Beirut (Libano), 26 set. (LaPresse/AP) – Il primo ministro designato del Libano, Moustapha Adib, si è dimesso oggi dopo essere finito in un vicolo cieco politico sulla formazione del governo, quasi un mese dopo essere stato nominato per l'incarico. L'annuncio di Adib assesta un duro colpo agli sforzi del presidente francese Emmanuel Macron per rompere un pericoloso stallo nel Paese colpito dalla crisi.
Il leader francese ha spinto i politici libanesi a formare un gabinetto composto da specialisti indipendenti che possa lavorare sull'attuazione di riforme urgenti, per strappare il Libano da una devastante crisi economica e finanziaria aggravata dall'esplosione del 4 agosto al porto di Beirut.
Ma gli sforzi di Adib, sostenuto dalla Francia, hanno incontrato diversi ostacoli, dopo che i principali gruppi sciiti del Paese, Hezbollah e Amal, hanno insistito per mantenere il controllo del ministero delle Finanze. La loro insistenza è emersa dopo che l'amministrazione statunitense ha imposto sanzioni a due alti politici vicini a Hezbollah, incluso l'ex ministro delle finanze.
I due gruppi hanno anche insistito per nominare i ministri sciiti nel nuovo gabinetto e si sono opposti al modo in cui Adib stava formando il governo, senza consultarli.
Adib ha annunciato la sua decisione di dimettersi a seguito di un incontro con il presidente Michel Aoun.