Evan Gershkovich, all'interno di una gabbia di vetro, rischia fino a 20 anni di carcere. In aula anche l'ambasciatore Lynne Tracy
Il giornalista statunitense Evan Gershkovich, del Wall Street Journal (Wsj), è comparso in tribunale a Mosca, dove la Corte valuterà il ricorso della difesa contro il suo arresto con l’accusa di spionaggio. Il reporter e il governo degli Stati Uniti negano strenuamente le accuse. Giornalisti e sostenitori presenti in tribunale hanno visto per la prima volta dopo settimane il giornalista del Wall Street Journal, che è il primo corrispondente americano dai tempi della Guerra Fredda a essere arrestato in Russia per presunto spionaggio.
In aula anche l’ambasciatrice statunitense Lynne Tracy
Gershkovich, che era all’interno di una gabbia di vetro, è parso calmo. In aula anche l’ambasciatrice statunitense Lynne Tracy. Il Servizio di Sicurezza Federale russo, o Fsb, ha arrestato Gershkovich a Ekaterinburg, la quarta città più grande della Russia, il 29 marzo, accusandolo di aver cercato di ottenere informazioni riservate su una fabbrica di armi russa. Gershkovich, il suo datore di lavoro e il governo degli Stati Uniti negano che sia coinvolto in attività di spionaggio e ne chiedono il rilascio. In caso di condanna, il giornalista rischia fino a 20 anni di carcere.
Ricorso respinto, tribunale conferma arresto
La sentenza del tribunale di primo grado che prevede la custodia cautelare di Gershkovich è confermata e il ricorso della difesa è respinto”. Con queste parole il tribunale di Mosca si è espresso sul ricorso presentato dalla difesa contro l’arresto del reporter americano del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, accusato di spionaggio. Lo riporta l’agenzia Tass. Gershkovich è stato arrestato il 31 marzo scorso a Ekaterinburg, in Russia.
Tracy: “Rilasciare immediatamente il reporter”
L’ambasciatrice degli Stati Uniti in Russia, Lynne Tracy, ha definito le accuse contro il reporter del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, “prive di fondamento” e ha esortato la Russia a “rilasciarlo immediatamente”, dopo che il tribunale di Mosca ha respinto il ricorso contro il suo arresto. Tracy ha anche detto di aver visitato Gershkovich in prigione ieri e che lui rimane forte e gode di buona salute. Lo riporta la Cnn.
Legali offrono cauzione di 613mila dollari
Il tribunale di Mosca ha respinto l’offerta di una cauzione di 613.000 dollari fatta dal team legale del reporter. “Abbiamo suggerito al tribunale di prendere in considerazione la scelta di misure preventive non legate all’isolamento dalla società, compresi gli arresti domiciliari”, ha detto l’avvocata Maria Korchagina, “o il divieto di determinate azioni, o una cauzione per un importo di 50 milioni rubli (613.000 dollari)”. Lo riporta la Cnn. “Dow Jones, il proprietario del WSJ, ha fornito una lettera di garanzia che se Evan viene rilasciato dalla custodia, sono pronti a fornire una cauzione per un importo di 50 milioni di rubli. Ma la nostra richiesta è stata respinta”, ha aggiunto la legale.
Legale: “Pronto a dimostrare sua innocenza”
“Ha un buon spirito combattivo, è pronto a dimostrare la sua innocenza e a difendere la libertà dei media“. Lo ha detto Tatyana Nozhkina, legale del reporter del Wall Street Journal Evan Gershkovich. L’avvocato ha detto che Gershkovich era di buon umore, non aveva problemi di salute, faceva esercizio fisico e leggeva molto, tra cui Guerra e Pace di Leo Tolstoj. “Ha detto che al mattino mangia il porridge e ha scritto a sua madre che sembra la sua infanzia”, ha raccontato Nozhkina, aggiungendo che il giornalista ha ricevuto lettere dai suoi genitori e dai suoi sostenitori, ma finora non gli è stata concessa alcuna telefonata. Gershkovich ha anche detto ai suoi avvocati che sta pensando di scrivere un libro sul suo calvario, una volta libero.
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