L'indagine del consigliere speciale Jack Smith riguarda i due mesi successivi alle elezioni 2020. Ma il tycoon smentisce
Gli avvocati di Donald Trump, Todd Blanche e John Lauro, hanno incontrato i pubblici ministeri nell’ufficio del consigliere speciale Jack Smith, e questi hanno detto loro di aspettarsi una nuova incriminazione nei confronti dell’ex presidente. Lo riportano vari media statunitensi citando fonti vicine alla questione. All’inizio del mese Trump era stato informato dall’ufficio di Smith di essere sotto indagine da parte del Dipartimento di Giustizia, suggerendo che un’incriminazione avrebbe potuto essere imminente. Un portavoce di Smith ha rifiutato di commentare ad Associated Press l’incontro.
Indagine sui due mesi dopo le elezioni del 2020
L’indagine dell’ufficio di Smith si è concentrata sul periodo di due mesi successivo alle elezioni del novembre 2020, durante il quale Trump si è rifiutato di accettare la sconfitta contro Joe Biden e ha diffuso false notizie sul fatto che la vittoria gli fosse stata rubata. I disordini sono sfociati nella rivolta del 6 gennaio 2021 a Capitol Hill, quando i fedelissimi di Trump hanno fatto violentemente irruzione nell’edificio, attaccando gli agenti di polizia e interrompendo il conteggio dei voti elettorali da parte del Congresso. Più di 1.000 persone sono state accusate di crimini federali legati alla rivolta del Campidoglio.
Trump: “Mia incriminazione distruggerebbe l’America”
“Una incriminazione nei miei confronti non farebbe che distruggere ulteriormente il nostro Paese“. Lo ha scritto sul social network Truth Donald Trump, parlando di un incontro “produttivo” fra i suoi avvocati e i pubblici ministeri del Dipartimento di Giustizia. Secondo Trump durante la riunione non c’è stato nessun accenno a nuova imminente incriminazione, come riportato da alcuni media americani. “Non fidatevi delle Fake News”, ha scritto Trump.
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