Iraq, 18 anni fa l’attentato contro i carabinieri a Nassirya – LE FOTO

Iraq, 18 anni fa l’attentato contro i carabinieri a Nassirya – LE FOTO
CARABINIERI/LAPRESSE 12-11-2003 NASSIRIYA IRAQ ESTERO IRAQ: LA STRAGE PIU’ GRAVE CONTRO ITALIANI DAL 1945 La strage di quattro kamikaze a Nassiriya, in cui sono morti 19 italiani (12 carabinieri, 5 militari dell’esercito e 2 civile) e’ la piu’ grave compiuta contro una missione di pace italiana all’ estero dalla fine della seconda guerra mondiale. A compiere l’attentato di Nassiriya sono stati ‘quattro kamikaze’ su due veicoli con a bordo tra i 150 ed i 300 kg di esplosivo

Commemorazioni in ricordo delle 19 vittime italiane. Ventotto i morti in totale

Era il 12 novembre 2003 quando fu compiuta la strage di Nassirya. L’attentato alla base italiana in Iraq costò la vita a 17 militari italiani e due civili connazionali: in totale furono 28 le vittime. L’attentato avvenne intorno alle 8.30 ora italiana. A Torino si trova l’opera di Osvaldo Moi (scultore e Maresciallo Capo dell’Esercito Italiano) dal 2006, in corso IV Novembre, dedicata alle vittime. Diversi gli eventi di commemorazione della strage.

Il ricordo di Mattarella

“Nella ‘Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace’ desidero rivolgere il mio commosso pensiero a tutti i nostri concittadini vittime durante iniziative apprestate per soccorrere e assistere popolazioni in condizioni di fragilità, per contribuire al ripristino della stabilità e della sicurezza e per affermare i valori di rispetto della dignità umana nelle aree in cui l’Italia è chiamata ad operare nel contesto della Comunità internazionale”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. “Nelle operazioni di ristabilimento della pace e per la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo, la Repubblica Italiana continua a rappresentare un esempio, grazie alla vicinanza e alla capacità di dialogo con le popolazioni locali – aggiunge -. A quanti vi sono impegnati vanno l’apprezzamento e la gratitudine del Paese”.

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