Le condizioni poste dal vice comandante del reggimento in un video diffuso la notte scorsa

(LaPresse) Il battaglione Azov, asserragliato all’acciaieria Azovtal di Mariupol, considera inaccettabile la proposta della Russia di deporre le armi e arrendersi. “Siamo pronti a evacuare”, ha detto il vice comandante del reggimento Azov, il capitano Sviatoslav Palamar, in un video pubblicato nella tarda serata di mercoledì e citato da Ukrinform, “con le nostre armi leggere, per soccorrere il personale a noi affidato, per evacuare i feriti, per prelevare i corpi dei caduti e seppellirli con onore all’interno del territorio non controllato dalla Russia”. Secondo Palamar, il centro di comando dei difensori di Mariupol ha parlato con il consigliere presidenziale Mykhailo Podoliak e il capo della delegazione ucraina nei colloqui di pace con la Russia, David Arakhamia, i quali hanno espresso la disponibilità ad andare nella città portuale assediata per tenere colloqui con i negoziatori russi, Vladimir Medinsky e Leonid Slutsky, sull’evacuazione della postazione militare.

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