Due comunità nella regione sono state colpite da droni russi e missili S-300

Nuovi attacchi russi su Zaporizhzhia: due comunità nella regione sono state colpite da droni russi e missili S-300. Lo ha riferito Oleksandr Starukh, governatore della regione su telegram. Lo riporta il Kiev Independent. “In uno dei villaggi, tre persone sono rimaste ferite nell’attacco, tra cui una ragazza di 15 anni. Almeno due case sono state distrutte e altre otto sono state danneggiate. In un altro villaggio, una casa è stata distrutta e altre 10 sono state danneggiate a causa dell’esplosione del missile. Non sono state segnalate vittime”, ha spiegato.

Il ministro della Cultura ucraino, Oleksandr Tkachenko, ha invitato gli alleati occidentali a boicottare la cultura russa, esortando a sospendere le esibizioni della musica di Tchaikovsky e di altri compositori russi fino alla fine della guerra.
In un intervento sul Guardian, Tkachenko sostiene che un simile “boicottaggio culturale” non equivarrebbe a “cancellare Tchaikovsky”, ma significherebbe “sospendere l’esecuzione delle sue opere fino a quando la Russia non cesserà la sua sanguinosa invasione”. Un passo che, a suo dire, sarebbe corretto in quanto la guerra è “una battaglia di civiltà sulla cultura e la storia”, in cui la Russia sta attivamente “cercando di distruggere la nostra cultura e memoria”.

Sacerdote ortodosso condannato a 12 anni

Un sacerdote ortodosso accusato di aver fatto trapelare alla Russia informazioni sulle posizioni difensive ucraine è stato condannato a 12 anni di carcere. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale ucraino, come riporta il Guardian. Il sacerdote di Lysychansk, nella regione di Luhansk nell’Ucraina orientale, da aprile informava i russi sulle posizioni delle truppe ucraine, si legge in un comunicato su Telegram. “Un sacerdote della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca nella regione di Luhansk è stato condannato a dodici anni di carcere per aver informato il nemico sulle posizioni difensive ucraine. I pubblici ministeri hanno dimostrato in tribunale che il sacerdote della chiesa di Lysychansk ha assistito i gruppi armati russi durante le ostilità contro l’esercito ucraino”, recita il messaggio della procura generale di Kiev.

Il sacerdote “ha raccolto informazioni sul numero e sul dispiegamento di attrezzature, nonché sulle armi delle forze armate ucraine a Sievierodonetsk e negli insediamenti vicini”, continua il messaggio. Il sacerdote ha poi inviato le informazioni ai rappresentanti russi tramite messaggistica mobile, ha spiegato ancora l’ufficio del procuratore generale di Kiev, aggiungendo che i funzionari ucraini hanno monitorato la corrispondenza telefonica del sacerdote.

Colpito centro città nel Donetsk, almeno 8 morti

Un attacco “potente” ha colpito il centro della città ucraina di Kurakhove, nel Donetsk. “Almeno otto civili sono stati uccisi e cinque feriti”, riporta il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram. “Sono stati colpiti il mercato, la stazione degli autobus, le stazioni di servizio e gli edifici residenziali”, fa sapere sempre via Telegram il governatore della regione Pavlo Kirilenko.

Kiev: “Attacchi russi su persone in coda per aiuti umanitari”

“Almeno tre residenti di Yampil (nella regione del Donetsk, in Ucraina ndr) sono stati feriti oggi dagli occupanti, che hanno bombardato la piazza centrale del villaggio. In quel momento, le persone stavano ricevendo aiuti umanitari”. Lo riferisce il governatore della regione, Pavlo Kirilenko, via Telegram. “I bombardamenti hanno danneggiato l’edificio amministrativo e almeno sette edifici residenziali”, ha aggiunto Kirilenko nel messaggio.

Kiev: 31 pacchi sospetti in 15 nostre sedi diplomatiche

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha dichiarato che sono 31 i “pacchi sospetti” inviati negli ultimi giorni alle sedi diplomatiche ucraine in 15 Paesi, in quella che Kiev ha descritto come una “campagna di terrore e intimidazione”. Lo riporta il Guardian. “Negli ultimi due giorni, pacchi sospetti sono arrivati alle ambasciate in Italia, Polonia, Portogallo, Romania e Danimarca, oltre che al consolato di Danzica. In totale, abbiamo già 31 casi in 15 paesi: Austria (1), Vaticano (1), Danimarca (1), Spagna (5), Italia (4), Kazakistan (1), Paesi Bassi (1), Polonia (6), Portogallo (2), Romania (2), Usa (1), Ungheria (2), Francia (1), Croazia (1), Repubblica ceca (2)”, ha scritto Kuleba su Facebook, aggiungendo che tutti i pacchi “riportavano lo stesso indirizzo del mittente: concessionaria Tesla nella città tedesca di Sindelfingen”. Kulbea ha poi spiegato che i pacchi provenivano da uffici postali che non erano dotati di sistemi di videosorveglianza.

Zelensky: “Putin ha perso, ma non lo ammette”

“Il dittatore (Putin, ndr) ha perso. Tuttavia, sta facendo di tutto per garantire che la Russia continui a combattere, solo per non ammettere a se stesso e agli altri che è stato commesso un errore storico”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante la cerimonia di premiazione dei Madeleine K. Albright Democracy Award. Lo riporta Unian. Secondo Zelensky, Putin “ha davvero commesso un errore. Il più grande della sua nella vita e nelle vite delle moderne generazioni di russi”. “Sappiamo tutti che l’idea fissa di qualsiasi dittatura è ignorare gli errori e fingere che non ci siano stati”, ha aggiunto il presidente ucraino, “se la Russia si sente con le spalle al muro, la colpa è solo sua (di Putin ndr)

 

 

Zelensky celebra la giornata delle forze armate

 

Stoltenberg: “Russia ‘congela’ guerra per offensiva in primavera”

“Le guerre sono sempre difficili da prevedere. Eravamo preparati all’invasione russa in Ucraina. Ora quello che vediamo è che la Russia sta cercando di congelare la guerra per permettere alle proprie truppe di recuperare e lanciare poi una nuova e grande offensiva la prossima primavera”. Lo ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, parlando all’evento Global Boardroom del Financial Times.

Blinken: “Non abbiamo incoraggiato raid in Russia”

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che gli Stati Uniti non hanno “incoraggiato o consentito agli ucraini di colpire all’interno della Russia. Allo stesso tempo Blinken ha precisato che gli Stati Uniti sono determinati – insieme a molti altri paesi che sostengono Kiev – a garantire che gli ucraini abbiano “l’equipaggiamento di cui hanno bisogno per difendere il loro territorio e la loro libertà

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