Il manager 40enne è evaso rompendo il braccialetto elettronico dopo l'ok all'estradizione negli Usa

È tornato in Russia il manager Artem Uss, fuggito in modo rocambolesco dagli arresti domiciliari a Milano. Uss era stato arrestato con un mandato di cattura emesso dagli Stati Uniti per aver violato le sanzioni occidentali. L’uomo, 40 anni, figlio del governatore della vasta regione russa di Krasnoyarsk, nella Siberia orientale, è stato arrestato in Italia a ottobre e ha detto di essere fuggito perché i tribunali italiani avrebbero ceduto alle pressioni americane per estradarlo. Gli Stati Uniti avevano infatti chiesto l’estradizione di Uss con l’accusa di contrabbando di tecnologie occidentali in violazione delle sanzioni occidentali e di riciclaggio di denaro. I media russi riportano che Uss si è presentato volontariamente al dipartimento investigativo del ministero dell’Interno russo a Mosca.

Evaso dopo l’ok all’estradizione

L’imprenditore era evaso dai domiciliari il 22 marzo scorso, dopo l’ok della Corte d’Appello del capoluogo lombardo all’estradizione negli Stati Uniti. Uss è fuggito dopo aver manomesso il braccialetto elettronico, che successivamente non è stato trovato in casa dalle forze dell’ordine. L’appartamento del russo, in via Cascina Vione a Basiglio, era chiuso a chiave e con la televisione accesa ad alto volume. La procura milanese ha aperto un fascicolo sulla sua evasione alla ricerca dell’auto con cui ha effettuato la fuga e di eventuali fiancheggiatori

Uss era stato arrestato all’aeroporto di Milano Malpensa lo scorso 17 ottobre 2022 su mandato d’arresto internazionale emesso dal Dipartimento di Giustizia statunitense, e sottoposto agli arresti domiciliari a dicembre modificando la misura della custodia cautelare in carcere in un’abitazione acquistata dalla moglie. La stessa aveva fatto sapere ai giudici di Milano di doversi assentare dall’Italia dal 13 marzo per circa un mese. 

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