Il segretario di Stato USA: la Russia sfida ordine internazionale. Espulso il vice ambasciatore americano
Dopo un apparente distensione si infiammano nuovamente i toni della schermaglia diplomatica e l’ipotesi che la crisi russo ucraina sfoci in una guerra si fanno più concrete.
“La Russia intende inventare un pretesto per il suo attacco” dell’Ucraina, “non sappiamo esattamente che forma assumerà” Così oggi il segretario di Stato Usa Antony Blinken, parlando al Consiglio di sicurezza dell’Onu a New York. “Potrebbe essere un attacco terroristico inventato dentro la Russia, la scoperta inventata di una fossa comune, un finto attacco con droni contro civili o un attacco finto o addirittura uno reale usando armi chimiche”. Non ha usato mezzi termini il capo della diplomazia USA al Palazzo di Vetro. “Informazioni di intelligence indicano chiaramente che l’accumulo di forze russe al confine segnala un attacco contro l’Ucraina “nei prossimi giorni”.
“Sono qui oggi non per cominciare una guerra ma per evitarla”. Ha proseguito Blinken, “Ricordate che mentre la Russia ha ripetutamente deriso i nostri avvertimenti e allarmi come melodramma e sciocchezze, hanno costantemente ammassato oltre 150mila soldati ai confini dell’Ucraina e capacità di condurre un massiccio assalto militare”.
Blinken, ha poi rivelato di avere proposto in una lettera al ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov di incontrarsi in Europa la prossima settimana, nonché un incontro del Consiglio Nato-Russia e dell’Osce, per proseguire il percorso diplomatico per una risoluzione della crisi.
Il duro intervento del Segretario di Stato è avvenuto poco dopo il nuovo allarme lanciato dallo stesso Presidente americano Joe Biden: C’è il rischio “molto alto” di un’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e questa potrebbe avvenire nel giro di “alcuni giorni”. Ha dichiarato in un punto stampa l’inquilino della Casa Bianca. “Tutte le indicazioni che abbiamo è che sono preparati per andare in Ucraina, attaccare l’Ucraina“. Gli Stati Uniti non vedono segnali del ritiro delle forze russe lungo il confine con l’Ucraina – ha detto – e “hanno ragione di credere” che la Russia sia impegnata in un’operazione ‘false flag’ per avere una scusa”, ha aggiunto Biden.
La risposta di Mosca a Washington è stata immediata e e diffusa da una nota dall’Agenzia Tass: “Le linee rosse di Mosca e gli interessi fondamentali di sicurezza vengono ignorati e l’Occidente rifiuta il diritto della Russia a farle rispettare”.
“In assenza della disponibilità a concordare garanzie ferme e giuridicamente vincolanti sulla nostra sicurezza da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati – recita la nota – la Russia sarà costretta a reagire, anche attuando misure di carattere tecnico-militare”. L’Occidente secondo Mosca dovrebbe abbandonare la fornitura di armi a Kiev, le esercitazioni congiunte con le forze armate dell’Ucraina e costringere le autorità ucraine a rispettare gli accordi di Minsk per risolvere la situazione.
Nelle stesse ore il vice ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca, Bart Gorman, è stato espulso dalla Russia.
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