Quarantaduemila le persone a rischio di inondazione dopo l'esplosione della diga. Nella notte altri bombardamenti su Kherson, un morto
Giorno 468 di guerra in Ucraina. Mentre si fa la conta dei danni dopo la distruzione della diga di Kakhovka, la regione di Kherson nella notte è stata bombardata per 70 volte dall’esercito russo con mortai, artiglieria, missili e aerei. A rivelarlo è stato il governatore ucraino locale Oleksandr Prokudin tramite il suo profilo Telegram, precisando che 29 attacchi erano diretti sulla città di Kherson. Il bilancio è di una persona morta e una ferita.
Dopo crollo diga, inondazioni anche a Mykolaiv
L’alluvione causata dal crollo della diga di Nova Kakhovka ha danneggiato alcuni ponti anche nella regione di Mykolaiv. Lo ha affermato alla Cnn il capo dell’amministrazione militare locale Ivan Kukhta spiegando che un ponte nel villaggio di Yelyzavetivka è stato distrutto e un altro nel villaggio di Halahanivka è stato completamente allagato. Kukhta ha aggiunto che le autorità stanno evacuando i residenti da un certo numero di abitazioni nel villaggio di Snihurivka.
Zelensky: “Chiazza di petrolio verso mar Nero”
A causa dell’esplosione della diga di Nova Kakhovka si sarebbe formata una ‘marea nera’ di almeno 150 tonnellate di petrolio che la corrente starebbe portando verso il Mar Nero. È quanto affermato dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in una nota sul sito web della presidenza ucraina. “Non possiamo ancora prevedere quanti prodotti chimici, fertilizzanti e prodotti petroliferi immagazzinati nelle aree allagate finiranno nei fiumi e nel mare”, ha aggiunto.
Zelensky: “Terroristi russi non aiutano chi è colpito da inondazione”
“I terroristi russi hanno dimostrato ancora una volta di essere una minaccia per tutto ciò che vive. La distruzione di uno dei più grandi bacini idrici dell’Ucraina è assolutamente deliberata”. Lo ha scritto su twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky allegando delle foto dell’alluvione e delle persone costrette a lasciare le loro case. “I nostri servizi di emergenza sono al lavoro per aiutare le persone – ha aggiunto – ma possiamo farlo solo sul territorio controllato dall’Ucraina. Nella parte occupata dalla Russia non cercano nemmeno di aiutare le persone e questo dimostra ancora una volta il cinismo con cui la Russia tratta le persone di cui ha catturato la terra”.
Zelensky: “Priorità acqua potabile in zone inondate”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto una riunione sulla situazione dopo la distruzione della diga di Nova Kakhovka. Le priorità – ha spiegato su Telegram – sono “l’evacuazione delle persone, la fornitura urgente di acqua potabile e la valutazione delle perdite e dei danni ambientali. Il ministro Klymenko, il nuovo capo del quartier generale della risposta alle emergenze, ha presentato un rapporto in merito”.
Kiev: 42mila persone a rischio
Sono “circa 42mila” le persone a rischio di inondazione su entrambe le sponde del fiume Dnipro dopo la distruzione della diga di Nova Kakhovka. Lo hanno detto funzionari ucraini citati dal Guardian. Il picco delle acque alluvionali è previsto per oggi. La previsione è arrivata dopo che il capo degli aiuti delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha dichiarato martedì notte al consiglio di sicurezza che la rottura della diga “avrà conseguenze gravi e di vasta portata per migliaia di persone nell’Ucraina meridionale”.
Mosca: 2.700 case allagate
La distruzione della diga di Nova Kakhovka ha portato all’allagamento di circa 2.700 abitazioni in 15 insediamenti della regione di Kherson. Lo hanno riferito alla Tass i servizi di emergenza russi. In totale nella zona – secondo quanto viene riportato – vivevano 22mila persone di cui 1.300 sono state evacuate. Secondo il capo filorusso dell’amministrazione locale, Vladimir Leontiev, il villaggio di Korsunka sulla riva sinistra del Dnepr è stato completamente sommerso.
Filorussi: sette dispersi dopo esplosione diga
Sette persone risultano disperse dopo l’esplosione della diga di Nova Kakhovka e l’allagamento delle zone circostanti. Lo ha detto il capo dell’amministrazione cittadina filorussa, Vladimir Leontyev. Lo riporta Ria Novosti. “Stiamo cercando informazioni sui dispersi, c’erano dei pastori in quella zona, sappiamo per certo di almeno sette persone”, ha aggiunto. Secondo Leontiev, il livello dell’acqua nella zona è ancora “molto significativo”.
Unicef: migliaia di bambini in fuga da distruzione
“La distruzione della diga di Kakhovka è un altro colpo per il benessere dei bambini dell’Ucraina. I danni e le conseguenti inondazioni hanno costretto migliaia di bambini a fuggire dalle loro case e a non avere accesso all’acqua potabile e all’energia elettrica. I team dell’UNICEF stanno rispondendo, fornendo forniture essenziali di acqua e servizi igienici, e hanno allestito gli Spilno Child Spots (spazi protetti) nei luoghi di transito per fornire ai bambini cure e sostegno. Le regole della guerra sono chiare. I bambini e i servizi e le infrastrutture essenziali devono essere protetti in ogni momento”. Lo ha dichiarato il Direttore generale dell’UNICEF Catherine Russell. Presso la stazione di Mykolaiv, i team mobili dell’UNICEF stanno aiutando le persone evacuate dalla regione di Kherson in seguito all’attacco ieri alla diga di Kakhovka – alcune delle circa 16.000 persone colpite. L’UNICEF sta fornendo supporto medico e psicosociale, acqua sicura, kit igienici e kit per bambini. Verrà inoltre fornito un sostegno in denaro alle famiglie con bambini nei distretti.
Filorussi Nova Kakhovka: livello acqua in città inizia a calare
Il livello dell’acqua nelle strade della città di Nova Kakhovka ha iniziato a diminuire. Lo riporta Ria Novosti citando l’amministrazione filorussa locale. Secondo il canale Telegram dell’amministrazione distrettuale dopo l’esplosione della diga – che secondo Mosca è imputabile alle forze armate di Kiev – il livello dell’acqua era salito di quasi 11 metri. L’abbassamento del livello dell’acqua nella notte è stato di circa 35 centimetri, viene riportato.
Filorussi Kherson: crollo è situazione a noi favorevole
“La situazione tattica e operativa dopo la distruzione della diga di Nova Kakhovka si è sviluppata in maniera favorevole alle forze russe“. Lo ha spiegato Vladimir Saldo, governatore filorusso ad interim della regione di Kherson. Lo riporta la Tass. Saldo ha aggiunto che “distruggendo la diga Kiev ha voluto distogliere l’attenzione dalle pesanti perdite subite nella zona di combattimento ma questa catastrofe non darà alcun vantaggio alle truppe ucraine dal punto di vista tattico. Non potranno fare nulla”.
Tajani: “Da distruzione diga escalation del conflitto”
La distruzione della diga di Nova Kakhovka “cambia il conflitto” in Ucraina “perché non c’era mai stato un attacco contro un’infrastruttura che porta danni enormi alla popolazione sia nella parte occupata dai russi che in quella ancora in mano ucraina. È un involuzione, un’escalation e vedremo quali saranno le conseguenze soprattutto sulle povere persone che verranno sfollate dalle aree ormai allagate”. Lo ho ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso di un’intervista a Rtl 102.5. Tajani ha ribadito che occorre puntare su “una pace giusta” con i russi che devono ritirare le proprie truppe dall’Ucraina.
Cina: “Profondamente preoccupati per danni”
La Cina, tramite il suo ambasciatore alle Nazioni Unite, Zhang Jun, ha espresso la sua “profonda preoccupazione per la distruzione della diga presso la centrale idroelettrica di Nova Kakhovka”. Lo riportano i media cinesi. “Siamo profondamente preoccupati per le conseguenze umanitarie, economiche ed ecologiche che ne derivano – ha dichiarato – chiediamo a tutte le parti in conflitto di rispettare il diritto internazionale umanitario e di fare tutto il possibile per proteggere i civili”.
Intelligence Uk: probabili nuovi crolli e allagamenti
“È probabile che la struttura della diga di Nova Kakhovka si deteriori ulteriormente nei prossimi giorni, causando ulteriori allagamenti“. È l’analisi effettuata dall’intelligence del Regno Unito. Quanto alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, che si trova a 120km dalla diga, è “altamente improbabile” che debba affrontare ulteriori problemi di sicurezza immediati a causa del calo del livello dell’acqua nel bacino idrico.
Cnn: diga danneggiata pochi giorni prima del crollo
La diga di Nova Kakhovka sul fiume Dnepr in Ucraina era stata danneggiata pochi giorni prima del suo cedimento strutturale. È l’analisi effettuata dalla Cnn consultando immagini satellitari dove si vede che il ponte stradale che attraversa la struttura era intatto fino al 28 maggio mentre alcune immagini scattate il 5 giugno mostrano una sezione mancante. L’analisi delle immagini a bassa risoluzione – continua l’emittente americana – fa supporre che il danno sia avvenuto tra l’1 e il 2 giugno. La Cnn conclude spiegando di non poter verificare in modo indipendente se il danno al ponte stradale abbia avuto un ruolo nel crollo della diga o se sia stato distrutto in un attacco deliberato da una delle parti in conflitto.
Cnn: Usa inclini a ritenere Russia responsabile del crollo
Gli Stati Uniti stanno ancora esaminando i fatti che hanno portato alla distruzione della diga di Nova Kakhovka per accertarne le responsabilità ma tanto Washington quanto i vari servizi di intelligence occidentali “sono propensi a pensare che la Russia ne sia il colpevole“. Lo riporta la Cnn citando fonti informate. Mosca e Kiev si rinfacciano da ieri accuse in merito addossandosi l’una con l’altra la responsabilità.
Nyt: crollo causato da esplosione all’interno
Il New York Times, dopo aver consultato diversi esperti, è giunto alla conclusione che un’esplosione dall’interno sia la causa più probabile della distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka. Secondo gli esperti la distruzione della diga avrebbe potuto essere causata solo da una grande quantità di esplosivo e un “colpo diretto” esterno di una bomba o di un missile non avrebbe potuto creare un simile danno. “La quantità di esplosivo che una testata può trasportare è limitata”, ha osservato Nick Glumack, professore di ingegneria ed esperto di esplosivi presso l’Università dell’Illinois. Come ricorda il quotidiano americano, i residenti hanno riferito sui social di aver sentito una potente esplosione intorno alle 2.50 ora locale.
Kiev: soldati russi travolti da acque diga
Molti soldati russi sono stati travolti dall’acqua dopo il crollo della diga di Nova Kakovka, alcuni di loro sono rimasti uccisi, altri feriti. È il racconto fatto alla Cnn dal capitano delle forze armate ucraine Andrei Pidlisnyi. “Nessuno dalla parte russa è riuscito a scappare. Tutti i reggimenti che avevano da quel lato sono stati rimasti inondati”, ha dichiarato. Pidlisnyi ha spiegato che “la conformazione del terreno attorno al fiume ha fatto sì che l’esercito russo, situato sulla sponda orientale, abbia subito gravi perdite a causa della breccia nella diga”.
Isw: verosimile che russi abbiano fatto saltare la diga
Pur specificando di non poter effettuare una “valutazione definitiva sulle responsabilità dell’incidente”, il think tank americano Institute for the Study of War ritiene che “l’equilibrio tra prove, ragionamento e retorica” suggerisca che le forze armate russe abbiano “deliberatamente” danneggiato la diga di Nova Kakhovka. Secondo gli esperti infatti Mosca avrebbe un “interesse maggiore e più chiaro ad inondare il basso Dnipro” rispetto a Kiev in quanto allagare il territorio “complica i tentativi di controffensiva ucraina”.
Podolyak contro Elon Musk: “Teorie complottiste su diga”
Il consigliere dell’ufficio di presidenza ucraina Mykhailo Podolyak ha attaccato Elon Musk su Twitter, accusandolo di diffondere contenuti del blog del controverso giornalista americano Tucker Carlson “con la teoria del complotto secondo cui è stata l’Ucraina stessa” a provocare l’esplosione della diga di Kakhovka. “Si tratta della prova di una vera e propria assurdità o del fatto che più assurda è la bugia, più facile è venderla?” si è chiesto Podolyak, taggando Musk nel suo tweet. “La Russia sta minando le paratoie della centrale idroelettrica occupata e facendo saltare in aria la diga di Kakhovka. Decine di villaggi e città finiscono sott’acqua. Gli animali muoiono. La gente si siede sui tetti delle case e chiede aiuto. Un disastro ambientale. Danni devastanti al settore energetico e agricolo ucraino, il rischio di una grave siccità in tre regioni. Eppure alcuni media mondiali si chiedono: ‘Di chi è la colpa? Difficile dirlo’, anche se la verità è ovvia”, ha scritto Podolyak.
Kiev: uccisi oltre 800 soldati russi in 24 ore
Nelle ultime 24 ore le forze armate ucraine hanno ucciso 880 soldati russi portando il totale dall’inizio del conflitto a 212.030 mila. È quanto si legge nell’aggiornamento quotidiano fornito dai militari di Kiev. A questi si aggiungono 3.873 carri armati, 7.560 veicoli corazzati da combattimento, 3.640 sistemi di artiglieria, 352 sistemi di difesa aerea , 314 velivoli, 299 elicotteri, 1.171 missili da crociera e 18 navi.
Medvedev: “Fermare controffensiva e rovesciare regime Kiev”
“Il nemico e il mondo occidentale che lo sostiene sono pronti a tutto pur di cancellare la Federazione Russa dalla faccia della Terra”. Lo ha scritto in un post su Telegram, Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa parlando della controffensiva ucraina. “Pertanto, ora l’importante è concentrarsi sul dare una risposta decente. Il nostro esercito ha un vantaggio significativo nell’aviazione, nelle forze corazzate e nelle armi ad alta precisione Dobbiamo fermare il nemico e poi lanciare un’offensiva”, ha aggiunto Medvedev. “Il nostro obiettivo oggi non è solo liberare le nostre terre e proteggere la nostra gente ma il completo rovesciamento del regime nazista di Kiev“.
Kiev: drone su abitazione in regione Sumy, due morti
Un attacco delle forze armate russe tramite droni ‘Shahed’ sulla regione di Sumy ha causato la morte di due persone e il ferimento di una terza. Lo riporta Ukrainska Pravda citando il servizio stampa dell’ufficio del procuratore della regione di Sumy. Un uomo di 41 anni è morto in una casa, una donna di 60 anni è deceduta in un’altra mentre suo marito è stato ricoverato”, si legge in una nota.
Kiev: russi perdono posizioni vicino a Bakhmut
“Sulla direzione di Bakhmut le forze di difesa continuano ad avanzare sui fianchi. Il nemico perde posizioni vicino Bakhmut”. Lo scrive su Telegram il comandante delle forze di terra dell’esercito ucraino, Alexander Syrsky, postando anche un video che mostra i combattimenti della terza brigata specializzata. Bakhmut resta uno dei fronti più caldi della guerra in Ucraina, nonostante Mosca ne abbia annunciato la conquista un paio di settimane fa.
Kiev: russi potrebbero trasferire bimbi per fermare controffensiva
Con il pretesto della minaccia di intensi bombardamenti, il servizio di sicurezza russo (Fsb) potrebbe trasferire in Crimea i bambini delle regioni occupate in Ucraina e dalle regioni confinanti con la Russia. Lo ha detto il difensore civico ucraino, Dmytro Lubinets. Lo riporta Ukrinform. Secondo Lubinets, i bambini verrebbero collocati in campi estivi e aree ricreative in tutta la penisola della Crimea durante l’estate per “ridurre i rischi dell’attesa controffensiva ucraina in direzione della Crimea” e per “screditare le forze armate e dipingere l’Ucraina come uno ‘stato terrorista’”.
Zelensky: “Deludenti risultati ispezione a rifugi antiaerei”
“I risultati provvisori dell’ispezione dei rifugi antiaerei sfortunatamente sono deludenti“. Lo ha reso noto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky su Telegram dopo una riunione dei vertici di Kiev. La questione dei rifugi era stata un motivo di polemica nei giorni scorsi fra lo stesso Zelensky e il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko. Oleksy Kuleba, vice capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina, aveva spiegato che la situazione era particolarmente critica proprio nella capitale mentre la situazione era migliore nella parte occidentale del Paese.
Parolin: “Idea Papa è missione in due capitali”
Il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, è intanto tornato sulla missione di pace della Santa Sede per il conflitto, affidata al presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi. “Ci vedremo con il cardinale Zuppi al rientro dall’Ucraina. L’idea del Papa è di una missione da compiersi nelle due capitali“, Kiev e Mosca, ha detto Parolin. “La missione del cardinale Zuppi era intesa come un’ulteriore contributo che la Santa Sede può dare alla pace”, ha aggiunto.
Governatore Belgorod: “Oltre 500 attacchi Kiev in 24 ore”
Le forze armate ucraine hanno bombardato la regione russa di Belgorod oltre 500 volte nelle ultime 24 ore. Lo riporta la Tass citando il governatore locale Vyacheslav Gladkov. Ad essere maggiormente colpito è stato ancora una volta il villaggio di Shebekino dove “sono caduti 26 ordigni esplosivi e sono state colpite principalmente le aree residenziali”. Non si registrano vittime fra la popolazione. La città è stata colpita, ha aggiunto Gladkov, dai missili del sistema di lanciarazzi multiplo Grad.
Mosca: Kiev ha fatto saltare conduttura ammoniaca in regione Kharkiv
Un “gruppo di sabotaggio ucraino” ha fatto saltare in aria la conduttura che trasporta ammoniaca dalla città russa di Togliatti ad Odessa. Lo scrive il ministero della Difesa russo. Lo riporta Ria Novosti. Il fatto è accaduto nella regione ucraina di Kharkiv. “Ci sono feriti fra la popolazione civile e l’ammoniaca si è dispersa nell’ambiente” spiegano i militari di Mosca precisando che il personale militare russo non è rimasto coinvolto.
Kiev: passati all’offensiva a Bakhmut
“Nella direzione di Bakhmut le nostre truppe sono passate dalla difesa all’offensiva“. Lo scrive su Telegram la viceministra ucraina della Difesa Hanna Malyar. “Nell’ultimo giorno siamo avanzati dai 200 ai 1.100 metri in varie sezioni della direzione di Bakhmut. Il nemico è passato alla difesa, cercando di mantenere le posizioni occupate. In questo momento il nemico sta ritirando le proprie riserve per difendersi“, prosegue. Secondo Malyar nell’area si trovano ancora alcune unità del gruppo Wagner anche se ai combattimenti partecipano soprattutto le truppe regolari russe.
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