Una delegazione dell'Arabia Saudita si è recata nella città di Sanaa per trovare una soluzione al conflitto che dura da nove anni
Funzionari sauditi si sono recati nella capitale dello Yemen per colloqui con i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran, nell’ambito degli sforzi internazionali per trovare una soluzione al conflitto che dura da nove anni. La delegazione dell’Arabia Saudita, presieduta dall’ambasciatore del regno in Yemen, Mohammed bin Saeed Al-Jaber, ha incontrato Mahdi al-Mashat, capo del Consiglio politico supremo degli Houthi, che gestisce le aree controllate dai ribelli in Yemen. L’Arabia Saudita non ha rilasciato alcun commento immediato sul viaggio, il secondo di questo tipo nel 2023, secondo un funzionario saudita che ha parlato a condizione di anonimato perché non autorizzato ad informare i giornalisti. I colloqui a Sanaa fanno parte degli sforzi internazionali guidati dall’Oman per risolvere il conflitto in Yemen, iniziato nel 2014. Gli Houthi si sono impadroniti di Sanaa e di gran parte del nord del Paese, spodestando il governo riconosciuto a livello internazionale che è fuggito a sud e poi in esilio in Arabia Saudita. La mossa degli Houthi ha spinto la coalizione a guida saudita a intervenire mesi dopo nel tentativo di riportare al potere il governo riconosciuto a livello internazionale. Negli ultimi anni il conflitto si è trasformato in una guerra regionale per procura tra Arabia Saudita e Iran. Il mese scorso l’Arabia Saudita e gli Houthi hanno raggiunto una bozza di accordo per ripristinare il cessate il fuoco scaduto a ottobre. Secondo i funzionari sauditi e yemeniti, l’accordo è destinato ad aprire un ritorno ai colloqui politici in Yemen.
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