Si trovava sotto le macerie di un edificio di 5 piani nella città di Islahiye, nella provincia turca di Gaziantep. Le vittime del sisma sono oltre 36mila

È salito a oltre 36mila morti il bilancio delle vittime del terremoto che quasi una settimana fa ha colpito la Turchia e la Siria. Il bilancio in Turchia ha raggiunto i 31.643 morti, secondo i dati forniti dal Centro di coordinamento delle emergenze turco Sakom. In Siria i morti sono 4.574, di cui più di 3.160 sono stati registrati nelle aree nord-occidentali, considerate ribelli, e 1.414 nelle aree sotto il controllo del governo di Assad. Lo riporta l’agenzia di stampa statale Sana.

 

Una donna di 40 anni è stata estratta viva a Islahiye, nella provincia turca di Gaziantep, dopo 170 ore sotto le macerie di un edificio di 5 piani a seguito del devastante terremoto che una settimana fa, lunedì 6 febbraio, ha colpito il sud della Turchia e il nord della Siria.

La donna, Sibel Kaya, è stata soccorsa da una squadra mista nella quale c’erano anche membri della squadra di salvataggio delle miniere di carbone della Turchia. Precedentemente anche una donna di 60 anni, Erengul Onder, era stata estratta dalle macerie nella città di Besni, nella provincia di Adiyaman, da squadre della città occidentale di Manisa.

“Abbiamo ricevuto la notizia di un miracolo da Besni che ci ha aiutato a placare un po’ il fuoco che brucia nei nostri cuori“, ha scritto su Twitter il sindaco di Manisa, Cengiz Ergun. Secondo gli esperti a questo punto le probabilità di trovare ancora persone vive sotto le macerie sono “ora molto, molto ristrette“. 

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