Si cercano i sopravvissuti dopo il raid russo contro un condominio di nove piani. Bilancio al momento di 40 vittime, tra cui tre bambini

A Dnipro, una città di 1 milione di abitanti nell’Ucraina centrale, si scava ancora nel tentativo di trovare sopravvissuti dopo l’attacco missilistico russo che sabato ha colpito e sventrato un condominio di 9 piani, dove vivevano circa 1.700 persone. Il bilancio è al momento di 40 morti, tra cui 3 bambini, ha comunicato il governatore della regione. Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito di 75 feriti, tra cui 15 bambini e 39 persone salvate, fra cui 6 bambini.  Al momento circa 35 persone risultano ancora disperse. La dinamica dell’operazione speciale in Ucraina è positiva e “tutto si sta sviluppando nella cornice dei piani del ministero della Difesa e dello Stato maggiore”, ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un’intervista alla tv Rossiya 1.

 

Quella che si è abbattuta sabato sull’Ucraina è stata una pioggia di missili da parte della Russia, come non succedeva dal 1° gennaio: secondo il generale Valeriy Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate ucraine, la Russia ha lanciato 33 missili da crociera, 21 dei quali sono stati abbattuti. Gli attacchi hanno preso di mira anche la capitale Kiev, e oltre che la città nordorientale di Kharkiv, ponendo fine a una pausa di 2 settimane negli attacchi di Mosca alle infrastrutture elettriche e ai centri urbani dell’Ucraina. Oggi il ministero russo della Difesa ha riconosciuto gli attacchi ma non ha citato il condominio di Dnipro: “Il 14 gennaio 2023 è stato effettuato un attacco missilistico contro il sistema di comando e controllo militare dell’Ucraina e contro le relative strutture energetiche. Tutte le strutture designate sono state colpite. Lo scopo dell’attacco è stato raggiunto”, ha dichiarato il ministero.

 

“Le operazioni di ricerca e salvataggio e lo smantellamento degli elementi strutturali pericolosi continuano. 24 ore su 24. Continuiamo a lottare per ogni vita“, ha dichiarato Zelensky. Le ricerche sono andate avanti anche nella notte fredda, con alcuni residenti che segnalavano la propria richiesta d’aiuto con le luci dei telefoni cellulari. Sul luogo dell’attacco diversi abitanti di Dnipro hanno raggiunto i soccorritori, alcuni per aiutare a rimuovere le macerie, altri per portare cibo e vestiti caldi per chi ha perso la casa. “È chiaramente terrorismo e tutto questo è semplicemente disumano”, ha dichiarato uno dei residenti.

 

 

Secondo il conteggio di Associated Press che emerge dal progetto Frontline War Crimes Watch, si tratta del maggior numero di civili uccisi in un solo luogo dall’attacco del 30 settembre nella regione ucraina di Zaporizhzhia. La Russia “attacca deliberatamente i civili in tutta l’Ucraina” e “uccide deliberatamente in massa gli ucraini”, ha accusato su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere dell’ufficio di Zelensky. Intanto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista rilasciata alla testata tedesca Handelsblatt in vista della riunione degli alleati presso la base statunitense di Ramstein, ha chiesto più armi pesanti per Kiev nel prossimo futuro. “I recenti impegni per le attrezzature belliche pesanti sono importanti e mi aspetto di vederne altri nel prossimo futuro”, ha detto Jens Stoltenberg.

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