Il presidente del Consiglio da Bruxelles: "L'Unione sta acquisendo un'identità diversa, ora immagine meno arcigna e burocratica"
“Questo è stato un Consiglio europeo a due dimensioni. L’Ue sta crescendo dal punto di vista esterno sta diventando sempre più importante, sta diventando quell’istruzione a cui ormai tutti i paesi d’Europa guardano come una istituzione capace di dar loro stabilità, prosperità e sicurezza. Questo è un passo straordinario nella storia dell’Ue, è una dimensione che ha acquistato via via sempre più importanza proprio a causa della guerra in Ucraina”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo. “Paesi che prima non avevano pensato di chiedere di entrare nell’Ue, oggi vogliono e vogliono rapidamente avere lo status di candidati”, aggiunge il premier”.
La “dimensione” dell’Ue “ha acquistato sempre più importanza proprio a causa della guerra in Ucraina. Paesi che prima non avevano pensato di chiedere di entrare nell’Unione oggi vogliono rapidamente lo status di candidato. L’Unione Europea ha cominciato a rispondere a queste richieste. È un processo complesso, un salto identitario dell’Unione. È un passaggio storico in cui l’Unione sta acquisendo un’identità diversa”.
“Siamo impegnati a proteggere e a sostenere il potere d’acquisto degli italiani. Questo è importante ed essenziale per tanti aspetti, uno dei quali è anche la pace sociale e nelle relazioni industriali. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo. “A questo proposito – ha comunicato Draghi – è mia intenzione convocare un incontro con le parti sociali al più presto”.
“C’è una dimensione interna all’Ue piena di sfide ed è quella che ha a che fare con l’inflazione. La nostra economia, quella italiana, sta andando benino grazie al turismo che sta crescendo certamente molto di più delle aspettative”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo.
“Le decisioni che noi abbiamo preso sul dare lo status di candidato all’Ucraina alla Moldova e anche alla Georgia, e la volontà di avere i sei paesi dei Balcani occidentali membri dell’Ue sono tutti processi lunghi ma queste decisioni sono state prese. E implicitamente si è deciso che questo processo così esigente, burocratico, per poter essere ammessi all’Ue rimarrà esigente ma sarà molto molto meno burocratico. In questo quindi l’Ue proietta una immagine meno arcigna, burocratica e fiscale di quanto fatto in passato e molto più aperta e cooperativa”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo. “Quello che è cambiato è la disponibilità dei paesi dell’Ue ad aiutare questi paesi a compiere le riforme. E’ un primo passo molto importante. Man mano l’Ue sta acquisendo una identità che non aveva prima”, aggiunge il premier.
“In generale, nell’area dell’Euro, soprattutto a causa dei prezzi dell’energia e dell’inflazione in generale, le previsione per l’economia sono di un rallentamento, un po’ in tutti i paesi”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo.
“Si è parlato molto di energia, di cosa fare per i prezzi così alti. L’Italia per quanto riguarda gli stoccaggi sta andando molto bene, ci stiamo preparando per l’inverno. Per quanto riguarda la dipendenza dal gas russo l’anno scorso era il 40%, oggi è il 25%”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo. “Le misure che quindi il governo ha messo in campo già dall’inizio della guerra cominciano a dare risultati, altri fornitori di gas cominciano a sostituire il gas russo”, aggiunge il premier.
“All’inizio del Consiglio Europeo ho chiesto un Consiglio straordinario sull’Energia a luglio. Giustamente mi è stato fatto osservare che non abbiamo ancora uno studio su cui discutere. Però quello che abbiamo ottenuto nella risoluzione finale è che la Commissione ha promesso un rapporto completo sul controllo dei prezzi e sul tetto al prezzo del gas, ma anche sulla riforma del mercato dell’elettricità. Tutto questo per settembre, da discutersi nel Consiglio d’ottobre”. Lo ha detto il premier Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo, spiegando che “questo tutto sommato per noi è un risultato soddisfacente, perché fino a poco tempo fa si pensava a una ulteriore dilazione e esitazione”.
“Da dove nasce l’urgenza di agire con il price cap? Bisogna agire ora perché sono già più di quattro mesi che i prezzi dell’energia sono aumentati. Sono saliti anche prima della guerra. Quello che sta succedendo è che da un’inflazione che dipendeva dall’energia ora dipende anche da altre cose. La gente ha la memoria corta, ma ogni volta che c’è stato un forte e protratto aumento di prezzo di una materia fondamentale nella produzione, pian piano questi aumenti si spargono e diventano a loro volta aumenti nei prezzi di altre merci e beni. E’ necessario quindi agire subito”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo. “Ci sono tanti timori rispetto a questo, alcuni paesi sono stati molto esitanti nell’agire”, aggiunge.
“No”. Così il premier Mario Draghi ha risposto alla domanda se pensa che per rilanciare l’azione di governo sarà un necessario un cambiamento della squadra dei ministri, durante la conferenza stampa a Bruxelles. “Se mi sento con un mandato più forte o più debole? La risposa è lo stesso mandato”, ha aggiunto.
“Non ci saranno ritardi” nel processo di adesione all’Ue dei Balcani occidentali. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo. “Uno degli effetti della riunione di ieri dove i paesi sono stati abbastanza uniformi nel protestare contro i processi decisionali dell’Ue e nel chiedere aiuto, è che non ci saranno più ritardi. Ciò significa che questi paesi devono fare le riforme importanti per adeguare le loro società agli standard dell’Ue ma significa anche che l’Ue deve aiutare questi paesi a fare quello che si chiede loro”, aggiunge.
Sul fronte del gas “ci stiamo preparando proprio in funzione di questo inverno. Le misure che si stanno pensando in Italia assicurano che vi sia emergenza durante l’inverno. Tutti gli studi che ho visto finora danno un quadro che, grazie proprio alla ricerca di altri fornitori, dal punto di visto dei volumi noi siamo in una posizione buona”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo.
“Oggi la maggiore obiezione che si fa al tetto sul prezzo del gas è che è la paura, la paura che la Russia in risposta tagli ancora di più le forniture. Ho capito, ma ora siamo in una fase in cui le forniture in Germania sono ormai al 50% rispetto a prima, o forse anche meno, il prezzo è aumentato e Putin incassa più o meno le stesse cifre, e l’Europa sta avendo difficoltà immense perché man mano l’fferta di gas da parte della Russia diminuisce”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo.
Del tetto al prezzo del gas “certamente se ne parlerà anche al G7”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Bruxelles dopo il Consiglio europeo. “Gli stati uniti sono consapevoli della difficoltà che stiamo affrontando con le sanzioni” alla Russia “e hanno già deciso qualche misura di aiuti nel portare gas liquido in Europa,ma sono cifre ancora molto contenute”, ha detto Draghi. “Il price cap la cosa che chiunque suggerisce di fare in questa situazione. Nei confronti della Russia l’Ue ha un potere di mercato che deve esercitare attraverso il price cap. Non lo fa perché c’è paura da parte di qualcuno che la Russia per tagli le fornitutre di gas ancora di più. Ma quello è già successo”, ha concluso.
“La posizione della Germania sul price cap è cambiata progressivamente muovendosi nella nostra direzione. Da una obiezione di principio ora c’è molta apertura. Ma anche da altri paesi come l’Olanda, che erano molto rigidi all’inizio di questa discussione”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo.
“Troppo tardi discutere a ottobre sull’energia? Certo, potrebbe essere tardi. Soprattutto se avvengono altre cose sul fronte dell’energia. Ma su questo il Consiglio europeo è stato aperto: se la situazione dovesse aggravarsi è chiaro che ci sarà un Consiglio straordinario. E’ stato detto esplicitamente, non è che stiamo lì a far passare due mesi e mezzo senza fare niente”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo.
“Uno degli sviluppi importanti di oggi è che il parlamento bulgaro ha votato a favore della proposta che dovrebbe permettere alla Macedonia del Nord di accedere allo status di candidato o di aprire i negoziati. Questo è importante perché sblocca la situazione per l’Albania”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa a Bruxelles dopo il Consiglio Europeo. “Noi – ha aggiunto Draghi – abbiamo sempre sostenuto in maniera particolare l’Albania. Se ci fossero altri ostacoli da parte della Macedonia del Nord, noi vogliamo che l’Albania vada avanti da sola”.
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