Il governatore dello Stato di New York in tv alle figlie: "Vostro padre ha commesso errori"

Il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo si è dimesso dopo le accuse di molestie sessuali avanzate contro di lui da 11 donne. Parlando in diretta televisiva il politico ha definito “falso” il rapporto della procuratrice generale dello Stato Letitia James, che ha confermato gli abusi, e ha parlato di una controversia “politicamente motivata”. “Questo non vuol dire che non ci siano 11 donne che ho veramente offeso. Ci sono. E per questo, mi scuso profondamente”, ha aggiunto il governatore, dicendo di aver avuto atteggiamenti che sono stati interpretati come aggressivi ma di non aver mai voluto mancare di rispetto alle donne. Successivamente, rivolgendosi alle sue tre figlie ha detto: “Vostro padre ha commesso errori, ha chiesto scusa e ha imparato”. Cuomo si è descritto come “un combattente”, dicendo che “il suo istinto sarebbe stato quello di combattere” le polemiche e le accuse di aggressione contro di lui, ma che ciò avrebbe generato solo “mesi di controversie politiche e legali”, e che non vuole essere di peso allo Stato. Il politico lascerà la carica tra due settimane e verrà sostituito dalla sua vice Kathy Hochul, 62 anni, che diventerà la prima donna alla guida di New York.

L’annuncio delle dimissioni è arrivato dopo che il governatore è rimasto sempre più isolato, a seguito della pubblicazione del rapporto della procuratrice generale. Lo stesso presidente degli Usa Joe Biden aveva invitato Cuomo nei giorni scorsi a fare un passo indietro. E la maggioranza dei parlamentari statali di Assemblea e Senato si erano dichiarati favorevoli alla messa in stato d’accusa se non fossero arrivate le dimissioni. Si è conclusa così la parabola del governatore che, da esempio per la gestione della prima ondata del Covid-19, è finito al centro delle polemiche, non solo per le accuse di molestie, ma anche per aver nascosto il numero reale di morti per coronavirus e per l’uso di risorse statali per un suo libro. Lo scandalo ha interrotto una carriera, ma anche una dinastia: il padre di Cuomo, Mario, è stato governatore negli anni ’80 e ’90, e il figlio è stato spesso citato come un potenziale candidato alla presidenza.

Il MeToo ha travolto anche il principe britannico Andrea che è stato citato in giudizio dalla sopravvissuta agli abusi dell’imprenditore Jeffrey Epstein, Virginia Giuffre. La donna ha accusato il secondo figlio maschio della regina Elisabetta II di aver abusato più volte di lei quando aveva 17 anni. “I potenti e i ricchi non sono esenti dall’essere ritenuti responsabili delle loro azioni. Spero che altre vittime vedano che è possibile non vivere nel silenzio e nella paura, ma rivendicare la propria vita parlando e chiedendo giustizia”, ha detto Giuffre, sottolineando di non aver preso la decisione di denunciare alla leggera. “So che questa azione mi sottoporrà a ulteriori attacchi da parte anche del principe Andrea”, ha aggiunto.

Alla fine del 2019, il duca di York dichiarò alla Bbc Newsnight di non aver mai avuto rapporti sessuali con Giuffre e di non ricordarsi di averla incontrata. Secondo la denuncia sporta dalla donna il principe avrebbe abusato di lei a Londra, nella casa di Ghislaine Maxwell quando la socialite britannica insieme al partner Epstein, e ad Andrea l’avrebbero costretta ad avere rapporti sessuali con l’uomo contro la sua volontà. E ancora, in un’altra occasione, nella villa di Epstein a New York. Maxwell si è dichiarata non colpevole delle accuse di traffico sessuale alla corte federale di Manhattan, dove dovrà affrontare un processo a novembre. Mentre Epstein, 66 anni, è stato ritrovato senza vita in una prigione federale nell’agosto 2019, un mese dopo essere stato arrestato con l’accusa di traffico sessuale.

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