La situazione della sicurezza nucleare presso la centrale è estremamente vulnerabile

È stata ripristinata la linea elettrica che alimenta la centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, e l’impianto è ora alimentato dalla rete ucraina. Lo riferisce l’operatore energetico Ukrenergo. Precedentemente un blackout aveva costretto l’impianto a fare affidamento sui generatori d’emergenza a diesel. “Questa mattina la centrale di Zaporizhzhia ha perso contatto con l’elettricità esterna per la settima volta durante il conflitto, costringendola a fare affidamento su generatori diesel di emergenza per l’energia. La situazione della sicurezza nucleare presso la centrale è estremamente vulnerabile. L’impianto va protetto ora. Questa situazione non può continuare”, aveva scritto stamattina su Twitter il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’agenzia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi.

La centrale nucleare di Zaporizhzhia a Energodar era stata disconnessa dall’alimentazione esterna e l’energia per le proprie esigenze era fornita da generatori diesel. Come riportato da Interfax citando il canale Telegram dei gestori dell’impianto. “Sono in corso di accertamento i motivi del disinserimento della linea”, si leggeva nella nota dove si precisa che il livello di radiazioni presso la centrale era “normale”

Energoatom,: “Danni rete elettrica centrale a causa raid russo” 

La sospensione dell’allacciamento alla rete elettrica esterna della centrale nucleare di Zaporizhzhia è dovuta a un bombardamento effettuato all’alba dalle forze armate russe. Lo spiega su Telegram, la compagnia nazionale per la produzione di energia in Ucraina Energoatom che chiede “l’immediata restituzione” dell’impianto a Kiev come “operatore legale” e “il successivo ripristino della normale modalità operativa oltre al rinnovo della sicurezza nucleare e radioattiva” della centrale. 

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