Tregua non è stata rispettata, pioggia di bombe a intermittenza sulla città nel sud del Paese

 

 

I corpi giacciono a terra. Un’intera famiglia uccisa dai colpi sparati dall’artiglieria russa. La tregua istituita per consentire l’evacuazione e la creazione di un corridoio umanitario non ha funzionato. Le immagini terribili e la testimonianza di un reporter di Associated Press a Irpin, periferia di Kyev. Centrato un punto di smistamento della popolazione. Stessa situazione anche a Mariupol, nel sud del Paese, dove il secondo tentativo di evacuare i civili dalla città è stato interrotto a causa dei bombardamenti senza fine.

 

Lo ha riferito il consigliere del ministero dell’Interno, Anton Gerashchenko, specificando che le evacuazioni pianificate lungo i corridoi umanitari designati sono state interrotte a causa di alcuni attacchi che sarebbero in corso. “Non ci possono essere ‘corridoi verdi’ perché solo il cervello malato dei russi decide quando iniziare a sparare e a chi”, ha riferito su Telegram. La città di Mariupol, che si trova al sud del Paese, è assediata da una settimana dalle truppe di Mosca. Era previsto che Le evacuazioni avessero iniziato dalle 12 ora locale (le 11 italiane, mentre il cessate il fuoco doveva essere in vigore dalle 10 alle 21 ora locale (dalle 9 alle 20 italiane). Anche nella giornata di ieri il cessate il fuoco previsto per Mariupol e Volnovakha è stato interrotto dagli attacchi russi.

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