I manifestanti chiedono a tribunale revoca stato emergenza

(LaPresse) Proseguono le proteste in Thailandia contro il premier Prayut Chan-o-cha. A Bangkok gli attivisti, che marciano da settimane, si sono rivolti a un tribunale per chiedere la revoca dello stato di emergenza dichiarato dal governo la scorsa settimana nel tentativo di frenare le crescenti proteste. In particolare, sei studenti universitari si sono recati davanti al citando in giudizio Prayuth, il vice primo ministro, Prawit Wongsuwan, e il capo della polizia nazionale Suwat Chaengyodsuk. La richiesta al tribunale è la revoca temporanea del decreto d'urgenza fino a quando non sarà emessa una pronuncia riguardo la legalità del provvedimento. Gli studenti, che hanno letto la loro petizione ai media in thailandese, inglese e tedesco, hanno affermato che il decreto limita il diritto legale di riunione e "viola in modo eccessivo, ingiusto e spudorato i diritti e le libertà delle persone" senza alcun rispetto per la Costituzione. Il tribunale non ha dato seguito alla petizione, ma potrebbe pronunciarsi domani su un appello simile presentato ieri dal partito di opposizione Pheu Thai.

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