L'ambasciatore italiano a Hanoi: "Il Paese è ben avviato sulla strada di importanti rifor­me, tra cui la transizione energe­tica e l’industria 4.0"

“Nell’ultimo decennio il Pil del Vietnam ha registrato un tas­so di crescita medio del 7%. An­che nel 2020 il Paese è cresciuto quasi del 3%. Nel maggio di quest’anno il Vietnam è stato colpito da una forte ondata pan­demica che ha rallentato le atti­vità economiche, ma si registra­no buoni segnali di ripresa e i da­ti indicano una crescita del Pil nel 2021 intorno al 4%”. Così Antonio Alessandro, Ambasciatore d’Italia ad Hanoi, in un’intervista a Tribuna Economica. “Il Paese ha fondamentali ma­croeconomici molto solidi, è be­ne integrato nelle catene globali del valore grazie ai numerosi ac­cordi di libero scambio di cui è parte, continua a beneficiare di elevati flussi di investimenti di­retti esteri, soprattutto dai Paesi asiatici, ed è infine ben avviato sulla strada di importanti rifor­me, tra cui la transizione energe­tica e l’industria 4.0. Gli analisti confidano in un prossimo anno molto positivo, con una crescita superiore al 6%. Il sistema imprenditoriale ita­liano può continuare a dare un contributo assai rilevante alla crescita del Vietnam, che rappre­senta un partner economico-commerciale di primo piano in questa parte del mondo”.

“L’Accordo di libero scambio con l’Unione Europea (Evfta) – racconta Alessandro -, entrato in vigore il 1° agosto 2020, è il più articolato mai fir­mato dalla Ue con un Paese emergente. Esso elimina progres­sivamente la quasi totalità di dazi e tariffe nel commercio bilatera­le, sia per i beni che nei servizi. Si aggiungono disposizioni per la semplificazione delle procedure, la protezione delle denominazio­ni di origine, l’eliminazione delle barriere non tariffarie, l’innalza­mento degli standard ambientali e di protezione dei lavoratori,l’accesso al procurement. La crisi pandemica non ha consentito all’Accordo di espli­care interamente i suoi effetti su­gli scambi bilaterali, che comun­que sono tornati ai livelli pre-Co­vid. Insieme all’Unione Europea siamo impegnati in un dialogo continuo con le Autorità vietna­mite per accelerare l’integrale at­tuazione di tutti i capitoli del­l’Accordo e rimuovere le barrie­re non tariffarie, in particolare per i beni agroalimentari e far­maceutici”.

Il partenariato di sviluppo Italia-Asean rappresenta un’opportunità in cui il Vietnam fa da ‘porta’ per l’area. “Il Sudest asiatico sta acqui­sendo sempre maggiore rilievo negli equilibri internazionali. Il nostro Paese è impegnato a rafforzare le relazioni con la re­gione. Nel settembre 2020, du­rante la presidenza di turno viet­namita, l’Italia è divenuta ‘Part­ner di Sviluppo’ dell’Asean, con un programma di lavoro in sei pilastri: sicurezza; connetti­vità; cultura; agricoltura e am­biente; salute; cooperazione allo sviluppo e umanitaria. Intendia­mo inoltre contribuire attivamen­te all’attuazione della nuova ‘Strategia dell’Unione Europea per la Cooperazione nell’Indo-Pacifico’. Il Vietnam rappresenta un at­tore di primo piano in questo am­bito. Numerose aziende italiane hanno stabilito qui la loro base produttiva per l’intera area dell’Asia-Pacifico. Tra le iniziative che vedono un partenariato Italia – Vietnam rivolto alla regione, vorrei men­zionare il ‘Dialogo’ Italia-Asean sui temi dello sviluppo sub-re­gionale e in particolare il bacino del Mekong. Tale forum metterà in contatto enti e imprese di Ita­lia e Paesi Asean per condividere esperienze e capacità nei settori rilevanti per lo sviluppo sosteni­bile dell’area”, prosegue l’Ambasciatore.

Il Paese costituisce un partner fondamentale nell’area: “Il Vietnam figura tra i Paesi prioritari della Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione ed è oggi il nostro primo partner com­merciale tra i paesi Asean, con un interscambio intorno ai 4,5miliardi di euro l’anno. Le prin­cipali voci delle esportazioni ita­liane includono il tessile, i pro­dotti in pelle, i macchinari e l’a­gro-alimentare. Nel 2020 risulta­vano in varie forme circa 100imprese italiane in Vietnam, con oltre ottomila addetti. In anni recenti il Vietnam si è dotato di strategie per sviluppare l’industria 4.0, l’aerospazio, l’intelligenza artificiale, le smart ci­tiese i servizi digitali. Le azien­de italiane devono guardare an­che alle opportunità che emergo­no in questi settori avanzati. A sostegno dei nostri rapporti opera una presenza articolata del Sistema Italia: oltre all’Amba­sciata in Hanoi e al Consolato Generale in Ho Chi Minh City,vi sono l’Ufficio Ice, l’Aics (Agenzia di Cooperazione allo Sviluppo) e la Camera di Com­mercio. Vi sono inoltre specifiche professionalità,come l’Addetto Scientifico e Uni-Italia. Altri strumenti sono previsti per il prossimo futuro,tra cui l’Istituto Italiano di Cultu­ra in Hanoi.

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