Milano, 4 set. (LaPresse) – Sette anni dopo le rivelazioni dell'ex agente della National security agency Edward Snowden sulla sorveglianza di massa dei tabulati telefonici degli americani, registrando milioni di conversazioni, una corte d'appello statunitense ha riconosciuto come quel programma fosse "illegale" e che i leader dell'intelligence Usa quando lo difesero pubblicamente "non dissero la verità". Lo riporta il Guardian.
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