Montenegro al voto per le elezioni parlamentari anticipate, considerate un test per capire se il piccolo Paese balcanico membro della Nato possa superare le profonde divisioni politiche interne e l’instabilità che hanno ostacolato il suo percorso di adesione all’Unione europea. I circa 542mila elettori chiamati alle urne possono scegliere tra 15 partiti e coalizioni che vanno da gruppi fortemente filo-occidentali a gruppi filo-serbi e filo-russi. I seggi sono aperti oggi dalle 7 alle 20 e i primi risultati non ufficiali sono attesi circa due ore dopo la chiusura delle urne, mentre l’esito ufficiale è atteso per lunedì.
Si tratta delle prime elezioni da oltre 30 anni in Montenegro senza la presenza di Milo Djukanovic, che ha prestato servizio quasi ininterrottamente come primo ministro o presidente del Paese dal 2001. Ad aprile ha perso le elezioni presidenziali e si è ritirato dalla politica. I sondaggi e gli analisti ritengono che il movimento centrista ‘Europe Now’, guidato dall’esperto finanziario Milojko Spajic e dall’attuale presidente Jakov Milatovic, abbia probabilità di ottenere la maggior parte dei voti, ma senza un sostegno sufficiente in Parlamento per formare un nuovo governo da solo.