L’Occidente ha espresso una condanna unanime contro la Bielorussia per il dirottamento del volo passeggeri della Ryanair a Minsk e l’arresto del noto giornalista e oppositore, Roman Protasevich, che era a bordo dell’aereo. L’Unione europea ha minacciato nuove sanzioni, la Farnesina ha convocato l’ambasciatore bielorusso esprimendo una “forte condanna” per l’accaduto. La mossa del leader autoritario Alexander Lukashenko è stata definita “terrorismo di Stato” e “pirateria”. A sostegno di Minsk si è schierata solo la Russia di Vladimir Putin, storico alleato di Lukashenko.

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha anticipato che al vertice dei capi di Stato e di Governo in corso a Bruxelles verranno discusse diverse “opzioni di sanzioni”. Serve “una risposta forte” ha detto il leader. In giornata l’Ue ha convocato l’ambasciatore della Bielorussia presso l’Unione, Aleksandr Mikhnevich, mentre il segretario ai Trasporti del Regno Unito, Grant Shapps, ha chiesto alle compagnie aeree di evitare lo spazio aereo bielorusso.

La compagnia aerea ha riferito che domenica i controllori del volo Ryanair hanno detto all’equipaggio che c’era una minaccia di bomba e gli hanno ordinato di atterrare. Un caccia MiG-29 bielorusso ha scortato l’aereo in una dimostrazione di forza. Le autorità bielorusse, dopo l’atterraggio a Minsk, hanno arrestato il giornalista 26enne Protasevich e la compagna Sofia Sapega. Il giornalista è noto per essere il co-fondatore del canale Telegram Nexta che è stato centrale nell’organizzazione delle proteste di massa che hanno attraversato il Paese dalle elezioni presidenziali del 9 agosto. Delle 126 persone a bordo del volo passeggeri partito da Atene solo 121 sono arrivate a Vilnius, la destinazione, secondo il capo dell’ufficio di polizia criminale nella capitale lituana dove è stata avviata un’indagine.

Subito è arrivata una ferma condanna dall’Occidente mentre Minsk si è difesa dicendo di aver agito “in piena conformità con le regole internazionali”. Secondo il direttore del dipartimento dell’aviazione del ministero bielorusso dei Trasporti e delle Comunicazioni Artyom Sikorsky, sarebbe stata Hamas a minacciare un attacco al volo, che sarebbe stato quindi fatto atterrare nella capitale bielorussa per controlli. Il ceo di Ryanair Michael O’Leary ha descritto la mossa come “un caso di dirottamento e pirateria sponsorizzati dallo Stato”.

Un altro aereo, questa volta della Lufthansa, è stato bloccato al decollo da Minsk lunedì per presunta minaccia terroristica. Poi è stato fatto partire.

L’Unione europea ha espresso una ferma condanna contro la Bielorussia e ha chiesto l’immediato rilascio di Pratasevic, che rischia la pena capitale. La cancelliera Angela Merkel ha definito l’azione “senza precedenti”. Mentre in Italia, su indicazione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il sottosegretario Benedetto Della Vedova ha convocato alla Farnesina l’incaricato d’affari bielorusso. Il sottosegretario ha espresso “la più netta condanna per un atto inammissibile, che costituisce una violazione molto grave delle norme internazionali sulla sicurezza aerea e di cui la Bielorussia verrà chiamata a rispondere”.

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