetto dell’idrodotto, denominato H2Med, che collegherà Barcellona a Marsiglia entro il 2030, il documento cita un’interconnessione con l’Italia tramite un idrodotto di 792 chilometri che collegherà le città di Barcellona e Livorno, ma solo dopo il 2040.
Il grande cambiamento sta nell’evoluzione del Gasdotto Maghreb-Europa (GME) che, oltre al gas naturale, dovrebbe trasportare idrogeno verde entro il 2040. Il GME potrebbe così aprire la strada all’esportazione di gas verde spagnolo o marocchino l’idrogeno al centro dell’Europa.
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