"L'interscambio bilaterale è aumentato organicamente del 30%, facendo del Marocco il terzo mercato di destinazione delle esportazioni italiane in Africa", ha dichiarato Armando Barucco
Crescono gli scambi commerciali tra Italia e Marocco. Come ha dichiarato l’Ambasciatore italiano a Rabat, Armando Barucco, in un’intervista a ma.laPresse.it, il Marocco è diventato il terzo mercato di destinazione per le esportazioni italiane in Africa. “Tra gennaio e agosto 2022, il commercio bilaterale è aumentato organicamente del 30%, dopo un ulteriore incremento del 27% nel 2021″, ha dichiarato il diplomatico italiano, aggiungendo che ogni anno stabilisce un nuovo record negli scambi commerciali. “Si tratta di una crescita in tutti i settori di interesse: macchinari, tessile, auto e mezzi di trasporto, agricoltura, petrolchimica, per citare i principali”, ha detto.
Barucco ha sottolineato che Italia e Marocco sono Paesi amici, uniti da una comune tradizione mediterranea e da una rete sempre più estesa di relazioni e interessi condivisi. E ha proseguito evidenziando i fattori essenziali per comprendere questa dinamica di crescita: “In primo luogo, la stabilità istituzionale del Marocco e la sua cooperazione strutturata con l’Unione europea ne fanno un partner politico fondamentale nel Mediterraneo allargato. Nel campo della cooperazione economica, ma anche della sicurezza, dello sviluppo sociale e ambientale e del coordinamento delle politiche migratorie”, ha osservato l’ambasciatore italiano.
Allo stesso modo, la forte presenza della comunità marocchina in Italia, stimata in quasi 400.000 persone – la più grande comunità extraeuropea in Italia – con oltre 63.800 imprese individuali, è una “realtà ben integrata che offre agli italiani una finestra su un Marocco in evoluzione e dalle incredibili potenzialità”.
Per quanto riguarda i settori di cooperazione bilaterale, l’ambasciatore italiano ha osservato che i dati commerciali sono “illuminanti” a questo proposito. “La nostra cooperazione riguarda tutti i settori economici, sia quelli tradizionali come l’agricoltura, i macchinari e il tessile, sia quelli del futuro”, ha spiegato.
Nel campo delle energie rinnovabili, Enel Green Power ha una forte presenza in Marocco: nel 2024 sarà il primo investitore internazionale nel Paese. Nel settore automobilistico, invece, le aziende italiane sono molto ben radicate nella catena di fornitura e negli ecosistemi intorno a Tangeri e Casablanca, ha dichiarato Armando Barucco. Pochi giorni fa, Italia e Marocco hanno firmato un nuovo memorandum d’intesa per la cooperazione ambientale e nel settore delle energie rinnovabili. Secondo lui, si tratta di un “simbolo tangibile della volontà comune di rilanciare e sviluppare ulteriormente le nostre relazioni”.
“Un potenziale non solo economico, ma anche culturale”, ha aggiunto, notando che nel 2022 il numero di studenti iscritti ai corsi dell’Istituto Italiano di Cultura è raddoppiato rispetto agli ultimi due anni. Un’altra area importante è la cooperazione tra università e centri di ricerca. Sempre più università italiane sono interessate ad avviare collaborazioni con le loro controparti marocchine e sempre più studenti marocchini scelgono l’Italia come destinazione per i loro studi di alto livello, ha sottolineato il diplomatico italiano.
In sostanza, le relazioni italo-marocchine coprono tutti i campi, rispecchiando la “molteplicità di interessi, che riflette la vitalità di un rapporto che guarda al futuro con la consapevolezza dell’esistenza di una ricchezza condivisa da coltivare”, ha detto.
Infine, il Marocco e l’Italia hanno firmato nel 2019 un’importante Dichiarazione congiunta sul partenariato strategico multidimensionale, che “indica chiaramente la portata della nostra ambizione comune”, ha ricordato. “La realtà del nostro partenariato ha ora gli strumenti istituzionali per essere ulteriormente arricchita”, ha concluso il diplomatico italiano.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata