La prima cittadina della capitale, Franziska Giffey: "Nessuno dei 1.500 pesci ha potuto essere salvato"
L’esplosione del maxi acquario nell’hotel Radisson Blu di Berlino avrebbe potuto causare danni ancora più gravi secondo la sindaca della capitale tedesca, Franziska Giffey. “Se fosse scoppiato anche solo un’ora dopo, con più persone nell’hotel e nell’area circostante, avremmo avuto danni umani terribili“, ha detto Giffey, per la quale lo scoppio ha scatenato “un vero e proprio tsunami“.
La sindaca ha inoltre aggiunto che “purtroppo nessuno dei 1.500 pesci ha potuto essere salvato“. Tra le 80 specie che l’acquario da 14 metri ospitava c’erano il pesce azzurro e il pesce pagliaccio, due specie colorate conosciute nel popolare film d’animazione ‘Alla ricerca di Nemo’. Sono in corso invece gli sforzi per salvare altri 400-500 pesci più piccoli ospitati negli acquari sotto la hall dell’hotel. Senza elettricità, le loro vasche non ricevevano l’ossigeno necessario per sopravvivere, hanno riferito le autorità. “Ora si tratta di evacuarli rapidamente“, ha dichiarato all’agenzia di stampa tedesca Dpa Almut Neumann, responsabile comunale per le questioni ambientali per il distretto Mitte di Berlino. Diverse organizzazioni, tra cui lo Zoo di Berlino, si sono offerte di accogliere i pesci sopravvissuti. Il gruppo animalista Peta ha scritto su Twitter che l’acquario è diventato una “trappola mortale” per i pesci ospitati. “Questa tragedia causata dall’uomo dimostra che gli acquari non sono un luogo sicuro per i pesci e le altre forme di vita marina”, ha scritto.
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