Ucraina, l’Ue prepara nuove sanzioni. Borrell: “Obiettivo non è rovesciare Putin”

Ucraina, l’Ue prepara nuove sanzioni. Borrell: “Obiettivo non è rovesciare Putin”
Von der Leyen, prima volta che l’Ue finanzia acquisto armi – La conferenza da Bruxelles

A bruxelles si lavora a una risposta ai massicci bombardamenti russi

L’Ue è pronta a varare nuove sanzioni, e potrebbero arrivare già all’inizio della prossima settimana. A Bruxelles si sta già lavorando a un’ulteriore risposta ai massicci bombardamenti russi. Anche se il tema non era sul tavolo dei ministri degli Esteri dei 27 che si sono riuniti con i loro omologhi di Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada e con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, e da remoto con il ministro ucraino Dmytro Kuleba. “Siamo pronti a prendere ulteriori misure severe se non fermeranno la guerra che hanno scatenato. Abbiamo deciso di essere uniti”, ha affermato la stessa presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un punto stampa con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. Misure che potrebbero coinvolgere il trasporto marittimo, le criptovalute, altre banche e oliogarchi.

Sanzioni che per Bruxelles, almeno a parole, non hanno il fine esplicito di rovesciare il regime di Putin. “Non sono destinate a provocare un cambio di regime. Lo scopo è indebolire l’economia russa e aumentare la forza e la posizione degli ucraini sui negoziati comuni. Ma niente a che vedere sul cambio di regime”, ha affermato l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, rispondendo a una domanda al termine del Consiglio Ue Esteri straordinario, il quinto dallo scoppio del conflitto. Che sia una strategia comunicativa o meno, Borrell ha invitato a pensare a far attuare quelle esistenti, invece di pensare sempre al pacchetto successivo. E non è poco se il “rublo è in caduta libera” e la Banca centrale ha dovuto alzare i tassi di interesse del 20%, ha ricordato von der Leyen.

“Ciò che ha fatto l’Ue nell’arco di un paio di settimane è notevole. La velocità con cui ha reagito, le azioni che preso sulle sanzioni a supporto dell’Ucraina, penso che siano – non è un’esagerazione – qualcosa di storico”, ha detto il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri Ue. Una riunione a cui hanno partecipato anche l’omologo britannico, canadese, ucraino e il segretario generale della Nato. Dagli alleati occidentali nessuna grande decisione se non una condanna unanime al bombardamento contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la richiesta di apertura di corridoi umanitari per il soccorso della popolazione e una prova di unità di tutto il fronte. Che appoggia le indagini della Corte penale internazionale su eventuali crimini di guerra e la decisione dell’Onu di inviare una Commissione di inchiesta in merito alle violazione dei diritti umani nella guerra in Ucraina. Perché “i russi stanno bombardando tutto: ospedali, case, scuole. Ci sono state molte vittime civili. Questo è un modo barbaro di fare la guerra”, ha constatato il capo della diplomazia Ue. E sono state usate armi vietate dalla Convenzione di Ginevra come le bombe a grappolo, come ha rivelato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

Per questo non bisogna lasciare nulla di impunito. “Ogni principio ora è sotto attacco dall’aggressione contro l’Ucraina, commessa dal presidente Putin e dalla Russia – ha detto il segretario di Stato Usa Blinken -. Se viene consentito che tali principi possano essere violati impunemente, si apre un vaso di Pandora in ogni angolo del mondo, perché ciò accada ancora e ancora e ancora. E la pace e la sicurezza, con tutte le carenze che abbiamo conosciuto negli ultimi 80 anni, ma nondimeno, la pace e la sicurezza che siamo stati in grado di stabilire, se ne andranno”. Si cerca insomma di non creare un precedente nella storia, perché è in gioco la difesa del diritto internazionale, come ripetuto più volte. “Questo non è l’Oriente contro l’Occidente. Questo non è un remake della Guerra Fredda. Stiamo difendendo la sovranità di tutte le nazioni”, ha sottolineato Borrell.

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