Lo rende noto la tv di Stato. Fu considerato un leader di transizione, perchè riuscì a guidare la Cina fuori dall'isolamento mondiale
È morto all’età di 96 anni l’ex presidente cinese Jiang Zemin. Lo rende noto la tv di Stato. Jiang fu considerato un leader di transizione, perchè riuscì a guidare la Cina fuori dall’isolamento mondiale, dopo la repressione del movimento democratico di Piazza Tienanmen nel 1989.
Fu leader durante l’ascesa della Cina come potenza economica globale e urbanizzata negli anni ’90 e supervisionò il ritorno delle colonie europee di Hong Kong e Macao al dominio cinese e l’ingresso di Pechino nell’Organizzazione Mondiale del Commercio nel 2001. Il governo di Jiang continuò la repressione del dissenso interno: incarcerò attivisti per i diritti umani e per la democrazia e mise al bando il movimento spirituale Falun Gong, considerato una minaccia al monopolio del potere del Partito Comunista.
Jiang aveva rinunciato al suo ultimo tiolo ufficiale nel 2004, rimanendo però dietro le quinte delle lotte interne al partito che hanno portato all’ascesa di Xi Jinping. Le voci che l’ex presidente potesse essere in cattive condizioni di salute si erano diffuse dopo che in ottobre non ha partecipato al congresso del partito. La sua ultima apparizione pubblica risale alla parata militare del 2019 che celebrava il 70esimo anniversario del partito comunista. Jiang stava per andare in pensione come segretario del partito di Shanghai nel 1989, quando fu chiamato dall’allora leader del partito Deng Xiaoping a riunire il partito e la nazione. Succedette a Zhao Ziyang, licenziato da Deng a causa della sua simpatia per i manifestanti di Tienanmen guidati dagli studenti. “Jiang è stato responsabile del fatto che la Cina sia salita su una piattaforma globale e si sia riabilitata dopo il 1989”, ha dichiarato Kerry Brown, esperto di politica cinese al King’s College di Londra, “sarà ricordato come una persona che ha dato un contributo probabilmente molto positivo”.
Putin: “Grande contributo a relazioni Mosca-Pechino”
Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze al presidente cinese Xi Jinping per la morte dell’ex presidente cinese Jiang Zemin. “Vi preghiamo di accettare le nostre più sentite condoglianze per la morte dell’ex Presidente della Repubblica Popolare Cinese e Segretario Generale del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, Jiang Zemin. Un periodo importante nella storia moderna della Cina, segnato da grandi conquiste in ambito economico e lo sviluppo sociale, così come il rafforzamento delle posizioni internazionali, è indissolubilmente legato al nome di questo eccezionale statista”, recita il messaggio di Putin, come riporta Tass. Putin ha poi definito l’accordo sul buon vicinato, firmato da lui e Jiang Zemin nel 2001, la base per un rafforzamento qualitativo di tutti i legami tra Russia e Cina. “Come sincero amico del nostro Paese, Jiang Zemin ha dato un contributo inestimabile allo sviluppo delle relazioni russo-cinesi e portandole a un livello di partenariato fiducioso e interazione strategica. Il Trattato di buon vicinato, amicizia e cooperazione, che abbiamo firmato con lui nel 2001, ha gettato le basi per un aumento qualitativo dell’intera gamma dei legami bilaterali”, ha affermato il presidente russo.
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