Nuovo affondo di Prigozhin: “L’esercito russo è una bolla d’aria scoppiata”, Ue adotta undicesimo pacchetto di sanzioni
Le prime fasi della controffensiva Ucraina stanno avendo meno successo del previsto, con le forze russe che stanno mostrando più capacità di quanto ipotizzato dalle valutazioni del blocco occidentale. Lo riporta la Cnn citando due funzionari occidentali e un alto funzionario militare statunitense. La controffensiva “non sta soddisfacendo le aspettative su nessuno dei fronti”, ha dichiarato uno degli officiali. Le forze russe avrebbero bloccato l’Ucraina con attacchi missilistici e mine e avrebbero dispiegato la loro potenza aerea in modo più efficace. I funzionari hanno dichiarato che la controffensiva è ancora nelle sue fasi iniziali e che gli Stati Uniti e i loro alleati “rimangono ottimisti” sul fatto che l’Ucraina riuscirà a guadagnare terreno col tempo.
Kiev: “Nostra forza principale non ancora dispiegata”
“La nostra forza principale non è stata ancora dispiegata nei combattimenti. In questo momento stiamo cercando di sondare i punti deboli nelle difese nemiche. Tutto deve ancora accadere”. Lo ha detto nel corso di un’intervista esclusiva al Guardian il colonnello generale ucraino Oleksandr Syrskyi. Parole che arrivano mentre le forze occidentali, in particolare gli Stati Uniti, sembrano esprimere insoddisfazione per l’andamento della controffensiva in Ucraina. “Tutti vogliono ottenere subito una grande vittoria, anche noi – ha spiegato l’ufficiale ucraino – ma dobbiamo essere preparati al fatto che questo risultato possa richiedere tempo. Ci sono molte forze ammassate su entrambi i fronti, tanti mezzi e ostacoli”. Syrskyi ha affermato che non bisogna “sottovalutare il nemico che continua a prevedere le direzioni più pericolose dei nostri movimenti, costruendo difese forti e difficili da penetrare”.
Prigozhin: “Ministero Difesa russo inganna popolo e Putin”
“Il ministero della Difesa sta cercando di ingannare l’opinione pubblica e il presidente e di far girare la storia secondo cui ci sarebbero stati livelli folli di aggressione da parte ucraina e che ci avrebbero attaccato insieme all’intero blocco Nato”. Lo ha detto il capo della milizia Wagner, Yevgeny Prigozhin, in un video di 30 minuti pubblicato sul proprio canale Telgram. Prigozhin mette in dubbio i motivi che hanno spinto la Russia ha lanciare l’invasione dell’Ucraina, ovvero che Kiev avesse intenzione di lanciare un’offensiva nei territori controllati da Mosca nell’Ucraina orientale nel febbraio 2022. “Non è successo niente di straordinario alla vigilia del 24 febbraio“, afferma Prigozhin.
Secondo il capo della milizia Wagner, Yevgeny Prigozhin, la guerra in Ucraina si sarebbe potuta evitare negoziando con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha detto in un lungo video di 30 minuti pubblicato sul proprio canale Telegram, come riporta il Guardian. Prigozhin afferma che “l’operazione speciale è stata avviata per un motivo completamente diverso”, rispetto a quello raccontato dalla leadership russa ai cittadini, ovvero che Kiev avesse intenzione di attaccare i territori nell’Ucraina orientale controllati da Mosca.
Russia attacca aeroporto Khmelnytskyi, Kiev abbatte 13 missili
Questa notte la Russia ha preso di mira l’aeroporto militare nella regione di Khmelnytskyi. Le forze di difesa aerea dell’Ucraina hanno abbattuto tutti i tredici missili da crociera Kh-101/Kh-555 che sono stati lanciati. Lo riporta su Telegram il comando dell’aeronautica delle forze armate ucraine.
Kiev, 21 raid russi e 147 esplosioni in regione Sumy
Ventuno raid sono stati effettuati dalle forze russe nella regione di Sumy durante le ultime 24 ore. Lo riporta il Kyiv Independent che cita l’amministrazione militare regionale di Sumy. Complessivamente sono state registrate oltre 147 esplosioni nel territorio, con le comunità di Krasnopillia, Khotin, Yunakivka, Vorozhba, Shalyhyne, Bilopillia, Myropillia, Nova Sloboda ed Esman prese di mira con mortai, artiglieria, bombe e attacchi aerei. A Shalyhyne un residente ha riportato una ferita da scheggia all’avambraccio.
Kuleba: “Forse tank Usa Abrams impiegati già in questa controffensiva”
I carri armati statunitensi Abrams potrebbero entrare in scena sul campo già in questa controffensiva da parte delle forze armate ucraine. Lo ha annunciato il ministro degli affari esteri ucraino Dmytro Kuleba in una intervista a ‘Suspilne’. “La speranza c’è – ha ammesso – Ma non dobbiamo ragionare solo in base all’attuale controffensiva, questo è quello che sottolineo costantemente quando comunico con i nostri partner: questa controffensiva non va considerata come l’ultima e decisiva”.
Netanyahu: “Armi occidentali anti tank ai nostri confini”
“Ora troviamo ai nostri confini armi occidentali anticarro“. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista al Jerusalem Post. “Temiamo anche che qualsiasi sistema dato all’Ucraina possa essere usato contro di noi, perché potrebbe cadere nelle mani dell’Iran ed essere usato contro di noi”, ha aggiunto Netanyahu, “quindi dobbiamo stare molto attenti”.
Cremlino: “Armi occidentali a confini Israele sono minaccia urgente”
La comparsa di armi occidentali fornite a Kiev vicino ai confini di Israele è una “minaccia molto, molto urgente”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda dei giornalisti, come riporta l’agenzia Tass. “Abbiamo già parlato di questa minaccia e del fatto che le armi occidentali fornite all’Ucraina vengono già vendute da vari gruppi criminali in Europa e così via”, ha aggiunto Peskov, “si tratta di un processo inevitabile”. “Più tali armi vengono fornite all’Ucraina, in un luogo in cui non è possibile garantire la sicurezza, più tutto questo, ovviamente, porta maggiori minacce per la sicurezza regionale e, in un contesto più ampio, globale”, ha sottolineato Peskov.
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