Milano, 24 set. (LaPresse) – "Ricordando la dichiarazione dell'11 settembre dell'Alto rappresentante a nome dell'Unione europea, l'Ue ribadisce ancora una volta che le elezioni presidenziali in Bielorussia del 9 agosto non sono state né libere né eque. L'Unione europea non riconosce i loro risultati falsificati. Su questa base, la cosiddetta 'inaugurazione' del 23 settembre e il nuovo mandato rivendicato da Aleksandr Lukashenko mancano di legittimità democratica. Questa 'inaugurazione' contraddice direttamente la volontà di gran parte della popolazione bielorussa, espressa in numerose proteste pacifiche e senza precedenti dopo le elezioni, e serve solo ad approfondire ulteriormente la crisi politica in Bielorussia. La posizione dell'Unione europea è chiara: i cittadini bielorussi meritano il diritto di essere rappresentati da coloro che scelgono liberamente attraverso nuove elezioni inclusive, trasparenti e credibili". Così in una nota ufficiale l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell ribadisce la posizione dei 27 sulla situazione in Bielorussia.

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