Il velivolo di Mosca è stato individuato da alcuni jet tedeschi e britannici. Alta tensione con Washington dopo l'incidente con un drone americano

Resta alta la tensione tra la Russia e i Paesi Occidentali. I jet Royal Air Force del Regno Unito e gli aerei da combattimento tedeschi hanno intercettato aereo russo che sorvolava lo spazio aereo estone. Lo riferisce la Bbc. L’intercettazione in sé era di routine, ma è la prima volta che un’operazione del genere viene eseguita insieme dai due Paesi. “Questo dispiegamento congiunto di Regno Unito e Germania nei Paesi baltici”, ha commentato il ministro britannico delle Forze armate, “dimostra chiaramente la nostra determinazione collettiva a sfidare qualsiasi potenziale minaccia ai confini della Nato, dimostrando al contempo la nostra forza combinata”. 

L’incidente sul Mar Nero

Nella giornata di martedì, un jet russo ha costretto un drone MQ-9 Reaper dell’aeronautica Usa ad un atterraggio forzato, dopo averne danneggiato l’elica. L’incidente, secondo quanto riferiscono fonti militari Usa citate dalla Cnn, è avvenuto sulle acque internazionali del Mar Nero ed ha visto coinvolti due caccia SU-27 russi.

Uno dei due jet ha scaricato del carburante davanti al drone, mentre l’altro ne ha danneggiato l’elica, montata sulla parte posteriore del velivolo, costringendo gli operatori a far scendere il drone in acqua. 

Il drone americano caduto sul mar Nero, dopo quella che secondo la Casa Bianca è stata una collisione con un caccia russo nello spazio aereo internazionale, si stava dirigendo “verso il confine della Federazione Russa con i transponder spenti”. È la ricostruzione del ministero della Difesa di Mosca citata dalle agenzie russe. Per questo motivo – viene spiegato – “le forze di difesa aere si sono alzate in volo per identificare l’intruso sul Mar Nero”. 

Mosca: “Stop voli droni Usa vicino a confini Russia”

Mosca si aspetta che dopo l’incidente del drone americano caduto nel Mar Nero i droni degli Stati Uniti “smettano di volare vicino ai confini russi”. Lo ha affermato l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, come riporta Ria Novosti. 

Amb. Russia a Washington: “Attività inaccettabili di droni Usa”

“L’attività inaccettabile delle forze armate statunitensi nelle immediate vicinanze dei nostri confini è motivo di preoccupazione”. Lo ha affermato l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, in un commento diffuso dall’ambasciata in relazione all’incidente del drone americano nel Mar Nero. Lo riporta l’agenzia Tass. “Siamo ben consapevoli dello scopo per cui vengono utilizzati tali veicoli da ricognizione e attacco senza pilota”, ha aggiunto Antonov, “la risposta è ovvia: stanno raccogliendo informazioni di intelligence, che vengono successivamente utilizzate dal regime di Kiev per colpire le nostre forze armate e il nostro territorio”. 

Kiev: “Con incidente drone Putin vuole allargare zona conflitto”

“L’incidente con il drone statunitense MQ-9 Reaper, provocato dalla Russia nel Mar Nero, è un segnale che Putin è pronto ad allargare la zona di conflitto ad altre parti”. Lo scrive su Twitter Oleksij Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina. Lo scopo di questa tattica “è un costante aumento della posta in gioco di fronte a una perdita strategica, nella speranza di cambiare le circostanze”, si legge nel tweet. 

Usa: “Drone potrebbe non venir mai recuperato da Mar Nero”

Il drone statunitense MQ-9 caduto nel Mar Nero “non è stato recuperato” e “non è sicuro che riusciremo a recuperarlo”. Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, John Kirby, in un’intervista alla Cnn. Il drone, secondo Kirby, è caduto in “acque molto molto profonde” e “stiamo ancora valutando se ci possa essere qualche tipo di sforzo di recupero”. “Abbiamo fatto del nostro meglio per ridurre al minimo qualsiasi valore di intelligence che potrebbe derivare da qualcun altro che mette le mani su quel drone”, ha aggiunto Kirby.

Capo Wagner: “Preso villaggio, Bakhmut sempre più accerchiata”

Il gruppo Wagner ha preso il controllo dell’insediamento di Zaliznyanskoye e “i distaccamenti d’assalto stanno espandendo l’accerchiamento di Bakhmut”. Lo afferma il fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, in un messaggio pubblicato sul canale Telegram della milizia. Lo riporta l’agenzia Tass.

Russia pronta a reclutare 400mila nuovi soldati 

Il primo aprile il ministero della Difesa russo inizierà un nuovo reclutamento di soldati a contratto. I piani, resi noti da diversi media regionali russi, parlano di inserire nell’esercito di Mosca 400mila reclute. Lo afferma il sito russo di Radio Liberty. 

Cremlino, nuova ondata di mobilitazione non è in discussione 

Una nuova ondata di mobilitazione non è attualmente in discussione. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta l’agenzia Tass. Quella di consegnare convocazioni ai cittadini “è una pratica comune. Tutti i dati devono essere chiariti e aggiornati e per questo si lavora costantemente”, ha precisato Peskov. 

Putin: “Economia Russia risponde bene a sanzioni”

“Come ho già notato, negli ultimi anni è stata scatenata una vera e propria aggressione sanzionatoria contro il nostro Paese. Ma l’economia russa, le imprese domestiche e gli imprenditori rispondono adeguatamente a tutte queste sfide”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo a una riunione allargata del consiglio dell’ufficio del procuratore generale della Federazione russa, come riporta Tass. Secondo Putin, è importante che i pubblici ministeri, nell’ambito delle loro competenze, aiutino a eliminare le eccessive barriere amministrative. 

Nove Paesi pronti a inviare 150 Leopard a Kiev

“Continua a crescere la coalizione di Paesi che stanno donando carri armati Leopard all’Ucraina. E nove Paesi si sono ora impegnati a fornire più di 150 carri armati Leopard”. Lo ha detto il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloy Austin, in occasione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina (formato Rammstein), in videoconferenza. Lo riferisce in una nota il Pentagono. 

Allerta aerea su tutto il Paese

Su tutte le regioni delll’Ucraina è scattato l’allarme aereo dopo che il velivolo da guerra Mig-31k russo è decollato dalla Bielorussia. Lo riporta il gruppo di monitoraggio Belarusian Gayun, come riporta Unian.

Michel: “Lavoriamo a proposta estone per fornire munizioni”

“Rafforzare la nostra difesa europea significa sviluppare le nostre capacità industriali è urgentemente necessario per sostenere l’Ucraina. L’Ucraina ha bisogno di munizioni per difendersi. Ed è per questo che stiamo lavorando alla proposta della prima ministra estone, Kaja Kallas, per supportare la fornitura delle consegne ai nostri amici ucraini”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo nel dibattito sulle conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 9 febbraio e la preparazione del Consiglio europeo del 23-24 marzo. 

Michel: “Vogliamo de-escalation, ma da Mosca nessun segnale”

“Vorremmo assistere a una de-escalation. Vorremmo vedere un’escalation verso la pace ma la Russia non ha smesso di intensificare la guerra. Basterebbe una sola decisione. Solo una decisione di ritirare le sue truppe dietro i confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina. Sfortunatamente, non vediamo alcun segnale per il Cremlino in questa direzione”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo nel dibattito sulle conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 9 febbraio e la preparazione del Consiglio europeo del 23-24 marzo.”Nonostante questo, continuiamo a combattere una battaglia per la pace, la battaglia diplomatica, sosteniamo la formula di pace giusta proposta dal presidente Zelensky che si basa sulla Carta delle Nazioni Unite”, ha aggiunto. 

Papa: “Rispetto per luoghi religiosi”

“Penso alle suore ortodosse di Kiev. Chiedo alle parti in guerra di rispettare i luoghi religiosi. Le suore consacrate, le persone consacrate di qualsiasi confessione sono sostegno al popolo di Dio”. Così Papa Francesco chiudendo la consueta udienza del mercoledì in Piazza San Pietro.

Tajani: “Fare di tutto per evitare scontro diretto Nato-Russia”

“Bisogna fare di tutto per evitare che ci sia scontro diretto anche se isolato tra Paesi Nato e Russia”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ospite a SkyTg24, commentando l’incidente del drone americano caduto nel Mar Nero. Da entrambe le parti Tajani nota “segnali di fermezza”, ma anche il “tentativo di non trasformare questa vicenda in un casus belli”. “Serve prudenza da parte di coloro che sono impegnati ai confini della Nato”, ha aggiunto Tajani, “ma anche prudenza da parte dei militari e piloti russi”.

Filorussi: “Alcuni soldati Kiev tentano ritirata da Bakhmut”

Unità ucraina sparse stanno tentando di ritirarsi da Bakhmut. Lo ha affermato il consigliere del capo dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Jan Gagin, al canale televisivo Rossiya 24, come riporta Ria Novosti. “Periodicamente, alcune unità sparse dell’esercito ucraino cercano di ritirarsi da Bakhmut. Poiché le strade sono controllate, cercano di ritirarsi per strade di campagna o campi, attraverso aree boschive”, ha detto Gagin. A causa del disgelo primaverile, i mezzi non sempre riescono a passare attraverso il fango e l’esercito ucraino deve ritirarsi a piedi, ha aggiunto Gagi, per questo subiscono gravi perdite e le loro attrezzature diventano un bersaglio facile.

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