Il presidente ucraino ha rilasciato un'intervista alla Nbc in cui ha sottolineato l'importanza di una vittoria ucraina anche per Washington

Se l’Ucraina perdesse contro la Russia, gli Stati Uniti potrebbero dover scegliere tra l’entrata in guerra con Mosca o il “collasso della Nato“. Ne è convinto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, che in una intervista alla Nbc News spiega: “Se l’Ucraina perdesse, se la Russia occupasse l’Ucraina, la Russia continuerebbe ad andare verso i paesi baltici” iniziando così la guerra “con uno dei paesi della Nato” e a quel punto “gli Stati Uniti dovrebbero scegliere il collasso della Nato o l’entrata in guerra”.

Abbattuti nella notte 2 droni Shahed su Mykolaiv

Nella notte le forze russe hanno lanciato due droni Shahed sull’Ucraina, che sono stati distrutti dalle difese aeree ucraine. È quanto riferisce su Facebook lo Stato Maggiore delle forze armate di Kiev, precisando che i droni sono stati lanciati contro la regione di Mykolaiv. Sempre secondo quanto riferito dallo Stato maggiore di Kiev, nella scorsa giornata le difese ucraine avevano distrutto droni lanciati dai russi di tipo Lancet, Orlan 10, Orlan 30 e Zala, nonché un drone di tipo non specificato.

150 bambini rapiti nel Luhansk e portati in Russia

L’Ucraina accusa i russi di avere rapito 150 bambini nella regione occupata del Luhansk lo scorso 8 giugno e di averli portati in Russia. Secondo il Centro nazionale di resistenza dell’Ucraina, i bambini sono stati portati dal distretto di Starobilsk nel Luhansk a due centri nel distretto di Prikuban della Repubblica russa di Karachay-Cherkess. Il Centro, citando le dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky del 13 maggio scorso, riferisce che complessivamente finora sono 19.393 i bambini trasferiti illegalmente in Russia dai territori occupati dell’Ucraina. Lo scorso 17 marzo la Corte penale internazionale dell’Aia aveva emesso un mandato d’arresto nei confronti del presidente russo Vladimir Putin e della commissaria russa per i diritti per l’infanzia Maria Alekseyevna Lvova-Belova proprio con l’accusa di avere supervisionato il rapimento di bambini ucraini.

Russia: incendio in regione Kursk, forse dopo attacco droni

Un vasto incendio in un magazzino nella regione russa di Kursk potrebbe essersi verificato a causa di un attacco con droni. È quanto riferisce il governatore della regione di Kursk in Russia, Roman Starovoit. “I servizi speciali stanno verificando la versione di un possibile attacco da parte di un drone nemico”, si legge nel post sul suo canale Telegram, di cui riferisce l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, secondo cui a prendere fuoco è stato il magazzino dell’azienda Bel-Pol, uno dei maggiori produttori di coperte e cuscini. Le fiamme hanno interessato 2mila metri quadrati e non ci sono state vittime, precisa Ria Novosti.

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