Norvegia espelle 15 diplomatici russi: "Facevano lavoro di intelligence". Energoatom: "Mina russa esplosa in centrale Zaporizhzhia"

L’Fsb e il Comitato investigativo della Federazione Russa hanno identificato un complice di Daria Trepova nell’omicidio del blogger militare russo Vladlen Tatarsky. Si tratta di un “membro del gruppo ucraino di sabotaggio e terrorismo, il cittadino ucraino Yuriy Denisov, nato nel 1987″, afferma il servizio stampa dell’Fsb all’agenzia Tass. Sarebbe stato lui a fornire “l’ordigno esplosivo cammuffato da busto in gesso” a Daria Trepova, “tramite un servizio di corriere espresso” e “un intermediario”, riporta la Tass. 

“Omicidio organizzato da servizi speciali Kiev”

“Il Servizio di sicurezza federale russo (Fsb), insieme al Comitato investigativo e alle autorità di polizia, ha stabilito che a organizzare l’attacco terroristico del 2 aprile 2023 a San Pietroburgo, che ha ucciso il corrispondente militare Vladlen Tatarsky e ferito oltre 50 persone, sono stati i servizi speciali ucraini e i loro agenti, anche tra i membri dell’opposizione russa nascosti all’estero”. È quanto afferma il servizio stampa dell’Fsb all’agenzia Tass.

Denysov è arrivato da Kiev attraverso la Lettonia nella regione della capitale nel febbraio 2023 su richiesta dei servizi di sicurezza ucraini, dove ha raccolto informazioni sullo stile di vita e sui luoghi di residenza di Tatarky”. È quanto afferma l’Fsb. E aggiunge: “A tal fine, ha acquistato un’auto e affittato un appartamento vicino al luogo in cui viveva. Dopo l’attacco del 3 aprile, Denisov è volato dalla Russia alla Turchia passando per l’Armenia“. Mosca fa sapere che è stata avviata una procedura per inserire Denysov nella lista dei ricercati internazionali. 

Norvegia espelle 15 diplomatici russi: “Facevano lavoro intelligence”

Il governo della Norvegia ha annunciato l’espulsione dal Paese di 15 diplomatici russi, sospettati di aver raccolto informazioni di intelligence mentre lavoravano presso l’ambasciata russa a Oslo. Secondo quanto riferito dal governo norvegese, le attività dei 15 russi che sono stati dichiarati ‘persona non grata’ sono “incompatibili con il loro status diplomatico”. La ministra degli Esteri norvegese, Anniken Huitfeldt, ha dichiarato che la mossa è “un’importante misura per contrastare e ridurre la portata delle attività di intelligence russe in Norvegia e quindi garantire i nostri interessi nazionali”.

I russi dichiarati persona non grata “devono lasciare la Norvegia entro breve tempo”, ha dichiarato la ministra degli Esteri Huitfeldt. “Non concederemo visti agli agenti dei servizi segreti che chiedono un visto per la Norvegia”, ha aggiunto. La ministra ha sottolineato che Oslo vuole “normali relazioni diplomatiche con la Russia e che i diplomatici russi sono i benvenuti in Norvegia”. Un anno fa la Norvegia ha espulso 3 diplomatici russi identificati come agenti dei servizi segreti. L’anno scorso è stato arrestato anche un uomo che, secondo il servizio di sicurezza della polizia norvegese, avrebbe usato un nome e un’identità falsi pur lavorando per uno dei servizi segreti russi.

Mosca risponderà in modo adeguato all’azione della Norvegia. Così il ministero degli Esteri russo. Lo riportano le agenzie di stampa russe Tass e Ria Novosti.

Energoatom: “Mina russa esplosa in centrale Zaporizhzhia”

“Una mina russa è esplosa vicino alla sala turbine dell’Unità 4 della centrale nucleare di Zaporizhzhia“. Lo afferma Energoatom, la compagnia nucleare ucraina, in un messaggio via Telegram. “Gli occupanti russi continuano a trasformare la centrale nucleare di Zaporizhzhia in una base militare, minando il perimetro intorno all’impianto. E queste azioni non possono non avere conseguenze”, si legge nel messaggio, “i rumori dell’esplosione sono stati uditi dai lavoratori nucleari ucraini che continuano a lavorare nell’impianto. Tuttavia, i russi hanno cercato di ‘calmare’ i lavoratori e di nascondere rapidamente le tracce in modo che gli esperti dell’Aiea non le vedessero“. 

 

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