Secondo la presidente del Parlamento Europeo Metsola lo ha rivendicato un gruppo pro-Cremlino, lei: "Slava Ukraini"
Il sito del Parlamento europeo non è raggiungibile da circa due ore per un cyberattacco, proprio mentre è in corso la plenaria a Strasburgo, trasmessa anche sul sito. “La disponibilità del sito web è attualmente influenzata dall’esterno a causa degli elevati livelli di traffico di rete esterno – scrive su Twitter il direttore generale della comunicazione dell’Eurocamera, Jaume Duch -. Questo traffico è correlato a un evento di attacco Ddos (Distributed Denial of Service). I team del Parlamento europeo stanno lavorando per risolvere questo problema il più rapidamente possibile”. Stamane il Parlamento europeo ha votato una risoluzione che definisce la Russia Stato sostenitore del terrorismo.
🚨The availability of @Europarl_EN website is currently impacted from outside due to high levels of external network traffic.
This traffic is related to a DDOS attack (Distributed Denial of Service) event.
EP teams are working to resolve this issue as quickly as possible.— Jaume Duch (@jduch) November 23, 2022
Metsola: “Hacker pro-Cremlino”
“Il Parlamento europeo è sotto un sofisticato attacco informatico. Un gruppo filo-Cremlino ha rivendicato la responsabilità. I nostri esperti IT si stanno opponendo e proteggendo i nostri sistemi. Questo, dopo che abbiamo proclamato la Russia uno Stato sponsor del terrorismo. La mia risposta: Slava Ukraini (Gloria all’Ucraina)“. Così la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, su Twitter.
The @Europarl_EN is under a sophisticated cyberattack. A pro-Kremlin group has claimed responsibility.
Our IT experts are pushing back against it & protecting our systems.
This, after we proclaimed Russia as a State-sponsor of terrorism.
My response: #SlavaUkraini
— Roberta Metsola (@EP_President) November 23, 2022
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