Le parole del premier uscente durante il suo saluto alle rappresentanze diplomatiche a Bruxelles
“L’appartenenza all’Unione europea e alla Nato sono capisaldi della nostra politica estera“. È questo il messaggio lanciato dal premier Mario Draghi durante il suo saluto alle rappresentanze diplomatiche Ue, Nato e Belgio a Bruxelles, prima di recarsi al Consiglio europeo. “È un grande piacere salutarvi in occasione del mio ultimo viaggio a Bruxelles da Presidente del Consiglio. Voglio ringraziare l’Ambasciatore Benassi, l’Ambasciatore Talò, l’Ambasciatore Genuardi e tutti voi per il servizio che rendete all’Italia ogni giorno. In questi mesi, ho avuto l’opportunità di conoscere ancora meglio le qualità del corpo diplomatico italiano – la sua professionalità, la sua competenza, il suo spirito di servizio. Rappresentate l’Italia e difendete l’interesse nazionale in trattative complesse, con intelligenza e determinazione. Lo fate in particolar modo qui a Bruxelles, dove si svolgono tante partite decisive per il benessere del nostro Paese, dei nostri concittadini”, ha aggiunto Draghi.
“Credibilità per ottenere risultati”
Per il presidente del Consiglio “la credibilità che abbiamo acquisito in questi anni è lo strumento migliore per ottenere i risultati a cui aspiriamo. Le alleanze che abbiamo stretto e che continuiamo a stringere ci convincono che siamo dalla parte giusta. In questo processo, il vostro ruolo è fondamentale. Da cittadino italiano, prima ancora che da Presidente del Consiglio, vi sono profondamente grato”.
“Il mercato unico, l’unione monetaria, l’alleanza atlantica sono il modo migliore per rafforzare il nostro peso nel mondo, far crescere la nostra economia in modo sostenibile, per garantire la nostra sicurezza – ha aggiunto Draghi -. Condividiamo in pieno i valori europei e transatlantici e vogliamo continuare a tutelarli e rafforzarli. Penso alla salvaguardia dei diritti sociali e civili, in particolare delle minoranze, alla difesa della sovranità democratica degli Stati, alla ricerca del negoziato e della pace come strumento di risoluzione dei conflitti”.
“Questi principi sono ancora più importanti nell’affrontare le crisi che attraversiamo: dalla guerra in Ucraina, all’emergenza energetica. All’interno di queste alleanze, l’Italia deve essere protagonista. Dobbiamo portare avanti le nostre idee, perché hanno a cuore l’interesse europeo oltre che quello nazionale” ha conculso l’inquilino di Palazzo Chigi.
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