Nona giornata di mobilitazione, corteo a Parigi: la polizia usa anche i lacrimogeni

Nona giornata di mobilitazione nazionale in Francia contro la riforma delle pensioni. Quelle di oggi sono state per i sindacati francesi le prime manifestazioni massicce da quando il presidente Emmanuel Macron ha infiammato la rabbia dell’opinione pubblica facendo passare in Parlamento l’innalzamento dell’età pensionabile senza un voto, applicando l’articolo 49.3 della Costituzione. A Parigi il corteo di oggi è partito da Place de la Bastille e si è concluso a l’Opéra. Dopo i duri scontri tra manifestanti e polizia, il bilancio è stato di 123 agenti feriti e 172 persone fermate in tutta la Francia. 

Nell’intervista tv rilasciata ieri, all’indomani dell’adozione della riforma, conseguenza del fatto che lunedì il governo è sopravvissuto alle votazioni su due mozioni di sfiducia per una manciata di voti, Macron ha detto che vuole che il testo venga attuato entro fine anno.

Il testo della riforma deve passare ora al vaglio del Consiglio costituzionale francese prima di poter essere promulgato. Il 45enne presidente centrista, al suo secondo e ultimo mandato, ha ripetutamente affermato di essere convinto che il sistema pensionistico francese debba essere modificato perché sia economicamente sostenibile. Gli oppositori propongono altre soluzioni, tra cui tasse più alte sui ricchi o sulle aziende, che secondo Macron danneggerebbero l’economia.

Bloccata autostrada verso aeroporto di Roissy

Manifestanti del sindacato Cgt dell’aeroporto di Roissy, nella regione di Parigi, hanno bloccato l’autostrada che conduce ai terminal dello scalo francese, in protesta contro la discussa riforma. Si sono creati ingorghi attorno all’aeroporto. Alcuni viaggiatori, per cercare di raggiungere in tempo lo scalo, si sono incamminati lungo l’autostrada e tra le macchine in coda per chilometri.

Gas lacrimogeni contro i manifestanti

A Parigi alcuni agenti hanno usato gas lacrimogeni all’altezza di Place de la République dopo essere stati aggrediti nel corso della manifestazione contro la riforma delle pensioni. Circa 2mila i controlli effettuati prima del corteo per cercare di individuare eventuali problemi che avrebbero potuto creare dei problemi durante la marcia e che ci sono stati 5 fermi.

123 poliziotti feriti, 172 fermi

Il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha annunciato che 123 poliziotti e gendarmi sono rimasti feriti a margine delle manifestazioni contro la riforma delle pensioni. Il bilancio delle persone fermate, ha aggiunto, al momento è di 172. A Parigi i fermati sono 77. 

Borne: “Manifestare è diritto ma violenza è inaccettabile”

 “Manifestare e dare voce al proprio disaccordo è un diritto. La violenza e il degrado a cui abbiamo assistito oggi sono inaccettabili. Tutta la mia gratitudine alla polizia e alle forze di soccorso mobilitate”. Lo ha scritto su Twitter la premier francese Elisabeth Borne.

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