A Cartagine l'incontro tra Giorgia Meloni, il premier olandese Mark Rutte, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente tunisino Kais Saied
In Tunisia è stato firmato il Memorandum d’intesa per una partnership strategica e globale fra Unione europea e Tunisia. L’Ue ha diffuso il video della cerimonia di firma, alla quale erano presenti la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il premier dell’Olanda Mark Rutte e il presidente tunisino Kais Saied. Al termine della cerimonia di firma è iniziato l’incontro fra i tre leader europei e Saied, a seguito del quale sono attese dichiarazioni alla stampa. L’incontro si svolge nel palazzo presidenziale tunisino di Cartagine, vicino Tunisi.
Meloni: “Raggiunto obiettivo importante”
Giorgia Meloni, in conferenza stampa, si è detta soddisfatta del risultato raggiunto. “Oggi abbiamo raggiunto un obiettivo molto importante, questo nuovo incontro arriva dopo un grande lavoro diplomatico, portato avanti con passione, pazienza e lungimiranza. Siamo molto soddisfatti di questo Memorandum, un altro passo avanti importante per la creazione di un partenariato con la Tunisia per affrontare in maniera integrata la crisi migratoria e lo sviluppo da entrambe le sponde del Mediterraneo”, ha detto la premier.
Von der Leyen illustra i pilastri del Memorandum: dai migranti all’energia
Il Memorandum d’intesa si fonda su cinque pilastri, che vanno dai migranti all’energia. Li ha illustrati la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, prendendo la parola subito dopo il presidente tunisino Kais Saied nelle dichiarazioni alla stampa. “Abbiamo stabilito con la Tunisia una serie di misure onnicomprensive che ora rapidamente metteremo in pratica”, ha detto von der Leyen. “Il primo pilastro è quello che prevede il contatto fra persone, per esempio con Erasmus+ per gli studenti tunisini. Il secondo pilastro è quello relativo allo sviluppo economico. Il terzo riguarda il commercio. Il quarto l’energia pulita. Il quinto l’immigrazione. Nell’ambito di quest’ultimo punto, l’accordo prevede che “coopereremo nella gestione dei confini nel pieno rispetto del diritto internazionale”.
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