Lima (Perù), 10 nov. (LaPresse/AP) – Ieri sera i parlamentari peruviani hanno votato a maggioranza schiacciante per rimuovere il presidente Martin Vizcarra dall'incarico, esprimendo rabbia per la sua gestione della pandemia di coronavirus e citando accuse di corruzione presunte ma non provate. Il presidente ha annunciato che non ricorrerà, mentre gli analisti hanno definito l'azione dei legislatori una palese e rischiosa presa di potere in un Paese in cui Vizcarra è molto popolare ma il Congresso no. La misura di estromissione è stata sostenuta da 105 legislatori, molto più degli 87 voti necessari per la maggioranza dei due terzi richiesta per rimuovere il presidente del Perù. Molti hanno detto che stavano esprimendo il loro voto per la sua rimozione in nome dei propri cari morti. "A causa della sua negligenza e incapacità abbiamo perso migliaia di connazionali", ha detto il parlamentare Robinson Gupioc durante oltre cinque ore di dibattito.

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